I blogger che ammiro sono molti e sono molti i blog nelle
cui pagine mi perdo, leggendo del mondo incantato dei loro gestori. C’è da dire
che, soprattutto noi donne, siamo ben abili nel patinare la nostra quotidianità
ed esporla in rete in veste luminosa.
Il blog di
Elena mi piace soprattutto per l’affinità che sento con la sua autrice, lavoratrice
in carriera, mamma e moglie sollecita, donna
raffinata e viaggiatrice appassionata.
Affinità anche se io non sono niente di tutto questo, non ho
una carriera, non sono sposata, se avessi dei figli per casa non avrei la minima
idea di come gestirli, viaggio abbastanza, ma difficilmente ne parlo, per
mancanza di tempo, già è tanto se riesco a compilare questo spazio con una
cadenza decente.
Ma sospetto di essere una Elena in potenza, sospetto che
se lasciassi scivolare questo rivestimento resinoso di nostalgia con il quale
un po’ mi proteggo e che mi giustifica della mia vigliaccheria dal buttarmi
nella vita, potrei essere un po’ Elena
anch’io.
Per questo la leggo sempre volentieri, come si legge delle
avventure di un’eroina. Con passione e un pizzico di invidia sana.
Tempo fa ha suggerito una ricetta che mi è piaciuta molto,
quella delle pappacelle
ripiene: un evergreen di mio padre, che non manca mai nella mia dispensa,
perché me ne rifornisce lui, ma che da tempo desideravo preparare in autonomia.
Caso ha voluto che, nello stesso periodo, aprisse a pochi
passi da dove lavoro, un ortofrutta grandioso: un locale molto grande, con
tante casse e banconi straripanti di frutta e verdura dall’aspetto splendido e
disposte con garbo, anche fuori, sul marciapiede e che, a dispetto dell’aspetto
folkloristico, che in una città come Firenze, immediatamente giustifica un
listino da capogiro, pratica prezzi onesti, né più né meno che nella grande distribuzione.
Alla cassa, una famiglia egiziana, che per tutto il giorno mette su vecchie
audiocassette di musica araba… vendessero le spezie si crederebbe di trovarsi
in un souk, ma il fattore olfattivo non è sufficientemente stimolato.
Il che mi ha impedito di perdere il senso della misura, uscendo
con una busta da un kg di masala e mi ha permesso di centrare soltanto il mio
obiettivo: 3 kg di pappacelle sode, di un bel rosso vibrante, che, invasate
sott’olio, producono dei riflessi bellissimi.
Questa è la mia ricetta, che ho modificato un po’ rispetto a
quella di Elena, per renderla più simile a quella di mio papà.
Ingredienti
- 4 cucchiai di capperi sotto sale (La Nicchia)
- 3 kg di pappacelle
- 1 lt e ½ di aceto bianco
- 1 lt e ½ di acqua
- 150 gr di olive verdi di Cerignola (Ficacci)
- 600 gr di tonno sott’olio sgocciolato (Mareblu)
- 3 cucchiai di pasta d’acciughe
- una manciata di origano (La Nicchia)
- olio extravergine d’oliva (Borges)
Procedimento:
Innanzitutto metti i capperi in ammollo, per eliminare il sale in eccesso.
Nel frattempo, elimina il peduncolo delle pappacelle e, con infinita pazienza, svuota l’interno del torsolo, dei filamenti e dei semini.
Porta a ebollizione l’acqua e l’aceto e scotta le pappacelle per due-tre minuti.
Scolale e lasciale raffreddare completamente.
Nel frattempo denocciola le olive, scola e sciacqua i capperi e frullali con il tonno, la pasta d’acciughe e l’origano.
Utilizza questo paté per riempire, sempre con pazienza certosina, le pappacelle. Le dosi sono approssimative, perché la quantità di ripieno necessaria dipende molto dalla grandezza dei peperoncini stessi, può darsi che il composto avanzi, come che tu debba prepararne ancora.
Disponi le pappacelle all’interno di vasetti sterilizzati (io li passo al microonde per un paio di minuti alla massima potenza), senza pressarle troppo e versa l’olio extravergine fino a coprirle.
Chiudi i barattoli e fai riposare al buio per circa due settimane, prima di consumarle.
Il mio consiglio di utilizzare olio di qualità non è frutto di snobismo, al contrario: in questo modo, potrai riutilizzarlo, come condimento o per cucinare.
Per quanto riguarda le pappacelle, oltre a costituire un gustoso antipasto, ti lascio un’idea forse un po’ più insolita, per utilizzarle:
Mezze Penne con Pappacelle Ripiene e Crema di Robiola di
Capra e Capperi
Ingredienti:
- 100 gr di robiola di capra (Spega)
- un vasetto di salsa di capperi (La Nicchia)
- un filo di olio extravergine d’oliva (Borges)
- 500 gr di mezze penne gluten free (La Fabbrica della Pasta di Gragnano)
- 15 pappacelle ripiene (peperoncini rotondi farciti di tonno)
- due manciate di germogli misti “detox” (autocoltivati con il germogliatore Bavicchi)
Procedimento:
Lavora la robiola con una forchetta, per renderla cremosa,
amalgamala con la salsa di capperi e, se dovesse risultare troppo densa, aggiungi
poco olio d’oliva.
