Con questo post vi annuncio una probabile inversione di tendenza della mia cucina: sabato pomeriggio sono andata in libreria, per la precisione in tre librerie diverse, con la ferma intenzione di regalarmi un libro di ricette, un embolo di shopping consolatorio, che mi aveva già vista transitare in profumeria, in una spezieria e in un negozio di scarpe, per riavermi da un periodo un po' così.
Per un po' mi sono sdilinquita di fronte alle grandi griffes della gastronomia, ho sbavato di fronte al caramello di Trish, alle insalate di Donna, alle reinterpretazioni di Sophie, alla selvaggina di Jamie, ho fatto l'amore con le verrines di Martine e con i macarons di Alain.
E poi ho guardato il prezzo impietosamente stampigliato sulla quarta di copertina e mi sono detta "Ma, nella mia vita quotidiana, quante occasioni avrò di riempire un bicchierino da liquore di stilton lavorato con brandy di mele, miele di tarassaco e nocciole di Giffoni? E quante cene infrasettimanali risolverei se penetrassi nei profondi arcani del cinghiale alle caramelle toffee?"
La mia vita, purtroppo o per fortuna, non è un'interminabile festa di compleanno. Sognare è bello, ma Topy79, strano tipo, vorrebbe anche mangiare.
Mi sono quindi rivolta ai libri di cucina più semplici, ma i piatti che proponevano erano di una trivialità inimmaginabile e, anch'essi, tutt'altro che regalati.
Abbastanza sconsolata, sono quindi uscita da tutti e tre i negozi a mani vuote, col codino tra le gambe e le orecchiette basse.
Poi, come per caso, mi sono ricordata di un remainder, una di quelle librerie, che, non ho mai capito per quale misteriosa ragione, vendono libri nuovi a prezzi stracciatissimi. E, una volta immersa nel sacro disordine delle librerie d'antan, quelle che non appartengono a grandi catene internazionali e non dispongono i libri a ventaglio su tavoli di cristallo, ma li ammucchiano per terra, mi sono innamorata.
Mi sono innamorata di due volumi, un libro-cartolina, piccolo, ma ben illustrato e ben spiegato, sulla cucina araba, e un grosso volume sulle torte salate, con foto splendide e ricette invitanti, scritto nientemeno che da Simone Rugiati. Costo totale dell'incursione: 7.50 €. No, non ho omesso un "3" o un "4" davanti al 7.
In entrambi i casi, i piatti proposti non sono certo della bellezza cristallina e minimalista dei sushi di Nobu: il cous cous marocchino, lo sanno tutti, è un infame pastone in cui nessuno degli ingredienti è riconoscibile dagli altri, mentre le torte salate hanno un aspetto indiscutibilmente rustico... ma, forse, così, sarà ancora più divertente studiare, in completa autonomia, una presentazione cortese, che ne smorzi la schiettezza.
Cosa che non sono assolutamente riuscita a fare con questa fougasse di origini provenzali, una versione "povera", ma non per questo meno gustosa della classica pissaladière, con la quale intendevo, appunto, dare il via a un nuovo capitolo cafone della mia vita tra i fornelli.
Purtroppo, in questo caso, l'origine paesana di questa preparazione emerge in tutta la sua untuosa volgarità: non l'ho ripiegata a modino prima della cottura, quindi i lembi che avvolgono il ripieno sono un po' sbilenchi e non sono riuscita a disporla graziosamente per la foto, soprattutto perché l'olio mi colava ovunque e non volevo sporcare il cartoncino, quindi ho dovuto poggiarla su un vecchio tagliere e poi su un tovagliolo che nascondesse i graffi del vecchio tagliere; inoltre, non c'è niente da fare, a vedersi non è bella. E a conti fatti, sarebbe stato meglio se, invece, di due fougasses enormi, ne avessi fatte quattro piccoline, forse, almeno esteticamente, avrebbero reso di più.
