E'stato in occasione di quel triste fine settimana di cui ti parlavo, che mi sono sentita di preparare anche un risotto, non tanto perché cucinare il risotto mi rilassi particolarmente, anche se so che c'è chi apprezza l'effetto ipnotico del rimestio, quanto perché, tra maltempo e dispiaceri, qualcosa di cremoso e quasi dolce, che scorresse facilmente attraverso il nodo che sentivo in gola, mi invogliava a mangiare più dei sapori e delle consistenze decise che normalmente apprezzo.
In realtà, si tratta di un semplice risotto al radicchio, anche se di eccellente radicchio si tratta, e crescenza, pressappoco una banalità, di quelle che piacciono sempre, ma non dovrebbero apparire in un blog quasi quinquennale.
Il motivo per cui lo faccio ugualmente è che, rispetto al solito bicchiere di vino bianco, ho scelto per questo risotto una nota dolce e raffinata, del Porto tawny, una delle varietà più aromatiche di Porto, seconda sola al riserva e ai rarissimi vintage.
Normalmente non mi piace sprecare del buon vino per cucinare, la vedo come una forma di snobismo inutile, immagino che dopo venti minuti di cottura ben poco della piramide olfattiva e gustativa originaria si sia mantenuta, ma in questo caso volevo stemperare l'amarezza del radicchio (e del mio umore) con un tocco più profumato.
Anche per rispettare la semplicità di questo piatto, ti suggerisco un vino vellutato, non troppo carico, e comunque fresco, come il Puntay Kaltersee delle cantine Erste Neue, vendemmia 2011.
I vitigni di schiava offrono vini da pronta beva, rosso vivo, dai sentori di amarena, perfetti a tutto pasto. Il Puntay Kaltersee è comunque un prodotto abbastanza strutturato, perché, dopo la vinificazione in acciaio, fa un periodo di rovere, dove viene sottoposto a malolattica, in modo da raffinarsi e sviluppare una maggiore propensione all'invecchiamento.
In realtà, si tratta di un semplice risotto al radicchio, anche se di eccellente radicchio si tratta, e crescenza, pressappoco una banalità, di quelle che piacciono sempre, ma non dovrebbero apparire in un blog quasi quinquennale.
Il motivo per cui lo faccio ugualmente è che, rispetto al solito bicchiere di vino bianco, ho scelto per questo risotto una nota dolce e raffinata, del Porto tawny, una delle varietà più aromatiche di Porto, seconda sola al riserva e ai rarissimi vintage.
Normalmente non mi piace sprecare del buon vino per cucinare, la vedo come una forma di snobismo inutile, immagino che dopo venti minuti di cottura ben poco della piramide olfattiva e gustativa originaria si sia mantenuta, ma in questo caso volevo stemperare l'amarezza del radicchio (e del mio umore) con un tocco più profumato.
Anche per rispettare la semplicità di questo piatto, ti suggerisco un vino vellutato, non troppo carico, e comunque fresco, come il Puntay Kaltersee delle cantine Erste Neue, vendemmia 2011.
I vitigni di schiava offrono vini da pronta beva, rosso vivo, dai sentori di amarena, perfetti a tutto pasto. Il Puntay Kaltersee è comunque un prodotto abbastanza strutturato, perché, dopo la vinificazione in acciaio, fa un periodo di rovere, dove viene sottoposto a malolattica, in modo da raffinarsi e sviluppare una maggiore propensione all'invecchiamento.
Ingredienti:
- un vasetto di radicchio Rosa di Gorizia sott'olio
- 2 cucchiaini di scalogno liofilizzato (Cannamela)
- un cucchiaio di burro
- due dadi Camoscio (distribuiti da Balena Srl)
- 400 gr di riso Carnaroli (La Pila)
- 1 bicchiere di Porto
- 150 gr di stracchino (Arrigoni Formaggi)
Procedimento:
Scola la Rosa di Gorizia e tagliala a listarelle.
Se utilizzi lo scalogno disidratato bagnalo prima con qualche goccio d'acqua, altrimenti prepara un battuto molto fine con lo scalogno fresco.
