10 apr 2013

Deliziosa Verona! (Charles Dickens)


Verona

Per la prima volta decido di viaggiare con gli occhi non di un'italiana disincantata, viziata dal contatto costante con l'arte e la storia e ormai immune al loro fascino, con lo snobismo dell'esterofila concentrata soltanto sulla condanna di quella certa italianità caotica e provinciale. Per la prima volta decido di riprendermi l'infanzia, l'entusiasmo, il sogno e vago per Verona senza una meta precisa, guardandola con lo sguardo ingenuo della straniera  che assaggia, afferra, si incanta e pensa di aver scoperto l'Italia negli scherzi puerili dei mimi, nei menu delle trattorie dei turisti, mi racconto che un monumento secolare mi impatta e mi fa sentire piccola di fronte all'eternità e che quei pericolanti terrazzi sull'Adige "dio, è tutto talmente *veneto*".

Verona

Fotografo tutto, persino i cartelli "venerdì gnocchi freschi" appesi di fronte ai negozi di alimentari e faccio arrabbiare la signora che presiede una vetrina in cui stanno accatastate non so quante confezioni di tastasal.

Verona

Mi commuovo davanti al balcone di Giulietta, finisco per trovare romantico tutto il business circostante e compro una mattonella del balcone degli innamorati, sulla quale faccio incidere una frase al glucosio, convinta di aver consegnato il mio amore alla Storia.

Verona

Durante il Vinitaly, Verona è tutta un fermento, sembra che l'intera popolazione sia coinvolta nell'evento, anche se non vi partecipa affatto: in tutte le vetrine sono esposte bottiglie e casse di vini, ovunque si organizzano eventi collaterali "out of fair" e il giorno precedente all'apertura si finisce per essere contagiati da questo clima da vigilia di Natale. La tensione è nell'aria, le aspettative sono intense, è come se l'intera città volesse dare un suo contributo. O, più verosimilmente, trarne un beneficio.
Ma avevamo detto che per un giorno mi sarei messa gli occhiali rosa, quindi, sì, diciamo che sembra di vivere in una sorta di macroscopico sabato del villaggio ed è impossibile rimanere impassibili di fronte ai fiumi di entusiasmo che si riversano per le strade.

Verona


Verona

I locali sono invasi, la sera, da operatori del settore, soprattutto agenti di commercio, che parlano al cellulare a voce altissima, spezzando, ma solo per un attimo, l'incantesimo del mio tuorlo a cottura lenta con scaglie di tartufo, mentre sento chiedere con fare arrogante "Ma qui non avete la convenzione per scaricare la targa della macchina? Ma guardi che a Milano ce l'hanno tutti, vorrà mica che per cenare qui prenda la multa?"
"Italiani", sospiro un po' rassegnata, fingendo di non farne parte e sorseggiando il mio Ripasso del quale ho appena scoperto le tecniche di vinificazione, che me lo fanno sembrare ancora più intrigante, anche se l'ho scelto soprattutto perché era il meno costoso della lista.

Verona

Il Vinitaly è uno degli eventi più caotici che i miei ricordi riescano a registrare, ma il paradosso è che basta un niente a cadere vittima dell'incantesimo di un produttore con il dono dell'affabulazione e non sentire altro che armonia, concentrarti sul momento presente e sulla sinergia di emozioni che avvicinarsi al calice regala, con la complicità di un'atmosfera, a turno, di una stube, di un lounge bar o di una  terrazza sul mare, sapientemente ricreata da allestitori per i quali la definizione di artisti non sarebbe del tutto fuori luogo.
La mattinata comincia in sordina, in un silenzio quasi ovattato, tra stand aperti di fresco e calici scintillanti che non oseresti mai imbrattare con la prima degustazione, un po' per l'ora, un po' per una forma paradossale di rispetto per quello che al momento è ancora un tempio.
La prima mattina del Vinitaly ha la leggerezza e la purezza limpida di un calice di Chardonnay con una punta di Moscato
Pian piano l'atmosfera si scalda, compaiono i primi visitatori, gli stand si riempiono, prima gradualmente, poi diventa un assalto all'arma bianca, esplodono musica, vocìo, risate di Super Tuscan o percorsi di grappe e infine si scivola nel granata di un Amarone del Valpolicella Classico, sorseggiato, per l'occasione, all'ora del the.
L'addio ce lo dà un gruppo di alpini, riunito nella toilette delle signore, che intona un coro con controcanto, che, sarà l'euforia tannica, ma mi spezza il cuore da quanto lo trovo bello.

