16 set 2008

Panbrioche al limone e vaniglia



Spesso si sente dire che la colazione è o dovrebbe essere il pasto più importante della giornata... e altrettanto spesso sento dire, più o meno da tutti i miei conoscenti, che sì, in effetti, loro dedicano una particolare attenzione a questo momento, quindi ogni mattina passano seduti a tavola almeno 30 minuti, chiacchierando col partner o giocando con i figli, e mangiando l'equivalente di un pranzo, per ricchezza e varietà.


Può darsi che sia io a vivere in un mondo parallelo, ma questo quadretto eglogico da Mulino Bianco mi sembra una grossa ipocrisia: sei io passassi tutto questo tempo a fare colazione, uscirei in pigiama e lascerei la casa in disordine. E non è questione di alzarsi all'ultimo minuto, mi alzo almeno un'ora e mezzo prima di uscire di casa, ma le cose da fare sono sempre tante e la nausea mattutina anche (no, non sono in dolce attesa, ho la nausea mattutina da quando avevo 8 anni).


Però, dopo le vacanze e le interminabili colazioni a base di toast, uova, pancetta, croissant e marmellata, nella veranda con vista savana





o sul terrrazzzo vista mare,




mi sono riproposta di curare un minimo di più la colazione, se non in termini di tempo, almeno in fatto di menu. Eccomi quindi alle prese con crèpes da preparare in quantità industriale e surgelare, marmellate, muesli arricchiti sul momento con frutta secca e frutti di bosco e questo meraviglioso pan brioche, che mi ha dato un'enorme soddisfazione.

Avrei voluto fare questa , ma venerdì, rientrata a casa, mi sono accorta con sommo orrore di aver lasciato in ufficio la ricetta.
Mi sono dovuta quindi arrangiare con un paio di ricette che avevo in casa, che però non prevedevano il lievitino, mixandole in maniera da ridurre il contenuto di grassi.

Il risultato è stato un pan brioche profumatissimo, soprattutto grazie alla stecca di vaniglia zanzibarina, che, rispetto alla vanillina, è tutta un'altra storia, e morbidissimo, che da 3 giorni mi dà il buongiorno (e la buonanotte).


Ingredienti:
  • 200 gr di farina 0
  • 160 gr di manitoba
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 160 ml di latte
  • 1 cucchiaio di olio di semi
  • 2 uova
  • aroma o scorza grattugiata di limone
  • i semini di mezza stecca di vaniglia zanzibarina (tassativo che sia zanzibarina ;-) )
  • 1 bustina di lievito di birra secco

Procedimento:

L'impasto l'ho fatto con la macchina del pane, quindi non saprei come gestire la cosa manualmente... regolatevi secondo abitudine...

Al termine della lievitazione, ho dato al panetto le doppie pieghe del secondo tipo e l'ho lasciato riposare una ventina di minuti. A quel punto l'ho diviso in due filoni, che ho intrecciato secondo il video inserito da Paoletta, nel post precedentemente citato, e l'ho lasciato lievitare un'altra ora... Beh, dopo un'ora era diventato spaventosamente grande e temevo che fosse lievitato troppo!!! L'ho spennellato velocemente con il latte e infornato (insieme a una ciotolina d'acqua, che inserisco sempre per evitare che i lievitati biscottino) a 190° per venti minuti, nel corso dei quali si è gonfiato ulteriormente, tanto che mi immaginavo prendesse vita e uscisse dal forno da solo, come l'omin di panpepato da cui prende il nome il mio blog.

Come sempre, mi preoccupo troppo: dopo venti minuti era perfettamente brunito all'esterno, cotto e sofficissimo all'interno e una sinfonia celestiale se spalmato ancora caldo di burro di malga e marmellata di mirtilli del Colombini, che non è una marca, ma il rifugio del comprensorio del Frignano vicino al quale vado a raccoglierli.














19 commenti:

Royal cake ha detto...

