3 apr 2009

Zuppa piccantissima di calamari

Quando mi addentro a fondo negli spazi di alcuni foodbloggers, senza limitarmi a leggere l'aggiornamento più recente, ma scavando, con una curiosità condannabilmente voyeuristica, nello storico e ricostruendone, poco a poco, la quotidianità e forse anche un po' la personalità, ne rimango affascinata: non posso fare a meno di fantasticare sulla loro vita, sulle loro occupazioni giornaliere, sull'arredamento delle loro case.
E invariabilmente immagino ragazze eteree, forse con qualche chilo in più, ma portato con un'eleganza non curante che il mio fisico spigoloso non avrà mai, che vivono in case luminose, di gusto un po' rétro, piene di oggetti graziosi di porcellana fine e di pizzi impalpabili, ovviamente circondate da un giardino all'inglese, traboccante di siepi fiorite, a cui attingere per le decorazioni dei piatti, alberi da frutto, da cui raccogliere l'occorrente per torte e marmellate, e una rimessa fresca e umida, adibita a locale per la caseificazione.
Nella mia testa (e nei loro racconti), queste signorine fanno la spesa ogni giorno, al mercato locale, scegliendo la verdura e la frutta più fresche, si fanno consigliare i tagli di carne più teneri e il coquillage appena pescato dai loro fornitori di fiducia e comprano dai contadini uova deposte da galline rigorosamente allevate a terra e, preferibilmente, conosciute personalmente (proprio le galline, non i contadini).
Si lasciano ispirare da quello che i banchi colorati offrono di più bello e riflettono con cura su come impiegare i prodotti acquistati.
Sono accompagnate da uomini food victim quanto loro, che apprezzano il valore della punta di cacao aggiunta a un piatto di selvaggina e la spolverata di aneto sulla crema di zucchine, e invitano a cena amici altrettanto gourmands, che riconoscono la differenza tra la pasta di Gragnano e quella industriale.
Dedicano una buona parte dei loro viaggi e delle loro uscite a tappe d'interesse gastronomico, coadiuvate in questo dai suddetti compagni buongustai, che non considerano una perdita di tempo dribblare il museo civico in favore del mercato coperto.
E, naturalmente, le loro vite sono del tutto epurate da cose noiose, come spolverare, fare le lavatrici o timbrare il cartellino, le loro case si puliscono da sole, i loro abiti sono sempre di un bianco leggiadro, si guadagnano da vivere con occupazioni estete e contemplative, preferibilmente che abbiano a che fare con la cucina, e possono dedicarsi solo a cose piacevoli.

Io no.

Io faccio una spola frenetica tra il LIDL e la sezione offerte dell'Esselunga, disperandomi se non trovo uno degli ingredienti necessari per realizzare il menu settimanale, compilato a tavolino, con intransigenza teutonica, talmente teutonica che l'irreperibilità di uno dei componenti mi sbalestra, in quanto non erano contemplate variazioni sul tema e non so con cosa sostituire il piatto che non potrò realizzare.
La mia spesa è quidicinale e prevede l'ingolfamento del frigorifero, del freezer e della dispensa e il loro successivo svuotamento fino a livelli da embargo anticastrista.
La trasporto in brutte borse di stoffa ecologiche, scomodissime da sollevare, e percorro il tragitto dalla macchina all'appartamento (perché io vivo in un appartamento, non in una casa con i merletti e le siepi di pitosforo) lanciando sguardi minacciosi ai vicini che non mi tengono il cancello aperto, sacramentando sottovoce contro chi, invece di un normale ascensore con le porte scorrevoli, ne ha voluto uno con le doppie ante. Appena a casa il rosario di insulti si direziona nei confronti di Topy79 che non ha sparecchiato i piatti della colazione e gli acquisti vengono scaraventati in frigo alla rinfusa. Questa operazione è accompagnata da un inasprimento delle imprecazioni, perché regolarmente mi accorgo di aver dimenticato qualcosa o di aver sbagliato la marca della pasta sfoglia.
Fiato sprecato, dato che il mio compagno non è un civettone, non distingue la passata di pomodoro dai pelati (nemmeno quando sono ancora nel barattolo) e potrei cucinare stelline alla margarina senza urtare in alcun modo la sua sensibilità artistica.
I miei viaggi avvengono alla volta di paesi dove si mangia malissimo e gli alcolici sono proibiti per ragioni religiose, per il resto dell'anno timbro il cartellino e la mia casa necessita di una manutenzione igienica settimanale che mi occupa un sacco di tempo, il che mi impedisce di votarmi esclusivamente alle raffinatezze.
Credo che per occuparsi di gastronomia servano i requisiti di cui al punto a) e proprio per questo non sarò mai un'elegante confisière, un'autrice di libri di cucina creativa e nemmeno una buona foodblogger.