Verona

"Durante la sera si prova gioia di vivere e l'aristocrazia esce per la passeggiata. Chi va in chiesa a recitare l'Ave Maria, chi si ferma in Piazza Bei Cavalleri si accosta alle carrozze per intrattenersi con le belle signore. La popolazione qui va e viene tra la più grande animazione e specialmente in alcune vie. Nei giorni di mercato le piazze sono zeppe di gente, si ride, si scherza per tutta la giornata. Il popolo è tutto bello e buono e bada con occhio acuto ai fatti altrui, i ricchi e i nobili stanno rinchiusi nelle loro case. (Johann Wolfgang von Goethe)"


Verona

15 commenti:

Gio ha detto...

che belle foto!!

Dolci a gogo ha detto...

Che bella Verona città incantevole e tu le hai dato veramente giustizia con le tue meravigliosi foto e bella anche la manifestazione!! Bacioniiiiii, Imma

Meeple rosso ha detto...

Bella l'atmosfera che hai descritto di Verona... E belli i "sapori" del Vinitaly. felice giornata :*

Kittys Kitchen ha detto...

I tuoi racconti di viaggio sembrano avvolti da una magia incredibile, deve esseres tato un bellissimo weekend. Complimenti per le foto!

IsabelC. ha detto...

Verona è davvero bellissima! Complimenti per le splendide foto

Micaela ha detto...

sono contenta che Verona ti sia piaciuta anche se mi dispiace tantissimo di non esserci potute incontrare :-(

eli ha detto...

Mi piace il tuo rinnovato modo di guardare una città!
A Verona ci sono stata di corsa una sola volta, devo tornare ;)

Senti che profumino Ilenia Meoni ha detto...

Che bella Verona!!! Grazie di questo bellissimo post e di queste bellissime foto!!! Buona serata

Elena ha detto...

Il Vinitaly non mi è stato mai raccontato così (quando torna il mio compagno stasera dal vedere partita della Yuve con amici glielo faccio leggere!!!)...per il tuo racconto vale la pena andarci almeno una volta..vediamo l'anno prossimo, chissà...bellissime le foto e spero che anche alla tua conoscenza sempre più forte del vino questa esperienza abbia dato una spinta a continuare così...alla grande!!!! Baci

alexli ha detto...

Ciao! Sono Alessandra di RossoL@ampone tua "avversaria" nel contest di Cascina San Cassiano :-) Complimenti per la vittoria! Chissà magari ci sarà occasione di conoscerci ad Alba. Intanto se ti va mi farebbe piacere partecipassi al mio contest http://rossolampone.blogspot.it/2013/02/sapori-tra-le-righe-un-libro-una-ricetta.html

lucy ha detto...

bello, bello il post!mi piace, foto bellissime.bella esperienza!

Vaty ♪ ha detto...

Che bei scorci tesoro!, stupende queste foto.. Verona ha sempre quel fascino particolare. Un bacione e grazie ancora x i consigli :-))

Castagna ha detto...

Ciao cara ondina, che belle foto, io Verona non l'ho mai vista e temo che con il poco tempo che ho non la vedrò mai...sigh...nel frattempo mi lucido gli occhietti da te!
Un caro bacione

Coccole di dolcezza ha detto...

Ciao Serena ! Dopo anni di viaggi all'estero, da un paio d'anni a questa parte ho ripreso a girare per l'Italia (visitata in lungo ed in largo con i miei quand'ero ragazzina), sempre più consapevole che il nostro patrimonio artistico non è secondo a nessuno in tutto il resto del mondo. Da vicentina ti dico che il tuo reportage fotografico ed il tuo racconto descrive splendidamente l'atmosfera che si respira a Verona.

celeste ha detto...

Ti ci immagino proprio a te a fare la romanticona davanti al balcone di Giulietta: come i'cavolo a merenda, diremmo da noi, giusto? Ma per una volta ci può stare. Come hai scritto bene, ti ho letta d'un fiato immaginando la tua avventura a Verona, che non vedo da tanti anni ma ricordo bellissima. Belle le foto e... mia hai fatto venire voglia di un bicchiere di vino :)