MAMAM CHE VOLGIA MI HAI FATTO VENIRE e io che acolazione solo un piao di biscotti e un caffè in piedi mentre mi infilo le scarpe.......

Amaradolcezza ha detto...

e io come faccio senza la stecca zanzibarina? credo che dovrò dare una botta in testa al mio amore e portarlo lì...oppure lo dovrò convincere ad andare con una fetta del tuo!! me ne cedi una fettina per una buona causa?
sicuramente si convincerebbe a superare la paura dell'aereo e mi porterebbe lì...
squisito...
bravissima ondina...
giulia

Serena ha detto...

Glasssssie di essere passate, cucciole!!!

GràGrà ha detto...

polpettinaaaaaaaaaaaaaaaaa ma questa panbrioche e supermegagalatticaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
belle foto ondina ;)bella luce soprattutto nella prima ;)

Morettina ha detto...

Io amo la colazione, è il momento più bello giornata, amo stare a sorserggiare la mia tazzona di caffèlatte.... e con questo pan briosche raggiungerei l apoteosi della goduria ^___^

Serena ha detto...

Grazia, Mauretta, vi vorrei tutte e due a colazione con me!!!

Lo ha detto...

le doppie pieghe del secondo tipo....sembra il titolo di un film di fantascienza...ora io mi azzarderei a riprodurla...ma non ho la vaniglia zanzibarina...che faccio....mento alla brioche?
p.s la nostra colazione dura 10 minuti...ma sabato e domenica ci crogioliamo! ;)

Serena ha detto...

Sì, sì, menti pure: le brioches sono credulone!!!
Le doppie pieghe del secondo tipo sono una cosa della quale prima del blog di Paoletta ignoravo l'esistenza e che ora mi sono diventate indispensabili per qualsiasi lievitato!!!!

Micaela ha detto...

che buono... sembra soffice soffice e leggero leggero!!!!

Serena ha detto...

Sì, è morbidissimo anche dopo 3 giorni, anzi, stasera 4!!!

Giuggizzu ha detto...

Ciao onde, complimenti!! io nn passo 30minuti a colazione, ma come vorrei pasare delle ore a pucciare nel latte i biscotti...

Baci

Günther ha detto...

bellissimo questo panbrioche, la prima colazione è importante la mattina con questo pan brioche mette di buon umore per tutto il giorno

Serena ha detto...

Ciao Fiorella, ciao Gunther, grazie di essere passati... Avete ragione, la prima colazione è importantissima e un dolce risveglio mi mette sempre di ottimo umore... è l'arrivo in ufficio subito dopo che mi deprime :-(

giulia ha detto...

ma che bel paneeeee e poi quelle foto (quella con la giraffa è troppo forte!!)chissà che nostalgia...compliemnti anche per il taboulè e il resto !!!

Anonimo ha detto...

Ciao!
Proprio bellino questo blog.. felice di averti scoperta!!!
Buona giornata...

Sere - cucinailoveyou.com

Serena ha detto...

Ciao Giulia, ciao Sere (siamo omonime, almeno credo), che carine a venire a trovarmi!!!
Per Giulia: sì, la nostalgia è lancinante, soprattutto adesso che è tornato il freddo e la luce dell'Africa sembra tanto tanto lontana...

andrea matranga ha detto...

non se è meglio la colazione o la vista , ma sicuramente l'inseme è l'accoppiata vincente.
Baci

Serena ha detto...

Ciao Andrea!!!! Avendo sperimentato sia vista che colazione, ti assicuro che per avere davanti ogni mattina un panorama così mi adatterei anche a mangiare gallette di riso ogni mattina!

Monique ha detto...

Ciao Ondina!!Sono arrivata qui da un altro blog che ora non ricordo..complimenti!!In pochi mesi è già ricchissimo!Qs panbrioche è spettacolare anche se concordo con te...mezz'ora al mattino è un tempo infinito con tutto quel che in casa c'è da fare...
PS. di dove sei? Ho letto Firenze o dintorni...