6 feb 2012

Gougères al Prosciutto Cotto

Gougères al Prosciutto Cotto (3)

Ci sono certe domeniche pomeriggio gelide di vento, adombrate da un cielo azzurro cupo, che trascorri passeggiando, incurante del clima, per le strade del centro, quelle strade strette, infossate tra le case rivestite di bugnato, con i marciapiedi irregolari, scansando le biciclette posteggiate malamente o i cassonetti, un male minore, necessario per raggiungere il tuo negozio preferito, quello che da sempre ti incanta. Oppure quelle strade larghe, affollate di persone che procedono dondolando come bastimenti, e costeggiate di negozi che scintillano in una specie di perenne Natale. 
Le strade che conosci da sempre, che da almeno 30 anni percorri, prima per mano alla mamma, sperando che ti compri un enorme, assurdo cono al cioccolato; poi a braccetto delle compagne di liceo, sperando che *lui* finalmente si giri verso di te, ti raggiunga e ti dica tremando di emozione, tutto d'un fiato "scusasaiètroppotempochetelovolevodiremaseiveramenteveramenteinsommasposami"; e poi con le colleghe, carica di buste in cui credi di aver riposto un po' delle tue frustrazioni, e anche oggi sei carica di buste, solo che i loghi stampati sopra sono cambiati, non parlano più di profumerie o boutiques trendy, ma di libri di cucina (ok, non è che ci sia proprio scritto "libri di cucina", ma la faccia di Ramsay, che traspare dalla plastica chiara del sacchetto, lo suggerisce), di runner ricamati, vassoi dipinti e forse al massimo di the pregiato.

Gougères al Prosciutto Cotto (4)

E non è nemmeno che ti dispiaccia tanto aver cambiato tipologia merceologica, anzi, la rotazione dei tuoi interessi ti sembra quasi una forma di equità nei confronti delle varie categorie economiche, ma comunque ti viene in mente che fino a pochi anni fa, e per quasi 15 anni, allo shopping seguiva l'aperitivo e non era un brutto modo per concludere la serata, anzi, avresti proprio voglia di rifarlo, ma di entrare in un locale pieno di ragazzi che avranno 10 anni meno di te e che ti guarderebbero come tu alla loro età guardavi "le tardone", dicendoti che era davvero vergognoso che si mettessero ancora in competizione con le ragazzine, ti manca proprio il coraggio.
E allora l'aperitivo te lo prepari a casa, con una bottiglia di Chardonnay e un vassoio di gougères tiepide, che ti fanno sentire molto donna, molto adulta, molto raffinata e molto responsabile in tutto, anche nelle scelte alimentari ed enologiche, sebbene dentro di te ci sia ancora una piccolissima parte che pensa che sarebbe proprio bello avere l'età in cui sognavi che *lui* finalmente si girasse verso di te, ti raggiungesse e ti dicesse tremando di emozione, tutto d'un fiato "scusasaiètroppotempochetelovolevodiremaseiveramenteveramenteinsommasposami"

Gougères al Prosciutto Cotto (2)

Ingredienti per 50 gougères circa:
Procedimento:
Rompi le uova e sbattile a omelette.
In una casseruola metti l'acqua, il burro, il sale e porta a ebollizione. Fuori dal fuoco versavi la farina tutta d'un colpo e incorporala. Rimetti la casseruola sul gas e cuoci finché non si forma una "palla" che si stacca dalle pareti. Aggiungi poco alla volta il composto di uova, mescolando bene dopo ogni aggiunta. Quando sarà omogeneo unisci anche il prosciutto cotto. 
Normalmente, per ottenere le tipiche gougères sferiche, occorrerebbe formarle con la sac à poche, ma, avendo aggiunto il prosciutto, in questo caso non è possibile, perché i "coriandoli" ostruirebbero il beccuccio. Utilizza quindi due cucchiaini per deporre dei mucchietti d'impasto sulle placche del forno foderate di carta speciale e la lama di un coltello per sistemarli un po', dandogli una forma tondeggiante. 
Riponi a riposo in frigorifero per almeno un'ora.
Scalda il forno a 180° e inforna le tue gougères per circa 25-30 minuti, ma non lasciarti ingannare dalla doratura superficiale: se le pieghe nell'impasto sono chiare, non sfornarli, perché non sono ancora pronti: l'interno è ancora umido e, appena estratti dal forno, si sgonfieranno. Solo quando appariranno uniformemente bruniti su tutta la superficie e anche negli incavi  saranno le vere gougères che si degustano in Francia, nelle enoteche, dove vengono servite fredde.
Personalmente le preferisco tiepide, ma è una questione di gusti.

Gougères al Prosciutto Cotto

Anche con questa ricetta partecipo all'iniziativa Frittelle e Coriandoli indetta da Ferrarini

27 commenti:

Carolina ha detto...

Caldi e coccolosi: in questi giorni sono perfetti per accompagnare una bella zuppetta o una vellutata.
Da quanto mi riferiscono i miei si gela più a Firenze che quassù...
Un abbraccio che scalda!

Ileana Pavone ha detto...

Buoni buoni buoni!
me ne lasci uno?
Buona giornata :**

Dolci a gogo ha detto...

Che bocconcini tesoro questi si che scaldano il cuore e lo spirito e poi con il freddo abbiamo bisogno ancora di piu di confort food....nella nostra casa tutto ha un altro spaore!!baci,Imma

kristel ha detto...

Mi hai fatto ridere!!! :)
Concordo con te, l'aperitivo in casa fa molto "donna matura" che snobba la plebe che se lo fa al bar. Ma ogni tanto é pure bello bersi qualcosa in un bel posticino. Magari basta scegliere un posto poco più chic, stai sicura che dei 15enni nemmeno l'ombra! ^__^
Ieri ho fatto la tua brioche-corona. Davvero buona e soffice!!!

