Ogni volta che organizzo una cena, la voce "pane" mi manda regolarmente il cervello in pappa: premesso che non ne sono una grande consumatrice e che, a mio parere, in un pasto di 5 portate, non ci sarebbe alcun bisogno di accompagnamento, la fama di panificatrice artigianale, che mi precede in virtù della presenza ingombrante della mia fida Bifinett, in mostra sul piano della cucina, mi impedisce di risolvere il problema acquistando una bozzettina da 500 gr dal fornaio.
Ok, lo ammetto, ad impedirmelo è anche il mio lato esteta certosino, alla perenne ricerca del complemento perfetto, in base al resto del menu: panini alle erbe per una cena fredda, focaccia naan per l'etnico, filoncino integrale per i piatti robusti della tradizione tirolese, toscano senza sale per quelli saporiti della nostra, treccine all'olio per quelli raffinati... e per una cena di pesce sui toni del rosa?
Di accendere la fida Bifinett di cui sopra non avevo proprio voglia, meno che mai di metterla in funzione solo per l'impasto, da modellare, poi, a piacimento e far lievitare di nuovo, infornare, controllare, sclerare etc.
Mi ha soccorso, anche stavolta, l'altrettanto fida Ilona Chovancova, che nel suo manuale della salvezza in extremis dai legumi in scatola, ha pensato bene di includere una sezione opportunamente denominata "Cakes come pane": in questo capitolo si trovano delle interessantissime ricette di cake rustici, più grezzi e meno ricchi dei cakes salati classici, senza emmenthal nell'impasto, ma con largo impiego di farine integrali, arricchite con ingredienti caratterizzanti.
Ne risultano dei cakes (o bocconotti, se si ha l'assai più pratica idea di usare graziosi stampi individuali, che cuociono molto prima), dal sapore molto simile a quello del pane, perfetti per essere spalmati di burro, formaggio cremoso, marmellata (per quest'ultima, da evitare i cakes con cipolle, pancetta e chorizo, ça va sans dire).
Questi, in particolare, grazie alla presenza della farina di mais e dei semi di papavero hanno una consistenza croccante, friabile e un sapore deciso, anche se, ovviamente, la cosa che conquista è il contrasto di colori tra il giallo carico della farina e il nero delle spezie.
Ingredienti:
- 200 gr di farina di mais fine (Fioretto)
- 100 gr di farina 00
- 3 cucchiai di semi di papavero
- 3 uova
- 250 ml di latte
- 70 gr di olio di semi di girasole
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- sale
- pepe
Procedimento:
Come sempre, si mescolano separatamente gli ingredienti in polvere e quelli liquidi, poi si uniscono con qualche colpo di mestolo sommario e si inforna a 180°: se si usa uno stampo da cake classico, per la cottura occorreranno circa 50 minuti, nel caso di stampi individuali una decina.
20 commenti:
splendidi! mi piacciono sempre le tue introduzioni, le trovo molto gourmand :D amo il tuo gusto e condivido con te il piacere per l'accostamento raffinato! sono sicuramente da tenere a mente questi mini-cakes....anche se vorrei tanto trovare gli stampini! tu dove li hai presi?
buona giornata onde!!
Ari, grazie per i complimenti, mi fa piacere scrivere frasi "appetitose"! Senti, io gli stampini da minicake li ho presi da Stefan, è una catena di casalinghi/abbigliamento (non molto raffinata, per la verità) che qui in Toscana furoreggia, da voi c'è?
ma perchè a tutti riesce a non a noi! anche noi lo abbiamo provato...ma non lievita così bene!! sai dirci perchè, o darci un trucchetto?? il tuo è proprio perfetto!!!!
bacioni
Manu, Silvia, non saprei, per questo ho usato il lievito in polvere istantaneo, lo stesso che si usa per dolci e torte salate, non è un lievitato naturale... Per questi ultimi la storia è molto più lunga e nemmeno a me riescono perfetti...
Che bello questo cake, é davvero originalissimo e il contrasto dei colori é bellissimo da vedere. Fai sempre delle ricette sane e golose. Bravissima!!
Bacioni!
hai ragione, per fare il pane ci vuole un procedimento lungo... questa è una bella alternativa che personalmente non ho mai provato!!! mi incuriosisce molto perchè mi piacciono le preparazioni "croccanti"! lo proverò quanto prima!
baci
Che carino quest'omino mi piace proprio un sacco, ora la prima volta che capito nella terra - ferma vado a cercare Stefan per vedere se trovo gli stampini.
Brava davvero!!
Bacio
Ma che spettacolo! Fantastici. La prima foto sembra un omino :)
Grazie a tutte... ma... Sara, Cama, non è affatto un omino, sono dei ministampidaplumcake!!! Ve lo dico perché non vorrei che cercaste dappertutto degli stampi da cake a forma di omino, che, presumo, almeno da queste parti, non esistono!!! Ma se riuscite a trovarli fatemi sapere!!!
Ma che meraviglia!! Solo il colore mi manda in estasi, figuriamoci l'odore!!
Complimentissimi :)
Ho un'eccedenza di semi di papavero ed il tuo cake mi pare proprio adatto per usarli! Grazie, è davvero invitante!!
il mais nel pane non mi è piaciuto troppo dolce per essere pane...ma un cake può essere un compromesso...ci metterei del rosmarino per togliere quello stucchevole...
che carino questo cake!!
ciao vale
buono questooo!!!
p.s.sai che leggendoti ero sicura che avessi fatto qualcosa in campo "umanistico"? Sarà perchè sei un po'un'artista...beh, alla prossima ricetta!
Ally
Questo cakes oltre ad essere bello è anche originale. ciao
Fortissime queste cakes, ho anch'io gli stampi da mini plumcakes, mi piacciono moltoi semi di papavero,...quindi...sono da provare!
Buonissima giornata!
Questi mi piacciono veramente tantissimo, ne immagino già il sapore e il profumo! Elga
@ Lo: sì, è vero, un pochino potrebbe stuccare, ma non perché è dolce... Comunque, con un ripieno saporito questi sono perfetti
@ Danea, Barbara, Cindy, Elga, Sorby, Vale: grazie
@ Ally: vena artistica? Lo prendo come un grande complimento!!!
@ Melina: buona preparazione allora, avere ospiti è sempre piacevole, ma a me mette un filo di ansia
bello, m'intriga molto il tuo cake alla farina gialla.non viene troppo compatto?
Mamma che buono de essere questo pane...con i semini fantastico effetto cromatico, sai che ho un'idea???? a presto
baci
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