Come raccontavo qualche
giorno fa, sto provando ad intraprendere la carriera di piccola
coltivatrice diretta. Non per tutto è possibile, dispongo dello spazio strettamente necessario per un orto di guerra, per il resto cerco di rivolgermi alla natura e agli shop bio.
L’idea è quella di emanciparmi il più possibile dalle
logiche di mercato e, soprattutto, da certi meccanismi poco chiari nei processi
produttivi. Troppo spesso si leggono notizie sconcertanti sulle sostanze
impiegate non solo come pesticidi, ma anche per incrementare la resa, per
venire incontro ad esigenze sproporzionate, in termini di quantità e spesso
anche di estetica. La cosa che mi rattrista di più, peraltro, sono le tante
segnalazioni che riguardano le condizioni dei lavoratori e che, purtroppo, non
arrivano più esclusivamente dai paesi considerati “in via di sviluppo” ma anche
dall’Italia. Quando leggo queste cose mi arrabbio, forse perché io per prima mi
sento incastrata e vittima di questo ingranaggio diabolico e spero vorrete
perdonarmi se veicolo il mio pensiero tramite le pagine del blog, ma è l’unico
strumento di cui dispongo.
Per questo, quando Pieranna di Natuverabio mi ha contattata
chiedendomi di parlare del suo progetto, ho accettato con entusiasmo di
condividere con voi la sua lodevole iniziativa. Natuverabio è uno shop reale, ma
anche on line, che propone un assortimento vastissimo di prodotti bio, che
spazia dall'alimentare, fresco e confezionato, alla cosmesi, il tutto
completato da una graziosa linea di accessori per la casa, sempre ispirati ad
una filosofia di ecosostenibilità. Natuverabio
sottopone i suoi prodotti ad un doppio controllo qualità, facendo seguire a
quello previsto per legge, ulteriori verifiche a campione, i cui risultati sono
resi pubblici tramite i canali social dell'azienda.
Come ho accennato, oltre ai brand
più conosciuti di prodotti “organic”, sono disponibili frutta e verdura di
ottima qualità, dall’aspetto sano, al punto che in quasi tutte le ricette che
andrò a proporti nei prossimi post, le ho impiegate pressoché crude e in
purezza, recuperando, ove possibile, anche tutti gli scarti, un’abitudine che
ultimamente ho radicalizzato e che mi ha permesso di scoprire le possibilità
pressoché infinite di ciò che normalmente gettiamo e risparmiare moltissimo.
Se siete curiosi di sapere che
fine hanno fatto le barbabietole rosse più dolci, con i loro gambi croccanti e
le loro foglie freschissime, i limoni più succosi, i kiwi più polposi, i
broccoletti più croccanti e le mandorle più profumate, continua a seguirmi, ma
se vuoi assaggiarli devi proprio farti un giro qui.
7 commenti:
Io sono talmente integralista che oramai non faccio più alcuno scarto di frutta e verdura. Però per fare questo devi ovviamente fidarti della persona da cui compri i prodotti. Anche sul bio si sentono sempre storie controverse, gente che dice che le aziende certificatrici si facciano pagare per fare la certificazione etc etc. Sapere che questa azienda fa un doppio controllo fa stare molto più tranquilli
Mi interessa parecchio l'argomento e sugli scarti io li butto solo perchè non so come usarli quindi attendo tutte le tue ricette e i trucchi che saprai darmi! Buon lunedì!
Ho avuto modo anche io di assaggiare questi prodotti super, e devo dire che li ho trovati assolutamente squisiti!
Adesso aspetto con curiosità... ;)
Progetti di questo tipo sono encomiabili, dovrebbe esserci un vero sostegno e una sempre maggiore consapevolezza della spesa che si fa. Anche se non è così semplice, immediato e scontato, per mille motivi. Sono onesta: il più delle volte quello che mi fa dire *no* è il portafoglio, diciamo che non sono così libera da poter scegliere costantemente quello che vorrei acquistare. Una conoscente ha aperto in zona un negozietto con una filosofia tutta sua, abbattere i costi vendendo i prodotti sfusi {cereali, farine, pasta, riso, spezie} naturalmente di certificata origine e bio. Splendida attività, certo, ma con alcuni prezzi davvero proibitivi, almeno per me :\
E' molto bello potersi sganciare dal mercato dandosi all'autoproduzione, in bocca al lupo, ti auguro di trarne benefici e soddisfazioni {trovo che coltivare sia terapeutico!}.
A presto,
wenny
Si tocca un nervo c'è infatti anche io che sia una mancanza di fiducia in me.
Gli shop bio cominciano a crescere e noi ne abbiamo uno proprio sotto casa...i prezzi sono alti ma tanti prodotti hanno davvero un sapore diverso a cominciare dalle tisane. Il problema è che per la stragrande maggioranza si compra a si mangia avendo poco tempo e la qualità si va a far benedire...speriamo col tempo si faccia chiarezza di che danni tutto ciò porti sulla condizione di salute generale....che per ora vedo tristemente peggiorare...
Congratulazioni per il tuo sito meraviglioso! Congratulazioni e buona fortuna!
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