Elena ha detto...

L'ultima volta che ho fatto che gougeres mi sono afflosciate tipo pizzette, ma non mi arrendo e ci riprovo con la tua ricetta!

Mascia ha detto...

Serena, non sai quanto mi ci sono ritrovata in questo post !!!
Soprattutto per il "cambio" nello shopping mio marito rimane "sgomento" ogni volta che andiamo per negozi e invece di guardare nelle vetrine le borse guardo i coltelli e le teglie :-)
E l'aperitivo poi ...
Mai fatto le Gourgeres, sembrano sfiziosissime ! Un bacione

Raffi ha detto...

wow..uno tira l'altro!!

Ultimissime dal forno ha detto...

Meglio l'aperitivo a casa! Ti fa sentire molto donna, molto trendy e poi vuoi mettere queste meraviglie in confronto a quattro patatine e due olivette al bar? Sabato sera anche noi aperitivo: bruschette, olive taggiasche, cipolline borretane in agrodolce, salame nostrano e pane alle noci fatto in casa. Megliooooo del bar!!!! Un abbraccio e buona settimana!

Al Cuoco! ha detto...

Io ho sempre preferito l'aperitivo in casa, solo che prima non aveva la casa :D
Non conoscevo questa ricetta, la proverò al mio prossimo aperitivo :)

Kittys Kitchen ha detto...

buongiorno cara sere,
mi ritrovo nelle tue parole e immagino persino la scena dello: "scusa è tanto che le volevo dire..." tutto sommato condivido con te sia l'evoluzione che hanno fatto i miei acquisti, sia il fatto di andare a fare aperitivi con 20-enni, che si cibano di terribili couscous con sottoli di pessima qualità. Il vero lusso è cucinare a casa nostra dei piattini così e goderseli con del buon vino e non con dei cocktail con rum del discount! :)
Normali evoluzioni credo, però quanto tornerei a far quegli aperitivi con gli amici! buona settimana

Acquolina ha detto...

mi piacciono gli aperitivi, anche casalinghi! :-D

Unknown ha detto...

sono io, sono io quella che spera che lui si giri!!! sempre, quasi ogni giorno, anche con gli sconosciuti (a patto che siano affascinanti!!)

Enea ha detto...

che bello il tuo blog...un tripudio di shabby e bellissime foto :)

Micaela ha detto...

è troppo vero quello che scrivi...mi ci rispecchio tantissimo.... sigh, sono vecchia!!! buonissimi questi bocconcini, adesso mi segno la ricetta, oggi abbiamo postato entrambe roba da aperitivo ;-)

Saretta ha detto...

Allora, gurgère si pronuncia con la e aperta vero???Hahaha
SCherzi a parte, bellissimo qeusto post, anch'io ripercorrendo strade che facevo da ragazzina ricordo le emozioni di quegli anni ed i desideri che, in fondo, non sono cambiati..Come davanti all'ingresso di quell'atelier di abiti da sposa che spero varcherò un giorno...ah i romantici!
Deliziosi questi bocconcini!
Bisou

elenuccia ha detto...

Mooooolto meglio l'aperitivo home made...a 15 anni magari non la si pensa così ma come si dice "invecchiando si capiscono tante cose" :)
Le mie buste non sono mai state cariche di roba di profumeria o boutiques neanche da quindicenne, sempre libri erano ma sono passati dai romanzi di Jane Austen ai libri di cucina :-))

Simo ha detto...

A casa è meglio!!!!!!!
Certo che non puoi...tentarmi così!!!!!!!!!!!!!
Sto letteralmente sbavando...è ora di merenda...

Claudia ha detto...

Ma che bocconcini deliziosi! Sono vermaent eperfetti per un aperitivo home made...che poi è quello che preferisco, perchè ti diverti a cucinare...e a mangiare le tue prelibatezze! ;-)

Anonimo ha detto...

Mi hai fatti ridere! :D
anche io ho subito un'evoluzione nello shopping, piuttosto drastica anche :-O
Ma sai che non avevo mai visto i gougeres?!?!? Mi danno l'idea di golosità estrema!

Glu.fri cosas varias sin gluten ha detto...

Pensa Che io potrei essere la mama di quei ragazzi.... Eppure ieri ero a prendere l'aperitivo. Come sara' successo ?? Pero c'erano raffinatissime tartine...e queste golosita'

Erika ha detto...

Che buoni!
Sono sicura che potrei mangiarne fino a scoppiare :D

Manuela e Silvia ha detto...

in effetti tante cose che un tempo erano abitudinarie, ed ora son eprse..a rifarle sarebbe troppo strano, anch ese magari non ci dispiacerebbe! ma la vita và avanti e non è detto che sia necessariamente in peggio ;)
Sfiose queste focaccine! l'aperitivo possiamo preparacelo anch eda noi sai, senza competizione con i "giovani" d'oggi!
un bacione

Enea ha detto...

grazie per essere passata...e per i complimenti alla copertina :) effettivamente le tue foto trasmettono un buon gusto...misto tra country e shabby proprio come piace tanto a me ^___^

Unknown ha detto...

buona questa ricetta! E che bella la tua storia sulla passegiata in centro... mi ci riconosco molto! :-)

Giovanna ha detto...

spettacolari un assaggino lo fareiiiii

Gio ha detto...

viste le bontà ti raggiungo anch'io per un aperitivo chic e consapevole eh eh

archcook ha detto...

ma che bella ricetta, non ne avevo mai sentito parlare di queste focaccine strasfiziose!!! e..che bel blog!!