Però è tanto tanto buona: è saporita e si è mantenuta morbidissima e fragrante per due giorni, malgrado il caldo, ha fatto le veci di piatto unico, di accompagnamento per i formaggi e di pane per la scarpetta.
La versione originale prevede la farina di farro, ma, non avendola in casa, ho attinto dall'unica confezione di farina "grezza" di cui disponevo, quella di grano saraceno, e ho rabbocccato con un avanzo di farina integrale per arrivare ai 150 gr previsti, ottenendo, comunque, un risultato eccellente, anche se, forse, utilizzando il farro avrebbe lievitato di più.
Ingredienti per la focaccia:
- 300 gr di farina 0
- 100 gr di farina di grano saraceno
- 50 gr di farina integrale
- 300 ml di acqua
- 1 cucchiaio di olio evo
- 1 cucchiaino di zucchero
- 2 cucchiaini di sale
- 1 bustina di lievito di birra secco
Per la farcia:
- 2 cipolle
- 6 acciughe sott'olio
- 1 manciata di erbe di provenza
- olio evo
Procedimento:
Per la lavorazione e la lievitazione, ho usato la macchina del pane.
Nel frattempo, si fanno cuocere le cipolle finemente affettate con un cucchiaio d'acqua, per 5 minuti, coperte, al microonde, temperatura medio alta (mi spiace, non ho un termostato preciso, con i gradi). Si lasciano riposare per altri 5 minuti a microonde spento e si mescolano con le acciughe sminuzzate.
Quando il programma "impasto" è terminato si poggia la pasta sulla spianatoia, aggiungendo un po' di farina bianca, perché risulterà piuttosto umido e si fanno queste pieghe qui, quelle del primo tipo, per l'esattezza. Dopo un quarto d'ora di riposo, si divide in due porzioni (meglio in quattro, vedi sopra), si stendono con le mani a formare un ovale (piuttosto approssimativo, per la verità) e si distribuisce sopra il ripieno di cipolle e acciughe, lasciando un margine di circa 3 cm ai bordi. Quindi si ripiegano i lati lunghi verso il centro, non saprei esattamente spiegarvi come... insomma, guardate la foto, devono venire così. Si cosparge di erbe di Provenza e si lascia lievitare per circa un'ora.
Un po' prima che la lievitazione sia completa, si accende il forno a 220°, si unge la superficie delle fougasses con abbondante olio e si infornano, per circa 25 minuti. Appena tolte dal fondo, si spennellano con altro olio.
14 commenti:
Ciao! non ci crederai ma son giorni che abbiamo la stessa idea: un nuovo libro di cucina! in realtà neppure noi puntavamo su cose troppo stravaganti (anch eperchè poco fattibili nella cucina di una famiglia normale...con taaanta fame all'ora del pasto!) e soprattutto qualcosa a buon prezzo!
Ci sembra tu abbia fatto un buon acquisto però in fin dei conti. La ricetta che proproni ci piace molto: nons arà perfetta, ma sicurament ebuona! la pasta ci incuriosisce per il suo sapore all'apparenza rustico ed il ripieno povero di ingredienti, ma tutti molto forti e corposi!
un bacione
Già me lo avevi anticipato il libro di simone rugiati... Adesso voglio cercarlo assolutamente!
Questa ricetta mi piace... Saranno venuti un pò corposi ma se sono buoni il resto conta poco!
Sono d'accordo con manu e silvia "l'involucro" che hai usato con il mix di farine è da provare!
anche io sono assalita dal tuo stesso dilemma quando osservo i più famosi libri di cucina. Ricette stupende, ma spesso da relegare solo per le grandi occasioni. E perciò questi due libri che hai scovato sono davvero preziosi. La focaccia sembra eccezionalmente squisita!