Fallo appassire molto dolcemente con il burro e il dado, aggiungi il riso e tostalo. Versa il Porto e alza la fiamma per farlo evaporare.
Unisci il radicchio e, poco a poco, il brodo, mescolando sempre come d'abitudine per il risotto.
Visto che il freddo non accenna a diminuire e che la stagione delle insalate sciuè sciuè pare essere ancora lontana, ma che, almeno per quanto mi riguarda, gli impegni sono sempre abbastanza pressanti, se non hai più di tanta voglia di cimentarti nella preparazione accurata di un risotto maison, puoi sempre ricorrere alle sante e lodate buste sbattituttoinpentolaafreddoeaspettachelacquasiaassorbita: personalmente ho una passione viscerale per il risotto alla milanese Arnaboldi, da mantecare con un po' di formaggio fresco a fine cottura.
17 commenti:
L’effetto ipnotico del rimestio su di me ha scarso effetto ma concordo sul potere “comforting” di una forchettata di risotto, specie se bello cremoso come questo. Magari non risolve i problemi ma aiuta :) Un bacione, buon we
Uso anche io lo scalogno liofilizzato, perché mio marito odia visivamente tutto ciò che ha anche una lontana familiarità con le cipolle e questo ha la buona abitudine di scomparire nelle pietanze : eheheheh!
Buonissimo il tuo risotto, io non lo trovo banale!
p.s. i dadi camoscio? ahahahah che nome buffo!
Ciao! hai ragione, anche noi siamo restie ad utilizzare un buon vino per cucinare, ma certe volte è quello che serve per dare tono al piatto! Porto e radicchio li vediamo una buonissima accoppiata!
un bacione
Io invece lo scalogno liofilizzato non l'avevo mai sentito. Inoltre questo mix di sapori mi fa davvero impazzire...
Buono anzi buonissimo!!
buon weekend
amo i risotti e questo, di sicuro, non è scontato, ma molto accattivante!!! buon fine settimana! :-D
A me preparare il risotto rilassa...sarà l'effetto ipnotico e ritmico di girare e rigirare con il cucchiaio. :-)
Aspetta aspetta, radicchio sott'olio? Ma dove l'hai trovato? Comunque senti, credo che un risotto non sia mai banale, semplice o elaborato che sia, trovo sia una dei piatti migliori che esistano. E tu, da genialoide quale sei, trovi sempre il modo di renderlo accattivante, curioso, particolare. Sono d'accordo sul vino, anche a me scoccia "sprecarlo" per cucinare, ma almeno ne approfitto per averlo già aperto mentre preparo e l'umore, come per magia, si risolleva. Sorridi, spero vada meglio. un abbraccione
Penso anche io che il risotto sia un comfort food per eccellenza!
Questo al radicchio sfumato al porto (che-non-ho-mai-fatto-ma-da-ora-lo-faccio-anche-io!) con crescenza fa davvero bene :)
super prelibato... complimenti...
Adoro i risotti, li trovo molto appaganti. Quello al radicchio sono solita mantecarlo con taleggio...è davvero consolatorio
CHE BUONO IL RISOTTO , SI VEDE LA CREMOSITA COME PIACE A ME.
Questo risotto é una carezza una coccola per lo spirito e sono certa il sapore é speciale come lo sei tu!! Baci, Imma
io che vivrei a risotto, lo trovo estremamente terapeutico e rilassante...
Un abbraccio mia cara, non sapevo dell'esistenza del radicchio sott'olio!!!!
un buon risotto non guasta mai, quando è poi caldo e cremoso come appare questo direi che possa far passare qualsiasi magone....buono davvero..
profumo decisamente intenso e sapore unico.dai un buon vino alle volte serve nelle ricette...basta che mentre si cucina si degusta anche!
Che bello questo risotto perfetto proprio per le giornate fredde che ancora non accennano ad andar via!!
Che bello questo risotto perfetto proprio per le giornate fredde che ancora non accennano ad andar via!!
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