E non mi spiego, quindi, come dalla catasta di scatole a marchio LIDL, dalle montagne di panni da smacchiare e dalla pila di dépliants sul Turkmenistan in economia, talvolta, si levino dei soffi di poesia come questo...


Ingredienti:
  • 400 gr di calamari
  • 450 gr di pelati
  • 1 cipolla
  • 1 peperoncino piccante o due di media piccantezza
  • 1 lt di brodo di pesce
  • il succo di un limone
  • sale
  • pepe
  • olio

Procedimento:

Pulite i calamari e affettattene i corpi e i tentacoli. Sciacquateli bene per eliminare la sabbia e metteteli a marinare nel succo di limone per una mezz'ora. Scolateli sommariamente dalla marinata e fateli saltare con un filo d'olio per un paio di minuti. Mettete da parte

Affettate finemente la cipolla, sminuzzate il peperoncino e lasciateli appassire nella stessa pentola dove avete fatto cuocere i calamari. Quando la cipolla si sarà ammorbidita, versate il brodo, i pelati tagliati a fettine con la loro salsa e fate sobbollire 10 minuti a fiamma bassa, a pentola coperta. Frullate la zuppa e rimettetela nella pentola, aggiungete sale e pepe q.b. e i calamari e riportate a ebollizione.

Quando fate le porzioni, badate di versare per prima cosa il brodo e aggiungere successivamente i calamari, questo unicamente per un discorso scenico, che, dopo essermi tanto autocommiserata per la mia mancanza di allure culinaria, mi sembrava doveroso affrontare per risollevare la mia immagine virtuale.







38 commenti:

Maya ha detto...

Eheheh anche io mi riconosco di più nel profilo :foodblogger di tipo B... oddio detto così sembra una malattia...Va be'Onde...mi copio anche questa zuppa.... si si per me sei la ragazza dei biscotti e e della zuppe... non sò quante ne ho copiate nel pc!!!Buon fine settimana

Dolci a gogo ha detto...

tu hai un dote ondina particolare e rara:l'ironia!!!io ti adoro per questo!!!!!!mi fai morire e mi rispecchio perfettamente con te!!con 2 bimbi e un marito bradipo ho i tuoi stessi problemi,sempre di corsa sempre sotto stress...la mia sola oasi(quando mi è permesso da miei 3 uomini)è stare qui e leggere i vostri blog...un bacione imma

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Ahahah quindi tu ci immagini tutte così?? Magari avessi la casa autopulente e tutte quelle meraviglie che hai elencato, credo di avvicinarmi più al tipo b, quello comune. Mi hai fatto tornare il buonumore con le tue parole e di questo ti ringrazio :) (poi però mi dici come mi immagini, sono troppo curiosa...).
Con questa zuppetta riusciresti a far mangiare il pesce anche a me e con questa ho detto tutto!
Buon fine settimana

Kittys Kitchen ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Kittys Kitchen ha detto...

Davvero la tua ironia è spassossima. Anche a me piace molto fantasticare sulla personalità delle persone che sono dietro ai piatti fotografati nei blog! Ma perchè pensare che l'erba del vicino sia sempre più verde!?
Tu ti sminuisci sempre troppo.
Ma il tuo buon gusto e le tua delicatezza emergono in ogni gesto quotidiano ne sono certa e poi... Con questa zuppa conquisteresti chiunque! Anche le fantomatiche foodblogger dei pizzi e merletti.

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! è proprio questo il bello del blog...immaginare chi c'è dall'altra parte...senza sapere se poi effettivamente è cosi...ma questo è quello che esce dai suoi post...che alla fine sono un'altra espressione di sè stessi!!
Magari pi alla fine siamo tutte ragazze normalissime, impegnatissime e sempre di corsa tra famiglia e lavoro!!
però in cucina...tutte davvero brave!!
ottima questa zuppa! sai che noi abbiamo un amore particolare per i cibi piccanti..e sappiamo che le tue ricette sono una garanzia (per averle testate più d'una volta!!).
insomma..una zuppa da provare!
un bacione

Alessia ha detto...

