22 gen 2014

Raspberry Lemon Squares alla Mandorla



Sabato scorso ci siamo concessi un’altra piccola pausa dallo studio.
So che, a leggermi, sembra che più che prepararmi per l’esame mi prenda pause, ma, fin dai tempi della scuola, non sono mai riuscita a studiare dopo cena: se prima di andare a letto non stacco la spina e non mi rilasso un po’, dormo male. All’università ricordo che sognavo i codici di Diritto Pubblico e mi svegliavo di soprassalto con la tachicardia, cercando di ricordarmi le nozioni studiate il giorno prima.
Così, consigliata dal mio omeopata, adottai, per prepararmi agli esami, una tabella di marcia giornaliera molto simile all’orario d’ufficio e questo è il metodo che sto utilizzando anche adesso: non intendo dire che studio in orario di lavoro, ma che nei giorni feriali mi ci dedico durante la pausa pranzo, prima di cena e nel weekend, ma la sera mi scollego e faccio qualcosa di più distensivo.
Adesso che mi sono giustificata, posso raccontarti del bellissimo posto dove abbiamo cenato sabato, Luci della Città, il ristorante annesso all’Hotel Hilton, un locale molto elegante, dov’ero già stata, fermandomi però al lounge bar, per una degustazione di champagnes. La location è davvero mozzafiato, molto minimal, decisamente lontana dal mio gusto in fatto di arredamento, ma comunque raffinata e impreziosita da una grande parete a vetrate. Ho letto che alcuni avventori si sono lamentati del fatto che il panorama al di là non sia quello che ci si aspetterebbe di vedere in una città d’arte come Firenze, ma è il quartiere pieno di verde, punteggiato di case coloniche, dove sono cresciuta e io lo trovo bellissimo.
La carta dei vini è prestigiosa e, per l’occasione, ci siamo concessi una bottiglia di pregio; il menu previsto dal pacchetto Groupon era una delizia: io ho ordinato un antipasto di tacchino in saor su panbrioche, gli gnocchetti di zucca, l’anatra laccata e una crème brulée agli agrumi con babà alla liquirizia.

Amo i dolci con gli agrumi e, per l’appunto, proprio il giorno prima, ne avevo preparato uno, certo meno chic della crème brulée (che non faccio da un pezzo, devo ricordarmene!), ma altrettanto buono.


Come dicevo la settimana scorsa, mi è venuta questa mania dei dolci statunitensi, anche se ogni volta che leggo la lista degli ingredienti rimango perplessa e devo ricontrollarla diverse volte prima di convincermi che, sì, c’è scritto seriamente “12 uova”.
Anche per questa ricetta, che adoro, tratta da “California Bakery”, ne erano previste 8, più un caseificio e un’intera limonaia. Dato che non sono molto brava a fare le creme e che in questo periodo non posso permettermi disastri perché non ho il tempo di rimediare o di preparare altro, ho ridotto il burro della base, che, a occhio, mi sembrava proprio ai margini dell’errore di stampa e ho barato con un preparato per crema al limone. Per compensare la mia pochezza in materia pasticcera, ho aggiunto dei lamponi: la loro nota pungente si somma a quella del limone, con un risultato acidulo e profumato che ha cominciato a conquistarmi già da quando il dolce era in forno, per l’aroma di vaniglia e mandorla che si diffondeva in cucina, e mi ha fatto definitivamente capitolare all’assaggio.

Con queste dosi si ottengono dei lemon squares molto più sottili di quelli originali, che sono proprio dei dadi con una montagna di crema al limone, forse puoi utilizzare due dosi di preparato, ma per quanto mi riguarda le proporzioni sono perfette così.




