Sto facendo un trasferimento di post: mi rendo conto che a
breve dovrei cominciare a cucinare piatti a tema natalizio, da proporre nel
corso del mese di Dicembre, di *tutto* il mese di Dicembre… da cinque anni,
sotto Natale, il mio blog, e pertanto anche la mia tavola, si popolano di
ricette opulente fin dall’inizio dell’Avvento… come un interminabile cenone
della vigilia, della durata di 24 giorni, in cui sembra praticamente obbligatorio
pubblicare piatti che possano costituire uno spunto per il pranzo di Natale dei
lettori.
Come se ognuno di noi non avesse le proprie tradizioni
consolidate.
Come se, con tutte le calorie che ingeriamo in quei quattro giorni
di festa in croce che ci sono e che, da sole, non farebbero male a nessuno, dovessero
trovarsi il terreno spianato da una serie di prove generali.
Per non parlare dei dolci tradizionali.
Guai se a Dicembre ti viene voglia di gelato o di torta al
caffè: il diktat è morire di cannella.
Allora, mettiamola così: cercherò di non presentare insalate
di riso o pappe al pomodoro fredde, cercherò di rispettare la stagionalità delle
verdure e ho programmato la pubblicazione dei piatti più complessi che ho
cucinato ultimamente al mese venturo (ma solo con quelli non arriviamo nemmeno all’Immacolata),
ti racconterò che sono perfetti per il pranzo di Natale, e ho concentrato nelle
prossime due settimane alcune proposte più casual.
Però non voglio sentirmi obbligata a preparare i tortellini
o il pan di zenzero o a fingere di dedicare le mie giornate a preparare
biscottini speziati per il the organizzato con le amiche per lo scambio dei
regali, in primis perché lavoro come una forzata 10 ore al giorno e i biscotti
sotto Natale è grassa se riesco a farli una volta, in secondo luogo perché non
sono Csaba della Zorza e nemmeno Elisa di Rivombrosa e con le amiche non faccio
il the, vado a ballare, e i regali che ci scambiamo sono di natura tale che
spesso non li possiamo nemmeno aprire nel locale dove ci troviamo, ma in
privato a casa, ciascuna per i fatti suoi.
L’idea di aver finalmente fatto outing e di non sentirmi
costretta a mangiare ragù alla bolognese per tre settimane mi solleva molto e
mi fa sentire anche meno in colpa all’idea di proporti, oggi, una quiche con
gli asparagi, una di quelle verdure talmente costose che ormai li compriamo
soltanto noi foodblogger per celebrare la primavera, ma che ridotti in purea e
invasati da qualcun altro si possono mangiare anche a novembre inoltrato,
giuro.
Ingredienti per la
pasta:
- 200 gr di farina macinata a pietra tipo 1 (Antiqua)
- una presa di sale
- un cucchiaino di lievito in polvere
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva (Condisano Dante)
- 50 ml di vino rosso
Ingredienti per la
farcia:
- 100 gr di pancetta di Parma arrotolata (Furlotti)
- 100 gr di ricotta
- un vasetto di crema di asparagi (Pralina)
- un uovo
- sale
- 100 gr di crescenza di capra (Spega)
Procedimento:
Setaccia la farina con il sale e il lievito e crea al centro
un pozzo, dove verserai l’olio e il vino. Incorpora i liquidi alle polveri, fino
ad ottenere un impasto elastico.
Lascialo riposare per circa mezz’ora, mentre prepari il
ripieno: dadola la pancetta e tostala in padella, fino a rendere trasparente il
grasso, scolala con una schiumarola e mettila da parte, su un foglio di carta assorbente.
Lavora la ricotta con la crema di asparagi, aggiungi l’uovo
sbattuto e amalgama bene. Aggiusta di sale.
Ungi leggermente una teglia da 26 cm di diametro e rivesti
il fondo e i laterali con la pasta al vino. Versa nella cavità il composto di
ricotta e asparagi, cospargilo con i cubotti di pancetta e distribuisci la
crescenza a cucchiaiate su tutta la superficie, in modo da creare delle
“macchie” bianche.
Inforna a 180° per circa 25’, quindi alza la temperatura al
massimo e imposta la funzione grill per brunire un po’ lo stracchino.
In qualsiasi stagione e sotto qualsiasi formato tu decida di
consumarli, gli asparagi non sono una verdura semplicissima da accompagnare con
il vino giusto, al punto che molti li dichiarano “impossibili”.
In realtà, un bianco sufficientemente elegante, fresco, ma
non troppo sapido, fiorito, ma non aromatico, rotondo, ma non pastoso, può
essere tranquillamente sorseggiato anche in compagnia degli asparagi, specie
se, come in questo caso, ingentiliti dall’uso di un formaggio caprino, che
smorza l’effetto astringente dell’asparagina: è questo il caso del Prunar
Erste Neue, particolarmente ricco di
flavonoidi e quindi sufficientemente abboccato, che colpisce per l’intensità delle
note verdi del profumo, aggraziate dalla presenza di richiami ai fiori bianchi.