Cuoci la pasta come da istruzioni sulla confezione, scolala
e condiscila con la crema alla robiola.
Distribuisci su ogni porzione le pappacelle e i germogli.
Ho abbinato questa ricetta, che è più che altro un divertissement, un’insieme di stuzzichini da aperitivo sotto forma di primo piatto, con quello che per l’aperitivo è il vino per eccellenza, uno dei bianchi che bevo più volentieri quando voglio realmente rilassarmi, perché sa di semplicità e di spensieratezza, perché mi ci posso approcciare con leggerezza, certa di trarne comunque grandi soddisfazioni.
Il Friulano della Tenuta Luisa è, da questo punto di vista, esemplare, perché reca in sé tutte le tipicità di questo uvaggio autoctono della regione, caratterizzandole, però, con le peculiarità del territorio su cui la famiglia lo coltiva: erbe aromatiche, quindi, fresche e un po’ umide di pioggia, fiori e un sentore di mandorla amara garbato, che costituisce il marchio distintivo del vecchio Tocai.
12 commenti:
Sono le 8.20, ma che gola quelle Mezze Penne con Pappacelle Ripiene e Crema di Robiola di Capra e Capperi! :)
Dovrei prendere l'abitudine di dedicarmi un po di più anche alla preparazione di conserve & Co. in versione salata. Mi risolverebbero un sacco di grane.
Buona settimana dolce Sere!
Tre colpi di fulmine: le Pappacelle, le mezze penne e il Friulano della Tenuta Luisa (noi adoriamo il loro Sauvignon, un incanto!!!). Le Pappacelle si dovevano fare anche a casa nostra, ma ci è mancato il tempo per prepararle, ne siamo particolarmente ghiotti, specie se piccantielle q.b.
Riusciremo a farle prima o poi? E poi so già che durerebbero molto poco!
Buona settimana
Sabrina&Luca
Questi vasetti mia cara sono proprio preziosi ed immagino il profumo che sprigioneranno una volta aperti...una vera goduria per il palato e cara buttati nella vita..mai rimpianti e mai rimorsi questo è il mio detto:D!!un bacione,Imma
Sere meno male che mi avevi avvertita e che abbia riconosciuto la ricetta della papaccelle(sapevo che ci avresti provato) altrimenti mai e poi mai avrei pensato tu stessi parlando di me...che noi donne riusciamo a dare una chiave di lettura patinata alle cose e' vero...a volte penso di raccontarmi anche troppo...ma mi butto senza barriere.
.e poi ..sposata io? Convivo e mi sono anche li buttata per amore contro tutti i pronostici sfavorevoli...diciamo che buttandomi buttandomi non ho rimpianti...e quando ti sentirai pronta buttati anche tu...credo sia piu' difficile pensarci che farlo...comunque grazie del post davvero.....a presto...un abbraccio anche solo virtuale...
Ah dimenticavo....che idea grandiosa le penne fatte cosi'...le proporro' a cena...e poi trovo una buona cosa usare l'olio per condire altro...che fame...
Ciao Serena, li compro sempre perché li adoro, mai avrei pensato di prepararli, quindi grazie per la ricetta, quei vasetti sono favolosi....chissà, magari mi viene la voglia di provare!!!
Intanto mi hai dato una golosa idea per usarli, le mezze penne sembrano davvero gustose!!!
Bacioni, felice settimana...
Buonissie ripiene e ottime con la pasta, saporite e gustose! Felice settimana tesoro :)
Mamma mia chissà che sapore. Chissà che delizia rispetto a quelle che si comprano. Quel vasetto sembra quasi un sogno :-)
Deliziosi...ha ragione tuo Padre che li adora!
a mio parere nella Vita bisogna provare SOLO quello che si desidera con il cuore,che poi riesca o meno si vedrà ma l'importante è averci provato per non avere rimpianti e averlo fatto al meglio delle nostre possibilità!
Notte ;)
Z&C
adoro tutto!un piatto dove starei seduta tranquillamente a gustarmelo...senza condividerlo!!
ma lo sai che mi piacciono da morire!! Non sapevo in realtà si chiamassero pappacchelle.. però le mangio spesso!! le devo provare con la pasta!! queste mezze maniche sembrano una bontà!!
buona giornata
vale
Adoro le pappacelle ripiene, quando le compro sono capace di finirmi il vasetto in 5 minuti... ho provato a farle solo una volta, devo riprovarci. Bellissima anche l'idea di averle usate per un primo piatto!
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