A chi, come me, ha adorato "Sapori e Dissapori", non potrà essere sfuggito il monologo iniziale di Kate Armstrong sulla preparazione delle quaglie e non potrà negare di aver provato una certa sorpresa, via via che l'inquadratura si allarga dal bel viso della Zeta Jones al set, nello scoprire che la protagonista non sta tenendo una lezione di cucina, ma che si trova nello studio del suo psicologo, dove la proprietaria del ristorante in cui lavora l'ha spedita sotto minaccia di licenziamento, affinché risolva i propri problemi relazionali.
Kate, totalmente assorbita dalla sua professione di chef, bruciata da una divorante ansia di perfezione nella ricerca di un'irreprensibile alchimia tra ingredienti, tempi e temperature di cottura, ha infatti eretto tra sé stessa e le proprie emozioni un'impenetrabile barricata di quaglie in salsa tartufata, suo piatto principe, che la divide anche dal resto del mondo.
Banalmente, sarà l'amore, per una bambina piovuta dal cielo e per un altro chef, assai più esuberante, che cucina spaghetti cantando il "Nessun Dorma", ma che afferma che "il mondo sarebbe un posto tetro e grigio senza le quaglie in salsa tartufata" di Kate, a disseppellire la sua umanità repressa.
Questa sono io. E'la mia storia, almeno fino a qualche mese fa, quando eventi più grandi di me hanno mandato in tilt gli ingranaggi sincronizzati dei miei meccanisimi interiori, costringendomi ad affrontare una realtà non programmata e a ritrovare la spontaneità necessaria ad accettare e gestire gli imprevisti.
E, come per Kate, quell'ars culinaria che prima aveva rappresentato un cordone sanitario tra quella che pensavo fosse me stessa e tutto il resto, è pian piano diventata un trait d'union, forse meno totalizzante, ma sempre molto amato, con questo "resto".
in collaborazione con Macchine Alimentari, mi sono subito venute in mente le quaglie di Kate, quel piedistallo che lei credeva la rendesse inarrivabile e che invece l'ha avvicinata all'amore di un uomo e alla vita.
Non ho molto altro da aggiungere, forse lo spirito dell'iniziativa era un altro, quello di raccogliere racconti infantili, ricordi di mamme e nonne chine sui calderoni, istantanee di momenti speciali.
Ma io non ho niente del genere da raccontarvi, mi spiace.
Se fossi una ricetta, sarei una piccola, fragile, algida quaglia in salsa tartufata.
Non troppo cotta, altrimenti si secca.
Non troppo cotta, altrimenti si secca.
Ingredienti x 2 persone:
- 4 quaglie
- 1/2 confezione di salsa al tartufo di buona (meglio se ottima) qualità
- 1/2 tazza di brodo
- 2 foglie di alloro
- 2 rametti di rosmarino
- brandy
- burro
- sale
- pepe
Procedimento:
Farcite le quaglie con l'alloro e il rosmarino, quindi legate le zampette con del filo da cucina. Se volete sapere se non mi sono sentita un po' in colpa nel maneggiare gli stentati ossicini di quei poveri uccelletti, la risposta è "no, assolutamente".
Fate fondere abbondante burro in una padella capiente e rosolate le quaglie da tutti i lati. Spruzzatele di brandy e lasciate evaporare. Salate, pepate, aggiungete la salsa tartufata, il brodo e coprite.
Fate cuocere a fuoco basso per circa 25 minuti, quindi togliete le quaglie, slegatele e tenetele in caldo. Fate restringere il fondo di cottura, fino ad ottenere una consistenza piuttosto densa. Impiattate le quaglie e nappatele con la salsa.
30 commenti:
Leggerti è sempre una scoperta piacevole, Serena.
Anche se non amo particolarmente le quaglie, trovo che sia uno splendido piattino...
Buonissima giornata
Queste quaglie sono da urlo!!!
ci sono periodi no nella vita, ma una persona a me molto cara una volta mi ha detto: voglio vederti sempre con il sorriso...
E io cerco sempre di seguire questo consiglio...
Queste quaglie sono squisitissime! buona giornata tesoro!
buonissime queste quaglie con tutto il loro buon sapore e soprattutto con tutto quello che ti evocano!
La vita spesso ci mette a dura prova ma l’importante è non perdere mai la speranza e non smettere mai di lottare con tutte le proprie forze. Le quaglie mi fanno un po’ impressione ma impazzisco per quelle posate di legno ^__^ Un bacione
Ciao Onde! sai che non abbiamo mai mangiato questa carne! però adoriamo il tartufo e questa salsina ci sembra davvero ad hoc!
un bacione
Anche io adoro quel film: ho sempre tenuto per me questa preferenza per il timore, ingiustificato, che molti lo ritenessero stucchevole e senza spessore. Machissene?
Delicatissima e sofferta questa scrittura, ma soprattutto coraggiosa.
Un grande abbraccio,
wenny
Cucino spesso le quaglie o grigliate o nel forno a legna con patate e cipolle caramellate con l'originale, ma tartufate non ci avevo mai pensato...queste mi piacciono moooolto...hai dato un'ottima interpretazione e mentre scrivo il commento sembra che tutto sia in odorama. Baci.
