La carbonara a crudo è
praticamente un virtuosismo che viene insegnato a tutti i corsi base del Cordon
Bleu italiano: come piatto in sé non ha un gran significato, è sicuramente corroborante,
ma decisamente corposa, molto, troppo anni ’80.
Quello che la rende interessante,
quasi una sfida culinaria, sono la rapidità e la coordinazione richieste dalla
sua preparazione: già la carbonara, considerata un piatto dell’ultimo minuto,
non è semplice, figuriamoci farla riuscire senza *mai* toccare i fornelli, se
non per lessare la pasta.
La prima volta che l’ho assaggiata,
l’aveva cucinata mio cognato, reduce, appunto dal Corso Cordon Bleu di primo
livello, che, nel giro dei 10 minuti richiesti per assemblare gli ingredienti, riuscì ad inanellare
una serie di distrazioni che inficiarono completamente la riuscita del piatto,
ma che mi sono state utilissime per capire cosa assolutamente non si deve fare
quando si decide di gratificare il proprio ego dedicandosi al tecnicismo puro: usare
una pasta a buona tenuta di cottura e comunque *mai* pasta all’uovo; separare
le fettine di lardo l’una dall’altra e non scaricarle sulle fettuccine in un
unico blocco, perché altrimenti non si scioglieranno mai; non dimenticare il
formaggio e, preferibilmente, utilizzarne uno dal sapore intenso, per
equilibrare la pastosità della pancetta; in ogni caso condire bene le uova; e
non preparare *mai* *mai* *mai* una cosa del genere a fine luglio.
Il motivo per cui, malgrado le suddette
considerazioni, ti propongo un piatto così solipsista sta nella pennellata di
colore con cui l’ho completata, che l’ha decisamente riequilibrata da un punto
di vista del gusto: una manciata della mia prima produzione di germogli
autocoltivati.
La grande novità del mese è,
infatti, la presenza in casa, nemmeno troppo ingombrante, per la verità, di un
bellissimo germogliatore di terracotta a
quattro piani, che sto facendo lavorare a pieno ritmo. Il mio primo esperimento
è stato, appunto, con i germogli di rucola e, a parte qualche incomprensione iniziale
tra me e le mucillagini, è stato un successo, che mi ha permesso di insaporire
ben due piatti (il prossimo a breve), oltre che di introdurre una nota verde
nei miei setting (a proposito, non noti niente?).
I germogli sono un alimento molto
sano, che reca in sé tutte le virtù della pianta “da grande”, ma in versione
concentrata, anche nel sapore, che è lo stesso, ma più ricco: per questo le
piantine, che puoi facilmente crescere in breve tempo in qualsiasi ambiente
domestico, danno un tocco di vivacità a molti piatti e si prestano ad
arricchirli, anche esteticamente.
Ingredienti:
- 150 gr di pancetta arrotolata (Furlotti) (solo la parte grassa)
- 150 gr di pecorino al tartufo (Caseificio Spadi)
- 2 uova
- pepe nero
- sale
- latte qb
- una manciata abbondante di germogli di rucola (autocoltivati con il germogliatore in terracotta Bavicchi)
- 500 gr di fettuccine (Colavita)
Procedimento:
Se utilizzi la pancetta, devi
avere cura di utilizzarne solo la parte grassa e di tagliarla a fette
sottilissime e poi a striscioline, perché è importante che possano fondersi
semplicemente col calore della pasta appena scolata. (Altrimenti puoi
acquistare del lardo già affettato, ma è più costoso).
Grattugia il pecorino. Sbatti le
uova a omelette, aggiusta di sale e pepe e mescolale con il pecorino.
Probabilmente otterrai un composto piuttosto denso: utilizza poco latte per
ammorbidirlo a crema.
Solo e soltanto quando avrai preparato
accuratamente tutti questi ingredienti, lessa le fettucce secondo le istruzioni
sulla confezione.
Scolale e ributta immediatamente
la pasta nella pentola di cottura, aggiungi il lardo e mescola rapidamente, con
due forchettoni, per farlo sciogliere.
Trasferisci il tutto in un’altra
zuppiera capiente e condisci con il composto di uova e formaggio. (Attenzione, per
quest’ultima operazione, non utilizzare la pentola di cottura della pasta,
perché le uova potrebbero rapprendersi)
Servi immediatamente, sormontando
ogni porzione con una presa di germogli di rucola.