Ingredienti

Procedimento:
Inserisci nel boccale del mixer la farina, la stevia e il fleur de sel. Incidi “a libro” il baccello di vaniglia e raschia i semini all’interno con un coltello poco affilato o un cucchiaino. Aggiungi anche quelli alle polveri e mescola a bassa velocità. Unisci il burro e aziona le lame a piccoli colpi, per formare delle briciole. Se il composto ti sembra troppo asciutto stemperalo con poca acqua fredda.
Rovescia l’impasto sul fondo di uno stampo rettangolare di 20x30 cm imburrato, cercando di distribuirlo abbastanza uniformemente e riponilo in frigo per 30 minuti.
Trascorso questo tempo, premi il composto per compattarlo e formare una base omogenea, senza spazi vuoti. Bucherellala con i rebbi di una forchetta, cospargila con le mandorle a filetti e infornala a 180° per 15 minuti.
Intanto prepara la crema secondo le istruzioni sulla confezione, aggiungendo, inoltre, l’aroma di mandorle.
Sforna la base, ricoprila con i lamponi e la crema e rimettila a cuocere per altri 25 minuti.
Al termine, alza la temperatura del forno al massimo, imposta la funzione grill e sistema la teglia subito sotto, per far colorire la superficie.

Fai raffreddare completamente prima di mettere il dolce in frigo e aspetta almeno 8 ore per tagliarlo in quadrati.

11 commenti:

Dolci a gogo ha detto...

Riesci sempre a preparare delle ricette sprint furbe e golose mia cara e questo rasperry al limone è qualcosa di sublime...amo questi tipi di dolci però non so perchè sarà una fissa ma più di 3 uova io in un dolce non rieco ad aggiungerle mi sembrano sempre accessive:D!!Un bacioneee

Simo ha detto...

anche per me le uova nelle ricette sono sempre troppe...quindi spesso modifico a piacer mio e spero che vada tutto bene...
A te è venuta alla stragrande questa meraviglia! Bacioni cara

Raffi ha detto...

sei sempre così brava...complimenti...

Memole ha detto...

Che bontà!!!

Unknown ha detto...

Lo sai già,il tuo stile sempre così raffinato e le tue preparazioni così intriganti mi sono sempre piaciute.Bellissima Firenze in ogni angolo. A presto
Z&C

Unknown ha detto...

Ciao Serena, bello esteticamente e sicuramente anche buonissimo... una delizia con quella crema al limone!!! Brava!!!
Bacioni, buona serata...

eli ha detto...

Stai studiando? Devo essermi persa qualcosa!! Ultimamente non riesco più a visitare regolarmente i blog delle amiche :(
Le ricette americane fanno spesso strabuzzare gli occhi anche a me, dosi di zucchero e burro superiori a quelle della farina, di solito le faccio ridimensionando il tutto e spesso sono ancora troppo dolci!
bellissimi colori per questi deliziosi quadratini! Ne mangerei volentieri uno!!

lucy ha detto...

stesso problema di uova anche io...ma così mi prende una voglia di dolce incredibile!!

Anonimo ha detto...

Ciao cara! Ora che è iniziata la mia nuova vita per un lasso di tempo non meglio determinato avrò tanto tempo libero da dedicare al mondo blog, chissà magari riaprirà pure la cucina virtuale... :D
Cosa studi di bello? Mi sono persa mille post. Ora do una sbirciatina! A breve studentessa anch'io, mi butterò sul tedesco, aiuto :O
Comunque a me le uova sembrano tante anche nei dolci italiani, con quelli USA morirei :D ma che cicciose bontà!

nelcestinodienela ha detto...

Leggendoti mi sono venute alla mente tutte le notti passate a studiare...perchè io ero un essere strano....studiavo di sera fino a notte inoltrata e dormivo fino all'ora di pranzo...ora queste tempistiche mi sembrano di un'altra vita...ma cos'è che stai studiando? Credo che per farlo nel fine settimana deve essere qualcosa che ti sta tanto a cuore...
Ma sai che mi stai facendo ricredere sugli Americani??Ed io che credevo sapessero mangiare solo muffins e gelato...Questa preparazione ha un colore che mette di buon umore...decisamente!!

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! studiare e lavorare non è assolutamente facile! noi invece ci ritroviamo sempre dopo cena e la concentrazione non è mai abbastanza!
Fresco questo cake fruttato! le uova noi le utilizziamo molto poco e le 8 previste erano decisamente troppe anche per noi!!! perfetta la tua rivisitazione!
un bacione