Beh, che dire, siamo alla fine della prima manche,
probabilmente tutti un po’ appesantiti e con il frigorifero pieno di avanzi.
Io mi sono ritrovata mezza teglia di tiramisù, 2 kaminwurtz già tagliati a fette, due cubetti
di speck, salsine varie per crostini, un pezzetto di provolone dadolato, una zuppiera
con le fette della zucca con cui avevo preparato il carpaccio, e che, dovendole
ridurre in scaglie con la mandolina, al di sotto di un certo spessore, non si
possono più usare, a rischio di giocarsi un dito e infine… rullo di tamburi…
una pirofila in cui era stato cotto l’arrosto e in cui erano rimasti quei
buonissimi sughini rilasciati in cottura dalla carne, un po’ d’olio, un po’ di
grasso, la salvia, il rosmarino… so che messa così può sembrare una schifezza,
ma in Toscana il fondo d’arrosto si usa eccome… famosissimi sono gli gnocchi al
fondo d’arrosto, ma quello dell’oca o dell’anatra si usa anche per friggere le
patate.
Trovo interessante come la cucina della mia regione sia in
buona parte fondata e sul riciclo, che è poi il mio mantra ispiratore in
generale, del resto con questi lumi di luna non si può fare altro che
ottimizzare. Per questo ho aderito con entusiasmo alla campagna Auricchio #ILBUONOCHEAVANZA, una bellissima
iniziativa in favore dell’ “OSF Opera San Francesco per i poveri”, per
la quale ci è stato chiesto di realizzare una ricetta gustosa che desse nuova
vita agli avanzi, non soltanto evitandone lo spreco, ma anche nobilitandoli… spesso, partendo da un fondino di impasto per le tartine e dagli scarti
delle verdure si può creare un piatto persino raffinato (detta tra noi, io con questa tecnica baro
alla stragrande, praticamente a costo zero).
Ingredienti:
- 250 gr di farro perlato (Melandri Gaudenzio)
- ½ cipolla
- fondo d’arrosto
- 500 gr di zucca a cubetti
- una, due cucchiaiate di crema di peperone giallo (Duca Carlo Guarini)
- 100 gr di provolone dolce (Auricchio) a cubotti piccoli o grattugiato
- semi di zucca (Melandri Gaudenzio)
- un filo d'olio di buona qualità, per sevire
Procedimento:
Lascia il farro in ammollo per qualche ora e sciacqualo bene
per eliminare l’eccesso di amido, soprattutto se utilizzi la pentola a
pressione, per evitare che l’acqua schiumi troppo e fuoriesca.
Affetta finemente la cipolla e rosolala nel fondo dell’arrosto
per circa un quarto d’ora, finché non sarà tenera e dorata. Unisci la zucca e
falla insaporire per qualche minuto, unisci il farro, la crema di peperoni e
750 ml di acqua (1.5 lt se utilizzi la pentola tradizionale).
Cuoci per il tempo indicato sulla confezione del farro,
quindi frulla il tutto il più finemente possibile. Riporta a ebollizione e unisci
il formaggio, mescolando per farlo sciogliere.
Se ti piacciono, servi con una manciata di semi di zucca
precedentemente tostati in una padella senza grassi.
1 commento:
Noto spesso come in toscana si è bravi a far uscire dal cilindro del pane raffermo ed altro piatti eccellenti. E dopo le feste canoniche il frigrorifero davvero trabbocca....saperlo fare è un'arte e bisogna essere anche fantasiosi...sembra buonissima questa zucca...io non avrei mai pensato di cuocerla nel sugo dell'arrosto;-)
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