Sebbene siano passati ormai dieci giorni dal mio ritorno a Firenze e una settimana dal rientro in ufficio, sto ancora cercando
di ammortizzare il trauma da rientro viziandomi un pochino.
Come ho accennato giorni fa, evito
i buoni propositi, perché ogni qualvolta provo a buttar giù un programma, una
lista, qualcosa, insomma, che somigli a un progetto (se “mangiare più verdura”
può definirsi un progetto) , capita una mezza catastrofe che sembra dirmi di
non provarci nemmeno a volermi più bene, che non me lo merito. E mi si affossa
la volontà.
Quindi, per scaramanzia, diciamo
che cucinare qualcosa che preveda più di tre ingredienti solo per me stessa non
rientra in nessun piano di accrescimento dell’autostima, ma, anzi, di
autodistruzione (ingrasserò).
Naturalmente, trattandosi di una
ricetta orientale, avrei dovuto cuocere il tutto nel wok, ma non sono buona a
friggere e, soprattutto, detesto pulire la cucina dagli schizzi dell’olio.
Ingredienti:
- 500 gr di petto di pollo
- 500 gr di mazzancolle
- 3 cucchiai di masala (Cannamela)
- un peperoncino
- una manciata di menta fresca
- una presa di sale
- 500 ml di yogurt bianco, magro
- 300 gr di panatura pronta “orientale” (Cannamela)
- 3 cucchiai colmi di farina di cocco (Eurocompany)
- olio di semi di girasole
- mezzo bicchiere di vino bianco
Procedimento:
Taglia il petto di pollo in bocconcini, sistemalo in una
fondina e disponi le mazzancolle in un altro contenitore. Condisci i con le spezie e le erbe e copri con
lo yogurt. Lascia marinare 3 ore coperto, al fresco, mescolando di tanto in
tanto. Trascorso questo tempo, mescola la panatura con il coco rapé e passa i
cubotti di pollo e le mazzancolle, scolati dalla marinatura, in questo mix,
avendo cura di mantenere carne e crostacei separati. Fai riposare ancora una
mezz’ora in frigorifero.
Preriscalda il forno a 180° e inforna per primo il pollo,
irrorato con un filo d’olio, per 15
minuti, quindi aggiungi le mazzancolle e cuoci per altri 5 minuti.
Nel frattempo, scalda la marinatura rimasta con il
vino bianco e lasciala sobbollire finché non si sarà ridotta di metà.
Servi subito, con la salsa a parte, e accompagnando la
pietanza con un Gewuztraminer
Ritterhof, da
uve provenienti dalla bella vallata dove sorge Termeno, la cittadina che a
questo vitigno ha dato i natali. La vinificazione esclusivamente in acciaio
valorizza i già notevoli risultati ottenuti in vigna, conservando le
caratteristiche varietali e restituendo un nettare intensamente profumato di
rosa di Damasco e albicocca matura, svelto, ma confortevole, in bocca, libero
dall’opulenza di altre versioni in cui il lavoro di cantina sofistica troppo il
risultato finale.
6 commenti:
C'è tempo per i buoni propositi....e poi dicono che carne bianca e pesce fa bene per cui è perfetta la tua ricetta.
Buona giornata
Io riesco a resistere dal non mangiare schifezze solo quando devo fare gli esami del sangue. E' l'unico caso in cui i buoni propositi resistono per qualche giorno ;-)
Quella ciotolina piena di bocconcini sfiziosi mi fa una voglia....
Mi piacciono molto questi gusti orientaleggianti, brava!!!
Eh ma cos' mi prendi per la gola con questo piatto delizioso! Una ricetta che ti ritira su il morale per accettare il ritorno in ufficio, buon lunedì
Con ogni nuovo articolo, sempre tante cose interessanti da scoprire e normalmente da mettere in pratica.
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