Nello scrivere questo post, confesso di essere un po’
emozionata: tra meno di 24 ore la mia fida ‘500 starà serpeggiando sulla
Variante Apecchiese, per addentrarsi nel cuore dell’Appennino Marchigiano. Per
i dettagli ti invito a continuare a seguirmi, perché la prossima settimana ti
inonderò di reportage fotografici e non.
Per il momento mi limito a qualche riflessione su quello che
sto provando in questo istante: malgrado siano passati poco più di tre mesi dal
mio ritorno dalle ferie, mi sento addosso una fastidiosa sensazione di
staticità. Forse perché quello in Croazia non è stato esattamente un viaggio,
ma un soggiorno, una permanenza, rilassante, direi riposante, ma poco
stimolante da un punto di vista intellettuale. Senza contare che c’ero già
stata.
Per quanto sia allergica a qualsiasi attività fisica,
mentalmente ho bisogno di input continui, di dedicarmi ad attività che mi
arricchiscano culturalmente, che mi facciano scoprire qualcosa di nuovo, fosse
anche una ricetta, un’usanza, un paesaggio. L’ampliamento delle mie conoscenze
va di pari passo con quello del mio snobismo intellettuale, che in parte è una
forma di difesa, il mio unico baluardo che mi permette di sentirmi superiore
quantomeno in un ambito, nelle situazioni in cui mi sento “bullizzata” (sì,
quando il mio interlocutore non li coniuga correttamente correggo i verbi a
voce alta).
Sintetizzando, amo dedicare i miei momenti liberi a
quello che i latini definivano otium litteratum e questo mi
porta a sentirmi felicissima, incuriosita e, finalmente, viva per l’imminente
weekend in un posto sconosciuto: sarebbe bello poter viaggiare, anche in scala
ridotta, più spesso, perché, per quanto si possa spaziare con la mente, farlo
fisicamente, trovarsi in ambienti nuovi, vedere luoghi diversi, panorami
totalmente estranei a quelli a cui siamo abituati, è profondamente salutare.
E quando penso a una vista mozzafiato non posso fare a meno
di pensare all’Irlanda, un paese dove si collocano alcuni dei miei ricordi di
viaggio più belli e anche golosi.
Quella che segue è la ricetta irlandese tradizionale per la
torta di mele, a cui ho apportato qualche lievissima modifica nell’uso delle
spezie (nella versione originale si usano zenzero e noce moscata) e del limone
al posto del latte. Il risultato è un dolce profumatissimo, umido all’interno e
deliziosamente croccante di caramello in superficie.
Ingredienti:
- 3 mele
- 350 g di farina 00
- una bustina di lievito per dolci
- 150 g di zucchero aromatizzato alla vaniglia (Novaroma – Novarese Zucccheri)
- un pizzico di sale
- un cucchiaino colmo di zenzero macinato (Cannamela)
- 100 g di margarina (non utilizzare il burro, che, a contatto con il limone, potrebbe cagliare)
- 3 uova
- 80 ml di succo di limone (Polenghi Group)
- 2 cucchiai di zucchero aromatizzato alla vaniglia (Novaroma – Novarese Zucccheri) per spolverizzare
Procedimento:
Elimina il torsolo delle mele e tagliale a cubotti piuttosto
grossolani.
Setaccia gli ingredienti in polvere, unisci il burro fino a
formare delle briciole, come per un crumble, e incorporale alle mele, finché
non ne saranno rivestite.
Sbatti le uova con il limone e versa il composto su quello a
base di mele, continuando a mescolare, finché non otterrai un impasto grumoso e
piuttosto denso.
Rovescialo in una tortiera di almeno 26 cm di diametro (se
ne possiedi una più grande, usa quella) sporcata d’olio sul fondo e sui
laterali e inforna a 180° per circa 45’ (ma, trascorsi i primi 20’, verifica
spesso lo stato della cottura con uno stuzzicadenti). Spolvera la superficie
della torta con lo zucchero rimasto e ripassa la torta sotto il grill,
impostato alla massima temperatura, finché non sarà caramellato.
8 commenti:
Che profumo che emana questa torta basta solo leggere gli ingredienti che la compongono... te ne avanza una fetta che io la gusto volentieri per merenda! Aspetto con ansia di sapere dove vai di bello.... A presto LA
curiosa di scoprire quale sarà la tua meta e altrettanto curiosa di provare questa torta di mele zenzerosa che profuma di buono. un bacione
Mai dire no ad un viaggio e ad una torta di mele....
Alle torte di mele mai dire di no!!
Allora prima di tutto buone vacanze. Il mio lavoro non è che sia sto granché ma devo dire che ha un grande vantaggio, ed è che mi permette di viaggiare molto. Ogni tanto quando sono in giro mi viene addirittura da pensare che non mi dispiacerebbe potermene stare un po' a casa in tranquillità ma poi poco dopo mi ritorna voglia di andare altrove.
Io adoro le torte di mele e questa mi ha davvero conquistato. Soffice e rustica come piace a me. E cosa deve essere quella crosticina sopra...
allora aspetto foto eh?!
Intanto mi godo una fetta di questa delizia....
Bacione
Tres interessant!!! Je l'ai mis dans mon bookmark!
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Ecco una buona idea dell'articolo futuro, infatti, leggiamo un po 'di tutto e talvolta il suo contrario sull'argomento!
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