2 set 2008

Pane piccante


Con questa ricetta, è arrivato il momento di parlarvi della macchina del pane. La macchina del pane è un marchingegno a dir poco indispensabile per chiunque ami la magia nascosta dentro ogni prodotto lievitato, ma che non possiede il dono di far alzare gli impasti lavorandoli a mano.
Ai tempi delle nostre nonne, le donne nel periodo del ciclo non dovevano avvicinarsi alla pagnotta messa a lievitare. Questa credenza si spiega con il collegamento tra la (presunta) sterilità della donna durante le mestruazioni e quindi la sua incapacità di generare e la necessità, invece, dei lievitati di crescere.
Fatto sta che se io metto mano a un impasto che si suppone debba lievitare, si può star sicuri che rimarrà basso e gommoso in qualsiasi periodo del mese. Ma fare il pane, le brioches, le schiacciate è una sfida, peraltro golosissima, a cui non volevo rinunciare. Adoro il pane caldo appena sfornato, soprattutto ne adoro il profumo (in effetti i miei gusti alimentari sono quasi sempre dettati dal profumo o dalla consistenza dei cibi, più che dal loro sapore), mi piace osservarne l'alveolatura e scegliere i formaggi e i salumi con cui accompagnarlo. Nei miei sogni gastronomici rientrano sempre le opulente panetterie dell'Alto Adige, con le loro file di pani e panini coperti di semi di papavero, di kummel o nei quali occhieggiano ammiccanti le noci o i fichi.
Quindi mi sono procurata una valida aiutante, che utilizzo prevalentemente per gli impasti, che poi, una volta lievitati alla temperatura ideale, all'interno della macchina, passo in forno, ma talvolta anche per cuocere.
E'il caso appunto di questo pane, che ho tratto dal ricettario gielleffe, e modificato secondo quanto avevo in casa.

Questa è la ricetta originale, tra parentesi in grassetto le mie modifiche
Ingredienti
1+1/4 tazze d'acqua
1/4 di tazza di peperoncino dolce tritato (1 + 1/2 peperoncino piccante sminuzzato)
2 cucchiai di tabasco (omesso)
2 tazze di farina 0
1 tazza di semola di grano duro (1/2 tazza di semola + 1/2 tazza di farina di farro)
1/3 di farina d'avena (1/3 di tazza di farina di farro)
1/4 di cucchiaino di pepe di Cayenna (1 cucchiaino)
1/2 cucchiaino di pepe nero
1/2 cucchiaio di prezzemolo secco (timo)
1/2 cucchiaio di aglio in polvere (omesso)
2 cucchiaini di sale
1 bustina di lievito

Programma base, crosta media (scura)
Ne è uscito un pane grezzo, molto saporito, ma non eccessivamente piccante, perfetto per la fettunta o per accompagnare formaggi dolci o semidolci, spalmabili o morbidi.


11 commenti:

Morettina ha detto...

Ciao tesoraaaaaa ^___^
Buonissimo questo pane!!!!
Un bacione

Serena ha detto...

Passerotta!!! Ti abbraccio forte!

Micaela ha detto...

che buono che dev'essere!!! sei bravissima!

Micaela ha detto...

che buono che dev'essere!!! sei bravissima!

Serena ha detto...

Grazie Miky, sei gentilissima!!! Un bacio ai cricetini!

Anonimo ha detto...

ciao onde ma che bel blog che hai nn lo conoscevo!!bravissima baci imma

Serena ha detto...

Ciao Imma, mi fa piacere che sei passata! Anche il tuo blog di dolci è bellissimo, ho dato prima un'occhiata alla tua torta di fichi e mi ha fatto venire un'acquolina pazzesca!!!

Precisina ha detto...

Che fame... già solo a leggere l'antefatto!

Lo ha detto...

alloraaaaaaaaaaaaaaa chiamami fissata ma io durante al ciclo non riesco a fare niente....mi vengono le ostie al posto del pane....sarà! ;)

Serena ha detto...

Preci, fame me la fa venire il tuo pane con i mille semini!!!
Io, pensa che a me non lievita niente MAI!!!!

Dolci a gogo ha detto...

ciao onde sembra di sentire il profumino di questo pane:-9un bacio imma
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