Ricordo come se fosse ieri la mia prima seduta di analisi… un’esperienza
ancora in corso che ha messo in moto tutta una serie di cambiamenti, i quali mi
fanno sentire lontanissima da quel grumo di stereotipi e inconsapevolezza in
cui mi ero, da molti anni, bloccata.
Ricordo come se fosse ieri che alla richiesta di
identificare una situazione in cui mi sarei sentita a mio agio risposi che
sarei voluta andare a vivere sola con il mio gatto in un loft soppalcato. Un
anno dopo il mio desiderio si avverava, con qualche bonus in termini di stanze
(che sono due e mezzo), caminetti e spazi esterni. Non sono riuscita ad avere
un vero e proprio giardino, ma posso contare su una resede (una sorta di corte
interna, insomma), un tetto terrazzato e una bella vista su orti e campi
attorno: la finestra del salotto è incorniciata dalle fronde di un grande lauro
e da quella di camera vedo i graziosi giardini dei vicini.
Io sulla parte esterna devo ancora lavorare: per il lastrico
solare ci vorrà tempo, perché il mio progetto è un po’ costoso da realizzare,
ma sulla corte spero di riuscire a intervenire nel primo weekend di sole (non
questo, quindi). Al momento, infatti, la mia appendice nel mondo ospita tre
vasche in cui originariamente avevo piantato dell’alloro, reso poi scheletrico
dalle frequenti visite dei felini dei dintorni, che lo avevano eletto a
toilette, e in cui ora crescono, quindi, una serie di erbacce disordinate; un’enorme
cassone per la legna da ardere; un armadietto per le scope; altre scope e
spazzoloni accanto al bozzino; la lavatrice e un tavolo di plastica con due
sedie, completamente corrosi dalle intemperie. Per un breve periodo avevo anche
dei vasetti di erbe profumate, ma l’esposizione non è corretta e sono morte molto
presto.
La verità è che non ho il pollice verde e non possiedo la costanza
di occuparmi di qualcosa che non abbia quattro zampe, ma adesso sarò costretta
almeno a provarci: per il mio compleanno, due mie amiche mi hanno regalato un bel
libro e una collezione di sementa atte alla coltivazione in vaso.
L’idea di fare la spesa nei campi mi ha sempre affascinato,
sicuramente ricorderai la mia passione per la raccolta di erbe selvatiche e
frutta, un passatempo rilassante e produttivo con cui punteggio le mie passeggiate
primaverili ed estive. Non ho mai provato, invece, se si escludono fugaci
esperienze con il basilico e la salvia, la gioia di affacciarmi in un *mio*
spazio e riportare in casa gli ortaggi maturi. Ovviamente già mi immagino
attraversare la resede (5 mt di lunghezza) riparata da un grande cappello a
falde, con un vestito svolazzante e un cestino di paglia sottobraccio, per
controllare lo stato di avanzamento delle mie creature e organizzare la cena di
conseguenza. Senza contare quanta verzura avrei a disposizione per i miei
setting della bella stagione e per i centrotavola. Insomma, dopo un primo
momento di sconcerto, la faccenda mi sta coinvolgendo.
In attesa che le mie zucchine germoglino (immagino che prima
dovrei seminarle), continuo a cucinare cavoli.
Ingredienti:
- 2 cavolfiori
- 4 cucchiai di pasta d’acciughe (Balena)
- un vasetto di cipolle borrettane in aceto balsamico (Zuccato)
- 100 gr di olive nere di Gaeta (Ficacci)
- 1 bicchiere di vino rosso
- aceto qb
- 2 vasetti di filetti di tonno (Balena)
Procedimento:
Monda il cavolfiore, eliminando il torsolo e la parte più
dura dei gambi (che puoi dadolare e utilizzare per il minestrone.
Sul fondo di una casseruola spaziosa forma un primo strato
di cimette, colaci sopra circa 1 cucchiaio di pasta d’acciughe disponi sopra
una parte delle cipolline, ridotte in quarti, e delle olive, denocciolate. Copri
con altro cavolfiore e prosegui in quest’ordine fino ad esaurimento degli
ingredienti. Versa il vino e aceto a coprire fino a metà altezza (se utilizzi
le borrettane che ti ho consigliato, puoi tranquillamente utilizzare l’aceto
balsamico di conservazione, perché è di buona qualità).
Cuoci coperto per circa 40 minuti ed eventualmente un’ulteriore
decina di minuti senza coperchio, per far addensare il fondo. Fuori dal fuoco,
aggiungi il tonno.
E’buono sia caldo che tiepido.
10 commenti:
Troppo invitante questa ricetta!
Ti abbraccio
Tesoro tu riesci a tuffarmi nel tuo mondo...io rimango incantata da quello che scrivi mi sembra di leggere una pagina di un libro che ovviamente devi ancora scrivere perchè cara se fossi in te ci farei un pensierino perchè TU sai scrivere e coinvolgi chi ti legge!
La ricetta è deliziosa anche perchè amo il cavolfiore e tesosoooooooooo augurissimi!!Arrivo in ritardo ma in questi giorni ho il caso che mi gira intorno...avrei bisogna anch'io di una seduta dall'analista!!!!
Un bacione,Imma
Questo post mi è davvero piaciuto, arguto e molto simpatico. Ti ho immaginata a camminare leggiadra tra cespi di insalata tutti allineati alla perfezione e barbe di carote che ammiccano maliziosamente.
Dato il mio pollice nero come la pece non mi ci metterei mai nell'impresa, però il mio sogno sarebbe che qualcuno si prendesse cura dell'orto e io potessi godere dei suoi frutti. Ma so che non succederò mai visto che non ho lo spazio materiale.
Ho capito bene? tu hai un camino? ti odio...
Serena ma che bel post che ci hai regalato! Ti immagino con il cappellone di paglia e un bel grembiule svolazzante, inginocchiata sulla terra o sui vasi intenta a cogliere zucchine! Nel frattempo tu continua con i cavolfiori che cucinati così sono favolosi! Un abbraccio grande!
Devi viver ein un posto splendido! Hai realizzato il tuo sogno e dalla tua descrizione mi sembrava di essere lì con te! Ottima anche la ricetta, devo provare a maritare il cavolfiore con la pasta d'acciughe, le cipolline e le olive... mi sa proprio di buono!
Mi affascina sempre leggere i tuoi post, soprattuttto dove descrivi la tua casa ( ricordo ancora anni fa un post meraviglioso in cui raccontavi del restauro della cucina di nonna, diventata tua)...e mi son vista con te nella tua nuova casetta e della bella vista che le tue finireste ti offrono ;)
Come te ho pochissimo pollice verde e soprattutto pochissima pazienza, ma le aromatiche ogni primavera le compro, e mi diverto un mondo a far diventare il mio balcone un piccolo orticello in miniatura.
Sai che bella soddisfazione!?
Intanto però qua oggi piove, sembra novembre e....i cavoli ci stanno ancora benissimo.
Buon appetito cara, te ne ruberei un po' se potessi....
Quanto mi piace questa affogata, una delizia!!!!
A chi non verrebbe voglia di venire a vivere li da te? Adoro il cavolfiore dal mangiarlo al naturale, al farlo con la pasta al forno. ...questa tua versione ricorda un po' gli ingredienti dell'insalata rinforzo ma non c'è paragone...hai trovato il modo di insaporire i cavolfiori in modo speciale. La provo al prossimo acquisto !!!!
Articolo superba che mi ha dato le tracce reali per i miei oggetti a me. I metterà alla prova partendo prossimo articolo. Per dire che ho anche messo la pagina in Preferiti.
grazie
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