Non so quanto il cavolo rosso
faccia parte della tradizione gastronomica italiana, almeno in Toscana è assai
poco utilizzato, soppiantato com’è da sua maestà il cavolo nero, che
spadroneggia tra zuppe di farro, riboliite e fettunte.
A me piace molto, per quel
retrogusto vagamente acidulo che mi ricorda i crauti brasati che ti servono nei
rifugi, con il pane di segale, il burro di malga e i cetriolini, però sulla
pasta è stato un azzardo.
Nella mia disperata ricerca d’idee
cruelty free per il pranzo di Natale, sto preparando ragù vegetali con tutto
quello che mi capita sotto mano, variando gli aromi o il fondo di cottura, nel
tentativo di ricreare quella consistenza densa e la succulenza del ragù di
seitan assaggiato tempo fa in un locale veggie, dove mi ero fermata per l’aperitivo,
dopo un convegno tenuto dal Dr Verdone, contestatissimo
ex veterinario della Gorgona. Ogni tanto infilo in mezzo ai miei post qualche info
estemporanea linkata, nella speranza di offrire uno spunto di approfondimento e
riflessione.
E comunque, il colore di questa
pasta è bellissimo, immaginala fumante, appena sfornata, col formaggio che
ancora fila, il cavolo con le coste croccanti e le foglie appassite, quasi ridotte
in crema, la rugosità della pasta artigianale e un calice di Valpolicella
della Casa Vinicola Sartori, in cui le
uve tipiche di quest’area si combinano armoniosamente durante i lunghi mesi di invecchiamento
in parte in legno, in parte in contenitori inerti, dando vita a un prodotto dal
caratteristico profumo vinoso, che richiama quello della lenta brasatura del
cavolo, una nota di mandorla amara, assai gradevole in combinata con le spezie,
e una buona sapidità, a bilanciare la grassezza dell’abbondante formaggio.
Ingredienti:
- ½ cavolo rosso
- 4-5 bacche di ginepro
- 2 chiodi di garofano
- un pizzico di kummel
- olio di semi di girasole
- 2 cucchiaini colmi di brodo granulare vegetale biologico (Bauer)
- una foglia di alloro
- 250 gr di garganelli all’ortica (Pastificio Andalini)
- 2 cucchiai colmi di farina
- 500 ml di vino rosso
- 100 gr di fettine di Auricchio dolce
- 100 gr di provolone dolce (Auricchio)
Procedimento:
Monda il cavolo rosso e taglialo in pezzi e poi a
listarelle.
Pesta le bacche di ginepro, i chiodi di garofano e il
kummel, scalda l’olio e rosola brevemente le spezie con il brodo granulare e l'alloro.
Aggiungi il cavolo, copri con circa 1 lt d’acqua e fai stufare coperto, a fuoco
basso, per 40 minuti.
Nel frattempo cuoci la pasta secondo le istruzioni sulla
confezione, scolala al dente e passala sotto l’acqua corrente per fermare la
cottura.
Quando il cavolo sarà appassito, ma ancora un po’ croccante,
cospargilo con la farina e mescola velocemente, unisci il vino e porta a
ebollizione. Lascia addensare per qualche minuto sul fuoco dolce, poi spegni il
gas e aggiungi le fettine di formaggio, una alla volta, mescolando bene per
farle fondere, prima di unire la successiva.
Condisci i garganelli con il cavolo, sistemali in una
pirofila e cospargi la superficie con il provolone grattugiato.
1 commento:
E 'stato più volte già visito il vostro blog e lo dico BRAVO, che è grande! :) Continuate così !!!
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