La carbonara classica viene
considerato un piatto di difficile accompagnamento con il vino, perché l’elemento
cremoso dato dalle uova e il formaggio contrasta con quello più marcato della
pancetta tostata, ma, in questo caso, non c’è proprio niente da tostare e il
sapore prevalente è quello del tartufo, il che ci semplifica molto il compito
di abbinarla, sempre che le scelte relative al bere giusto rientrino tra le
attività a cui decidi di devolvere il tuo tempo.
Io ho optato per un Rosso
di Montalcino DOC Villa Poggio
Salvi, del 2010, un annata in cui i vigneti, messi a repentaglio dalle
intese piogge dell’inizio dell’estate, hanno poi beneficiato di un clima caldo,
ma non eccessivo, che ha permesso una vendemmia solo leggermente ritardata. Il
risultato è un vino molto morbido e fruttato, dal fresco profumo di fiori, con
un tannino fine e non invadente, atto, quindi, alla pastosità del piatto,
quanto all’intensità aromatica del tartufo, nonché al tocco pungente dei
germogli di rucola.
16 commenti:
Quei germogli gli regalano prorpio un tocco in più tesoro e poi mi piace da matti questo piatto e sai che io uso solo i tuorli?Mi piace di più la cremina che si forma senza grumi dell'albume:D!!Un bacioneee,Imma
Ecco il mio errore.. Non cambiavo pentola. Grazie sere!'per il resto tutto uguale. Ps foto belle belle, ma te l'avevo già detto ..:-)
io che amo la pancetta croccante sulla carbonara!
Mi sono resa conto di fare una carbonara cialtrona!!
Non ti confesserò neanche sotto tortura come la rovino...ahahahahah!
Bellissime foto!!!!!
anche io come Imma uso solo i tuorli, ma che bella la cremosità che hai ottenuto...e che tocco di colore coi germogli!
Un bacio
troppo carini e germogli! la carbonara così non l'ho mai provata, devo ammettere che la mia versione tutto è tranne che la vera carbonara questa invece è fatta a regola d'arte, si vede!
Che bella ricettina...e grazie per le indicazioni...io adoro la carbonara!!!
Io anche sono assolutamente teamCarbonara ma di questa preparazione a crudo non ne avevo mai sentito parlare...anche io non faccio cuocere le uova se non con il calore della pasta, ma la tua mi sembra comunque differente. La mia ricetta devo dire, senza falsa modestia, che è ottima, ma accetto la sfida e i tuoi consigli e la provo!
Marco di Una cucina per Chiama
molto molto interessante!
Ti confesso che non amo la carbonara, troppo "pesante" per i miei gusti, quindi non la preparo mai . I germogli però devo dire che la ingentiliscono parecchio, danno davvero un tocco in più
beh….viste le bellissime foto in anteprima - vero è passato qualche giorno - non potevo non venire a leggermi anche la ricetta.
Mi piace l'idea dei germogli finali e i voglio immaginare quel sapore di tartufo ;-)…troppo invitante
Ciao Serena, beh anche oggi ho imparato un sacco di cose...è anche per questo che adoro passare
da te :)
La pasta servita in quei piatti scuri che la risaltano è favolosa, e mi piace il tocco dei germogli!!! Brava!!!
Bacioni, buona serata...
La tua è davvero invitante!!!! Buona serata
Ciao, di ricette per la carbonara ce ne sono veramente tantissime, ognuno ha un po' la sua versione.
Quella che proponi con tutti gli accorgimenti del caso e da tenere in considerazione. Il tocco dei germogli gli da un che di salutista, che anche ai piatti nostrani non fa mai male.
Studiato l'accostamento con il vino ;)
baci baci
Ecco una cosa per la quale non riesco a creare mai la ricetta ripetibile...forse perchè sono ancora alla ricerca di quella che mi piacerebbe mangiare...a crudo non ci avevo mai pensato....germogli da crescere in casa...non ne avevo mai sentito parlare...fai anche quelli di soja???
non conoscevo questa ricetta, mi sfizi sempre con qualcosa di nuovo, un abbraccio SILVIA (e i germogli, li voglio!!)
Un ricetta nuova e vecchia dipende se qualcuno la conosce o ha fatto scuola...io NO.
La carbonara proprio per la presenza delle uova non mi è mai piaciuta e non mi sono nemmeno cimentata non è facile come dici tu quindi non ho mai rischiato.
Prendo nota di questa tua a freddo che però mi sembra ancora più complessa ma sarebbe una sfida.
Grazie delle vaste informazioni e buona giornata.
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