8 nov 2013

Filetti di Pangasio in Crosta di Speck con Zucca e Melone Invernale


Filetti di Pangasio in Crosta di Speck con Zucca e Melone Invernale Confit

I meravigliosi tigli che per mesi hanno fatto da sfondo alle mie foto in esterna non ci sono più.
Una sera sono rientrata a casa e li ho trovati potati quasi alla base dei rami. Il giardino sul lato cucina non è più ombreggiato, ma investito di una luce che in questo periodo dell’anno è rotonda, ma in estate diventerà spigolosa e dalla finestra non vedo più le chiome frondose, ma clichés di edilizia popolare, mediocri come solo negli anni ’70, lungo l’argine dell’Arno.
Li hanno potati proprio quando le loro foglie stavano virando al giallo e qualcuna stava cominciando a piroettare e a posarsi sulle panchine. La primavera prossima si sarebbero ammantati nuovamente di verde e avrebbero regalato ai miei scatti quello scintillio danzante che mi piaceva tanto.

Oggi sono triste e arrabbiata, perché ho perso dei buoni amici.

Filetti di Pangasio in Crosta di Speck con Zucca e Melone Invernale Confit


Ingredienti:
Procedimento:
Prepara un trito finissimo con lo speck, la farina gialla e un pizzico di sale e usalo per massaggiare la superficie dei filetti, pressandolo leggermente per farlo aderire e penetrare nella polpa.
Disponi i filetti così panati in una teglia da forno e lasciali riposare, mentre prepari le verdure: monda la zucca, il melone e la cipolla e trasferiscili in una pirofila da forno. Condisci con il peperoncino, il miele, ancora olio e sale e vincotto e inforna a 180° per circa 20’. Trascorso questo tempo inforna anche il pesce e cuoci per altri 20° o finché la superficie non sarà dorata. Non farli brunire, altrimenti l’interno risulterà stopposo.

Filetti di Pangasio in Crosta di Speck con Zucca e Melone Invernale Confit

La delusione per non poter più approfittare dello scenario boschivo che per tanto tempo ha fatto da cornice ai miei scatti, non mi toglie comunque la voglia di regalarmi un calice di vino: per questa ricetta ho trovato insuperabile l’abbinamento con il Pomoria , uno Spergola, vitigno storico dei Colli di Scandiano di cui la Casali Viticultori si è fatta nume tutelare. Si tratta di un bianco che, personalmente, ho trovato di grande eleganza e struttura, con un’esotica nota fruttata e una freschezza che non si traduce in faciloneria, ma nel supporto adeguato a un piatto tanto complesso.

Colgo l’occasione per segnalarti che da qualche giorno è attivo su Groupon un deal molto particolare, che ti permette di godere di una cena “buona in tutti i sensi”.
A Firenze è infatti attivo da alcuni altri un ristorante gestito dalla Cooperativa Sociale “B” Onlus che si adopera per la qualificazione dei ragazzi diversamente abili: il menu, coordinato da uno chef professionista, è, a parte qualche pennellata “stellata”, ispirato alla tradizione toscana e la sua realizzazione, così come il servizio, sono affidati a un team di giovani stagisti o dipendenti.
Un’esperienza che permette ai ragazzi con deficit cognitivi o fisici di acquisire capacità lavorative spendibili sul mercato e agli avventori di avvicinarsi a una quotidianità diversa da quella a cui siamo abituati, magari superando anche certe resistenze o pregiudizi, di cui, lo ammetto, talvolta mi scopro vittima anch’io.
Data la singolarità del progetto, stavolta Groupon funge da tramite di visibilità, rinunciando alle proprie commissioni sui coupon acquistati, che andranno, invece, totalmente a finanziare la cooperativa (che non gode di alcun contributo pubblico, ma solo di quello di alcuni enti privati e degli introiti del ristorante).

Se, come me, abiti in zona o sei di passaggio a Firenze, ti invito, come me, ad approfittare della professionalità di questo staff molto speciale e a trascorrere una serata che sicuramente ti lascerà più che un senso di sazietà. :-)

10 commenti:

celeste ha detto...

Come ti capisco... ormai le cose belle sono destinate a scomparire. ho sofferto anche io quando hanno tagliato gli alberi di viale morgagni per quella stupida tranvia che nemmeno hanno fatto, con la scusa che erano malati. Sì, certo.
Come stai? Era taaanto che non mi affacciavo nel mio e nei vostri blog ed è bello ritornare. Bacino

Simo ha detto...

davvero un piattino meraviglioso cara Sere, mi spiace per lo sfondo boschivo, dai arriverà una nuova primavera... ;)
Buon fine settimana, un bacio

paola ha detto...

Anche io detesto la potatura delle piante che fanno compagnia durante l'anno. Le chiome degli alberi davanti a casa mi fanno sentire protetta e avvolta da un abbraccio invisibile e quando improvvisamente il paesaggio si modifica provo un senso di vuoto....buon weekend

Meggy ha detto...

Sere mi dispiace tanto x i tuoi tigli :( Anch'io qualche sera fa tornando a casa sono rimasta molto delusa nell'aver visto che avevano eliminato (eliminato proprio, non potato) degli altissimi larici che c'erano vicino ad una chiesetta in riva al lago, adesso la strada è così triste!!!Consoliamoci con questo piatto squisito, mi piace da morire la crosta di speck, che bell'idea!!Baci baci e buon we

Micaela ha detto...

innanzitutto hai fatto delle foto bellissime e altrettanto bellissimo è questo piatto! baci

Una cucina per Chiama ha detto...

Complimenti, perché hai reso il pangasio, che io trovo un po' insipido, davvero una bomba di gusto :) molto particolare.

Marco di Una cucina per Chiama

Mele in torta ha detto...

Io ho un enorme tiglio proprio davanti alla finestra. Non potrei stare più senza la sua compagnia..
Concordo. sei riuscita a rendere magnifico il pangasio!
Buona serata.

coccolatime ha detto...

bellissima la composizione autunnale stile arcimboldo...la ricetta chetelodicoafare...

Elena ha detto...

Non ci si meraviglia più se tagliano alberi perchè il cemento possa prendere il sopravvento...a volte guardo dalla mia camera da letto il piccolo scorcio di mare e mi chiedo fin quanto lo faranno durare....il pangasio ed il vino ti avranno un pò confortata...mi piace l'idea di zucca, melone e miele nel forno per contorno....

Serena ha detto...

Grazie a tutti!!!!