Quel film mi è piaciuto moltissimo e...ero molto attratta da quello chef, che abbracciava il vaoro e la vita con entusiasmo e simpatia.Cara, credo tu stia facendo davvero un bellissimo percorso, gustandoti ogni stilla che la vita regala.Ti abbraccio forte e ti faccio i complimenti per questo tuo bel piatto, metafora di vita.
Tesoro non potevi reagire in modo migliore ai problemi della vita. Ci sono esperienze che ci costringono a cambiare i nostri meccanismi di vita e mentali, ma non è sempre detto che sia un male..a volte si rimane positivamente sorpresi da quello che si scopre ^_^
Non amo le quaglie, ma Sapori e Dissapori è un film FAVOLOSO!!! lo potrei guardare per un giorno intero initerrottamente.
Che carine che sono le quaglie. Devo dire che sono anche molto buone. Con il tartufo sono anche molto chic!!
Ho sentito parlare di quel film ma non l'ho visto. Putroppo nella vita non si puo' prevedere niente, l'importante é saper gestire e farsi forza qualsiasi cosa succeda. Un abbracio!!
brava tesoro un accoppiata deliziosa sia per la ricetta che per tutto il resto e sorridi sempre alal vita che di sicuro lei ti sorriderà!!!!bacioni imma
è che delle volte proprio non riusciamo a tenere in piedi il nostro castello di certezze. Pensiamo che sia forte e durevole, eppure purtroppo non è così, e non è dipeso da noi. poi stiamo così male, che sembra impossibile risalire la china... ma ce la si fa. Te assicuro (me lo ripeto ogni mattina!! se ce lo diciamo in due magari funziona meglio ^-^)
Ma tu credimi, si sente da quello che racconti, sei una piccola quaglia speciale.
Vero
Grazie a tutti!
E' da anni che non cucino le quaglie, ma ti confesso che questa tua ricetta mi fa sciogliere dal piacere!
Bacioni
Sabrina&Luca
Queste quaglie sono magnifiche!
mi sono iscritta, complimenti per il blog!
Che bello quel film! Lo ricordavo senza ricordarmene il titolo... E dà vari spunti di riflessione!
In ogni caso la vita è sempre fatta di alti e bassi. Ma a volte basta guardarsi indietro per scoprire che è vero il fatto che ogni passo fatto -giusto o sbagliato che sia- è un passo in avanti verso la propria crescita e che comunque non si può mai ritornare al punto di partenza iniziale: la crescita, le esperienze che facciamo, i pensieri, i ragionamenti, le frasi ascoltate, le persone incontrate o qualsiasi cosa....Tutto ci cambia in ogni istante e ci plasma.
La vita è fatta di cime e baratri, ma continuando a crescere e a "salire", il prossimo baratro, sarà sempre meno profondo di quello precedente!
Un sorriso ed un abbraccio!
Elisa
Che bel film Sere... E che bel post.
Un racconto dolce, ma forte allo stesso tempo. Proprio come sei tu.
Tuffati nel mare delle nuove esperienze! Sono sicura che ci farai una piacevolissima nuotata... ;)
Un abbraccio e buona serata.
Adoro quel film!!! Lo trovo delizioso *_*
Sulle quaglie non so, dovrei provarle, ma il tartufo lo amo pazzamente!!!
Tutto si supera e tutto si affronta, no? E se ne esce più forti.
Ma davvero sabato sarai a Milano? Cosa ti porta da queste parti? :)
E' bello che alcune persone si definiscano quaglie e non tutti aquile o gabbiani, anche da queste cose si capisce che tipo di individui siamo .-)
Ciao
cinzia
Dirò una banalità, lo so, ma le situazioni difficili e che ci fanno cambiare angolo di osservazione sono le benvenute se non altro perchè ci svelano ciò che conta realmente.
Sai che però la qualgliotta con le zampine legate mi fa un po' dispiacere?
Ma pensa che stupidotta... anche perchè so che non mi formalizzerei troppo se l'avessi sotto il naso...
Il motivo per cui amo i contest di Juls sono che ci offrono sempre degli scorci sulle persone e il tuo è stato molto bello leggerlo =)
Il condimento tartufato della quaglia e' speciale, ma lo sono anche le tue parole di accompagnamento: la vita puo' davvero cambiare da un momento all'altro, e con lei cambiano le nostre priorita' e le nostre chiavi di lettura...cambia eccome la vita, talvolta di botto.
Buon w.e.
ma che raffinata!
in bocca al lupo per il contest :)
alla fine le hai preparate ;-)
complimenti. alla kate che c'è in te e allo scossone da cui hai scelto di lasciarti scuotere, qualunque esso sia :)
ps: io non posso farcela a cucinare questi animalini.. ma sono certa che siano buonissimi
Mi sono emozionata davanti al tuo messaggio il messaggio e sono rimasta colpita dall'eleganza della ricetta. Altro che piccola e algida, è meravigliosa, rara e profumata. Sai parlare di te in modo che colpisce il cuore
Buona domenica
Ciao Serena, sono Lucia...ci siamo incontarte a Masterchef ieri. Volevo farti un grandissimo in bocca al lupo!! Lucia alias Cioccapiatti
complimenti Sere sei in finale! :)
la ricetta è raffinata e fa il suo grande effetto vederla. Ma altrettanto raffinata sei tu, con i tuoi racconti, con il saper parlare di te e di ciò che ti riguarda.
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