Un bacione
fra
ciao tesoro hai ragione i libri di cucina belli, costano una cifra pero ti affascinano e ti attirano come l'ape sul miele:-)
anch'io resto abbagliata da tutto cio ma poi come te penso che certe finezze a casa mia con 2 bimbi piccoli nn verrebbero nemmeno comprese (per mio marito una carbonara è il top della bonta:-)
e spesso mi indirizzo verso libri di cucina regionale oppure di dolci e li mi sfizzarrisco di piu:-)....ecco che c'è di piu buono e gustosa di questa fougassa con le cipolle????niente troppo invitante!!
bacioni imma
La pissaladière è uno dei miei piatti preferiti in assoluto...quindi come posso non adorare questa tua succulenta focaccia al primo sguardo? ( purtroppo per me non posso dire "al primo assaggio": eh sì,la tecnologia non è ancora arrivata a tali livelli...altrimenti cosa ci sarebbe di più delizioso che allungare una mano e sbocconcellare questa tua meraviglia? ) Baci baci :-D
Ma dai!!!!! Anch'io sabato mi sono comprata due nuovi libretti di cucina...piccoli ed economici, ma mi hanno subito colpito, e ci ho trovato ricettine accattivanti!
E poi...a me torna subito il buonumore!
La tua focacciona è super!!!!!!!!
mi avevi già racontato del tuo shopping consolatorio, alla fine sono contenta che sia riuscita a comprare 2 libri al prezzo di 1/3! :-P Questa Fougasse dev'essere buonissima, e ti dirò, non mi dispiacciono neanch le foto!! chi avrebbe mai detto che sotto c'era un tagliere graffiato? :-) un bacione cara!
Qualche settimana fa, ho avuto un'esperienza simile alla tua in libreria... Per fortuna però ti sei rifatta, alla faccia loro!!!
E poi questa focaccia dev'essere ottima :)
Un bacio.
Non ci posso credere!!! 7,50 per due libri?? Ma dimmi dove è questo posto, che vengo a ripulirlo per benino!! :-)))
Ondina, non conoscevo questa versione di pissaladière ripiegata, ma solo la focaccia stesa, è proprio curiosa!
Che bella descrizione delle tue emozione in giro per le librerie!..
Un bacione!
Si potrebbe definire una torta di rustica bellezza, ma di grande sapore. Io la trovo bella !!
Quanti libri bellissimi ci sono in giro. Io ne ho uno bellissimo di Girardet ... ma dove posso comprare la sella di capriolo o di lepre ?? Per non parlare dell'anatra nantese o di quella giovane di Challans ... Alcuni libri sono vere opere d'arte, ma è davvero difficile usarli !!!
Io potrei perdere ore ed ore in libreria.
Tastare le copertine, i titoli in rilievo e lasciarmi attirare da quelle più belle.
Leggere piccoli stralci, lasciarmi coinvolgere e sentire il profumo delle pagine mai sfogliate.
Di solito il mio reparto è quello economico, perchè sui libri fotografici lascio il cuore, ma potrei perderci il portafoglio!!
Tornando alla tua ricetta... sanissima rusticità che dal contrasto con la raffinatezza ed i gusti sofisticati risalta nel suo essere senza tempo, non soggetta a mode e tendenze transitorie.
E poi.. l'imprecisione è garanzia
di artigianalità!
Dimmi un po' dov'è questa libreria! se rimane fra Prato e Firenze ci faccio un salto al più presto!
e ti dirò a me la foto della fougasse piace un sacco!
Che bello scovare oggetti interessanti ad un modico prezzo! Che poi ultimamente è sempre più difficile...
Ottimo acquisto, comunque, Ondina!
La torta rustica è davvero intrigante... eheh
Baci!*
piesse: Ma non ti ho fatto gli auguri! Un buon blogcompleanno a te, a te! :*
Allora, so che non dovrei farlo perchè è come chiedere a un cercatore di funghi dove va a prenderseli, ma ci provo lo stesso :)
dov'è questa meraviglia??? mi piacerebbe tanto andare a ficcarci il naso...
Baci, buona giornata,
wenny
p.s.: complimenti per questa delizia :)
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