Un vino armonico, molto svelto, che l’elevazione in botti di rovere rende
longevo e passibile di evoluzioni inaspettate.
Già rispetto alla prima
bottiglia che avevo stappato, circa sei mesi fa, il suo gusto si è fatto più
pieno e complesso… non vorrei dover cadenzare così raramente la gioia di
degustarlo, ma temo che la mia curiosità di scoprire cosa potrebbe riservarmi
al compimento del secondo anno in bottiglia sia più forte!
10 commenti:
Ho voglia di torte salate adesso :)
un bacio grande Sere bella :*
Cara hai ragione tra un pò sarà tutta un espolsione di ricette natalizie...a volte mi viene la nausea a pensare allo zenzero credimi:D...cmq con i bimbi io non posso tirarmi indietro quindi mi toccherà fare i biscotti, la capanna di pasta frolla, i panettoncini ma solo...se ho voglia perchè io di solito odio prepare le ricette per le ricorrenze mi smebra una forzatura invece amo le torte salate e questa è proprio favolosa come questa crema di asparagi, gnam che buona!!Un bacione e felice weekend amica mia!!!
Natale arriva con il suo profumo di arancio e cannella, i panettoni che sono già sugli scaffali, la corsa ai regali, i cappelletti, i sorrisi, gli auguri, le decorazioni da tirar giù dalla soffitta...uff. Hai ragione, un copione sempre uguale!
Qualche piccolo moto sovversivo ci sta bene...se si riesce a farlo passare in famiglia, a casa mia è praticamente impossibile. Sembra che tutti aspettino il Natale per mangiare le solite cose. Bah!
Chissà, magari dopo aver letto questo post...ribalto il menù natalizio eheheheh!
Grande!!!!!!!!!!! Mi associo al tuoi outing!!! anche perchè esattamente per gli stessi motivi neanche io avrei mai il tempo di fare biscotti, biscottini, casette e quantaltro !!! a poi con due figli chi comanda non sono le usanze ma i loro gusti!!!! Hai ragione anche sul costo di certi prodotti...effettivamente alcuni sono diventati "di lusso" !! Cmq questa quiche è davvero deliziosa....!! Bravisima e buona giornata!!!
Io però non disdegnerei certo una bella vellutata fresca di pomodoro :)
Sinceramente non sono particolarmente sensibile alle tradizioni, la cosa bella del Natale è solo stare con le persone che si amano. Poi andrebbe bene anche un pezzo di pane spalmato di crescenza e un bicchiere di vino :)
Bellissima la foto della crescenza, mi piace davvero tantissimo
La sovversione mi piace finche' rimani in cucina a sfornare una goduria simile...sai a volte ci si fa prendere piu' dalla consuetudine e dal non voler rischiare e quindi si ripropone lo stesso menu' ma ho notato che a tavola, in tanti, viene voglia e coraggio di saggiare di piu"...ed allora un bel fiocco rosso intorno alla teglia....e la facolosa quiche e' servita....
Ciao! in effetti, sembra che a dicembre siamo tutti a sfornare biscotti per gli incontri con le amiche e a preparare piatti luculliani e ricchi di ogni alimento tra i più grassi!
Ma che è? mica ci prepariamo al letargo noi!!
Come te, pure noi lavoriamo parecchio e quindi il tempo per preparazioni complesse non c'è! biscotti....arrivano troppi "dolci pensieri" per neanche ipotizzare di fare biscotti :-( e i nostri pasti sono più o meno sempre uguali...ecco, cerchiamo di rispettare la stagionalità delle verdure (siamo ghiotte di cavoli e radicchio e quindi ora siamo a nozze :-)
Questa torta, seppure con gli asparagi, ci piace moltissimo, anche se la chicca è proprio la crescenza di capra...il top da gustare così da sola!
una buona idea e perfetta con un impasto rustico come il tuo per la base!
un bacione e buon venerdì
Bhè di sicuro non hai tutti i torti,te lo dico io che se hai fatto caso non riesco (per varie ragioni) a pubblicare ricette assecondando le feste di tradizione;qualche cosa può capitare ma solo perchè avendo un bimbo piccolo delle volte mi fa delle richieste specifiche ma anche per coinvolgerlo un pò e quindi già che ci sono vado di scatto fotografico...ma altrimenti nessuna forzatura,forse non è tipicamente da Foodblogger....ma tant'è!
mi hai dato un'ideuzza per la cena,io gli asparagi neri selvatici in parte li ho congelati(perchè quest'anno ne abbiamo raccolto a tonnellate per mia immensa contentezza)per ritrovarmeli ancora adesso....quindi magari potrei......
baci
Z&C
Natale o non Natale, questa è una ricetta buonissima!
Ciao Serena, per una ricetta così gustosa non ci sono stagioni...è buona sempre!!! In questa quiche ci sono tutti ingredienti che adoro...è favolosa!!!
Bacioni, felice fine settimana...
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