17 ott 2014

"Torta Salata Americana" di Jamie



Da qualche settimana, impegni permettendo, sto seguendo su La Effe la versione italiana di Save with Jamie (non ricordo com’è stato tradotto il titolo). Devo ammettere che l’evoluzione televisiva di Jamie Oliver non mi piace molto: queste ricette, definite di recupero, sono, in realtà, un gran guazzabuglio di prodotti surgelati e confezionati in cui galleggiano resti del pasto precedente, che potrebbero semplicemente essere riscaldati e consumati senza aggiungere altro, ma posso capire che forse si fa riferimento a una cultura, quella anglosassone, in cui lo spreco è istituzionalizzato (ipotizzo dal poco che vedo in casa dei miei amici statunitensi, ma non sono sicura) e, perché gli avanzi passino la censura, occorre infiocchettarli.

Quello che trovo incoerente senza se e senza ma è che un personaggio che si è guadagnato tanto credito promuovendo una cucina sana, salutare, etica e rispettosa dell’ambiente, improvvisamente tessa le lodi dei piselli in scatola e dei dressing, che qualche anno fa ci aveva insegnato a preparare in casa, in vasetto, perché più pratici. 
Sulla comodità non ho dubbi e può darsi che negli USA questi prodotti siano meno costosi di quelli freschi, ma non è il Jamie Oliver a cui ero affezionata. 


Del resto, è innegabile che, con i miei tempi ristretti, alcune soluzioni siano più realistiche della semina delle zucche in primavera per preparare la vellutata in autunno, quindi qualche idea gliel’ho rubata.
Queste, che lui chiama “torte salate americane” e che per me sono pizze alte, sono un esempio: ormai che siamo a impastare, tanto vale farlo in abbondanza, suddividere la pasta lievitata, condirla e riporre in freezer quello che non si intende infornare subito. Con le dosi indicate, come dice Jamie, sarai a posto per un mese con la “serata pizza” del venerdì, sarà sufficiente ricordarsi di tirare fuori la teglia al mattino prima di uscire per andare a lavoro.



Nel tempo che la pizza cuoce puoi goderti un aperitivo (è venerdì, giusto?), un gradevole Sgàjo di Perlage Wines, un prosecco Extra Dry biologico e totalmente vegan, realizzato, cioè, a partire dal solo mosto fiore, chiarificato non con albumina, ma con bentonite e proteine dei piselli. Ne risulta una bollicina armoniosa dal delicato profumo, caratteristico di questa eccellenza veneta, di fiori bianchi e Granny Smith, note che si avvertono anche nel gusto, il cui ricordo rimane a lungo sul palato, invogliando a una degustazione pigra e rilassata.
Per questo, anche se sicuramente è gradevole a tutto pasto e persino sui dessert, io lo preferisco in purezza per l’inaugurazione del weekend.  



Ingredienti per l’impasto:
  • 500 ml di acqua
  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1 kg di farina manitoba (Rosignoli Molini)  
  • un cucchiaio di sale
  • un cucchiaino di zucchero
  • due bustine di lievito di birra secco


Ingredienti per le farciture:



Procedimento:
Inserisci tutti gli ingredienti per l’impasto nella macchina del pane nell’ordine consigliato dal produttore e avvia il programma “impasto e lievitazione”.
Al termine, sgonfia l’impasto con le mani, dividilo in 4 porzioni e imprimi a ciascuna un giro di pieghe del primo tipo (quelle a portafoglio, per intenderci).
Lascia riposare per circa un quarto d’ora, poi sistemale in quattro teglie da 26 cm di diametro, leggermente sporcate d’olio, abbassale bene premendo con le mani e forma dei bordi leggermente rialzati.
Distribuisci lo stracchino a cucchiaiate e la salsiccia a pezzetti sul fondo di due pizze, ricopri le altre due con il pesto di pomodori secchi e cospargi con i capperi sciacquati e le acciughe a pezzettini.
Preriscalda il forno a 200° e cuoci le “torte salate” per circa 25-30 minuti, finché i bordi non saranno dorati. 





10 commenti:

Scamorza Bianca ha detto...

Condivido a pieno il post, ma devo senz'altor ammettere che la torta/pizza c'ha il suo perché! Buon we!

Anonimo ha detto...

Sai che non ho mai visto nessun programma di Jamie Olivier? Ho visto libri ma in tv nulla...
Mmmmmh stracchino e salsiccia, buonissima!

CONTROTUTTI ha detto...

chi e' questo jamie olivier? e guardando questa torta salata proprio non possiamo dire 'beata ignoranza' per fortuna che l'hai postata...grazie

Mary ha detto...

Questa torta salata è una meravigliosa tentazione Serena...Cosa non farei per assaggiarne un pezzo!! Buon weekend, Mary

Unknown ha detto...

Buonissime entrambe le versioni, dovessi per forza scegliere mi butterei su quella di stracchino e salsiccia, mi ispira un sacco!!! Ottima idea avere la scorta in freezer di queste gustosissime torte-pizze salate:)
Un caro abbraccio, buona serata...

nelcestinodienela ha detto...

Oggi e' sabato ed e' sera di pizza in casa con le bimbe (quella d'asporto arriva fredda e inmangiabile....)...tra un po' scendo a prendere il fiordilatte e poi la adorano anche con wustel e patatine fritte...una alla Jamie ci puo' stare...pero' anche io adoro lui ai tempi della cucina sul camper e del ketchup fatto rigorosamente in casa.... buon week!!!!!

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao, una pizza diversa da come siamo abituati, ma soffice e morbida anche nella farcia! Saporitissima ocn il pesto di pomodori secchi, acciughe e salsiccia...già preso nota per provarla!

Claudette ha detto...

Venerdì pizza non, quella è al sabato quando c'è tempo per impastare. Però venerdì aperitivo sì, anche se - spesso - è una presa in giro dell'aperitivo, con un occhio ai fornelli e l'altro sui compiti....
Claudette

lucy ha detto...

no non ho ancora visto questa evoluzione e di sicuro non mi piacerebbe, come dici tu sarebbe incoerente con il personaggio

Voyance mail ha detto...


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