L'Omin di Panpepato

Cosa succede se una calabro-toscana dai tratti, non si sa come, un po' indios e malata di un'insana passione per l'Oriente, l'Africa e la Francia si mette ai fornelli nel tentativo di racchiudere in un'unico piatto tutte le stagioni del suo cuore?

Una cena fusion, of course!!!







In questi piatto infatti si incontrano la cecina, che è tipica della Versilia, una'area modaiola con la quale non sento grandi affinità, ma anche della Liguria, che è la terra da cui proveniva il mio trisavolo, sceso poi in Calabria con i Mille (chissà perché, tutti i meridionali raccontano di discendere da famiglie genovesi emigrate al seguito di Garibaldi... il Sud prima della spedizione era disabitato?); le erbe di provenza, racchiuse in un magico sacchettino che fa parte dei regali arrivati dalla Francia con furore, di cui parlavo qui; il curry di verdure alla zanzibarina, ispirato da questa amica, che lo ha definito indiano, ma io l'ho mangiato uguale uguale a Paje; e il peperoncino di Soverato; se non dovesse bastare, la cecina l'ho fatta un po' più alta del dovuto, come pare si usi in Argentina.





Per il curry di verdura:



Ingredienti:

• 4 patate
• 4 carote
• olio evo
• una spruzzata di aceto
• 1 cucchiaio di masala
• 1 cucchiaino e 1/2 di curcuma
• 1 grattugiata di noce moscata
• 1 peperoncino
• 1 tazza scarsa d'acqua
• sale

Procedimento:

Pelare le patate e pulire le carote, tagliarle non troppo grosse e farle rosolare nell'olio, sul fondo della pentola a pressione. Versare l'aceto e farlo evaporare. Aggiungere le spezie, salare e rimestare. Coprire con l'acqua, chiudere il coperchio e far cuocere circa un quarto d'ora dal fischio.

Per la cecina:

Ingredienti:

• 250 gr di farina di ceci
• 750 ml di acqua
• un cucchiaio di erbe di Provenza
• sale
• olio
• pepe
  

Procedimento:

Setacciare bene la farina di ceci, coprirla con l'acqua e mescolare fino a disfare completamente i grumi. Aggiungere le erbe di Provenza, salare e lasciar riposare almeno tre ore (io l'ho preparata al mattino, prima di andare a lavoro, per la sera).

Ungere abbondantemente una teglia (20 x 30, se si vuole lasciare la cecìna piuttosto alta, 30 x 45 se la si vuole bassa, secondo la tradizione lunigiana), versarvi il composto e mescolare ancora, per far assorbire l'olio.

Cuocere per circa 25 minuti a 200°, dividerla in tranci e macinare sopra un po' di pepe nero.

Che dire, l'insieme non era male, il mozzo di bordo, anzi di brodo, ha gradito moltissimo, io un po' meno, ma solo perché non sono in gran forma.

Dato che a pranzo mi pertoccano gli avanzi (quindi la fusion dinner for two diventa un fusion lunch for single), vi saprò dire se, senza mal di stomaco, la fusion cooking mi si addice.