Ondina cara, i tuoi post sono un soffio di aria fresca dalle preoccupazioni e paranoie quotidiane. Mi fa così sorridere leggerti e ritrovarmici (nelle tue paturnie quotidiane, non certo nel quadretto bucolico di me che volteggio tra le viole scegliendo quali saranno le prescelte per decorare la frittata di uova della mia amica gallina Coccodina! :-D)
E' bello leggerti sempre così autoironica, così umana, così attenta ai dettagli e allo steso tempo realista e consapevole. Credo siano ben poche le persone che appartengono alla categoria a)...anche al di fuori del mondo foodblogger; o almeno sono poche quelle che possiamo realmente conoscere! E ben poche possono vantare un compagno gourmand, la casa sempre pulita e ricca di chincaglieria compratasi da sola, quelle che trovano sempre tutti gli ingredienti che gli servono e rigorosamente naturali, quelle che non imprecano ogni santo istante quando devono fare i conti con le mille sfighe quotidiane! Ora, come Camomilla, sono curiosa anche io di sentire come mi immagini....se ti va, anche per mail, tanto ce l'hai ;-) Non vedo l'ora di farmi due risate!!!! Un bacione!

Serena ha detto...

@ Maya: ok, anche ragazza delle zuppe è carino, mi piace!
@ Imma: senza ironia gli inconvenienti di ogni giorno si trasformerebbero in tragedie... e io preferisco far ridere che fare compassione ;-)
@ Camomilla: ma forse su di te non mi sono fatta troppi film, se non rimarcare che hai un gran senso estetico e tanta gioia di vivere. La tua quotidianità, così come la racconti, mi sembra molto simile alla mia, quella di una donna normale, con un lavoro che la impegna molte ore fuori di casa e un compagno molto amato... Però , a differenza di me, tu hai la casa sempre in ordine, ecco, e al posto delle pareti hai i cartoncini colorati :-)
@ Kitty, Manu&silvia: sì, forse il fatto è che ognuna di noi prova a immaginare le altre sulla base di quello che traspare dal blog... che non è tutto...
@ Arietta: beh, almeno le mie sventure servono a farti sorridere... però preferirei descrivere una vita da sogno, anziché una serie di guai da incubo!!! Appena posso ti spiego bene come ti immagino, adesso sono un po' impicciata in ufficio!

sly ha detto...

eccomi qui' credo che tu non immaginassi questo di me, ma io sono proprio la foodblogger di primo tipo: ho la casa che non si autopulisce, di piu' ho cinque domestiche (una per stanza!) che puliscono fanno la spesa e tagliano le unghie a me e mio marito....che schifo!forse sto' esagerando?!!
ha!in effetti anche io vedo l'erba del vicino sempre piu' verde, ma dentro di me, molto dentro, so per certo che sono fantastica ed unica, proprio come te, e certo che è molto meglio far ridere che far compassione, la penso esattamente cosi'!scappo che devo andare a dire alle domestiche dove si trova il tagliaunghie...ha!!!

eli ha detto...

Cherie, tu sei vera poesia!
Condivido con te la felicità di scoprire quel piccolo particolare che leggendo qua e la emerge da noi e ci fa capire chi siamo e cosa facciamo. E' vero le nostre case virtuali sono sempre patinate e noi siamo tante fatine, c'è quella dei dolci, quella macrobiotica, quella del pane...
E' così bello sognare un po'!
Grazie per avermi ispirato questa pausa di riflessione in mezzo ai deliri quotidiani :D

Mi hai dato un'idea, prossimamente fotograferò il mio angolo di lavoro e lo pubblico sul blog, eheheh, c'è da spaventarsi! soprattutto quando sono in vena creativa.

Serena ha detto...

@ Sly: che bello, già avere qualcuno che mi tagliasse le unghie, soprattutto quelle dei piedi, che mi dimentico sempre, sarebbe meraviglioso!!!
@ Ely: il problema è che io sogno davanti a tutti i vostri blog, mentre il mio rispecchia tutta la mia tragica, patetica quotidianità, non sono riuscita a costruirmi una facciata patinata, che renda anche me un po' magica...

Romy ha detto...

Sei di una simpatia unica...mi ritrovo spesso a leggere i tuoi post più volte, per gustarmeli meglio...hai delle vere doti di scrittice, che devi assolutamente coltivare, ricorda...
Mi sa che nel post non parli proprio di me...;-P Siccome non andavo io alla montagna dei panni da lavare, praticamente la montagna è venuta da me...ieri ho fatto trenta bucati approfittando della giornata, e non me ne è uscito uno normale...Ti abbraccio: la tua zuppa è una vera poesia: sempra uscita da un libro di Neruda, o da Afrodita della Allende!

eli ha detto...

Ondina sono ancora io, la tua parte magica ce l'hai eccome, nel saperti raccontare! ci fai sempre sorridere :) e poi le tue ricette sono strepitose.
Conosco una blogger che è proprio come l'hai descritta, ha persino le galline:))).
E' una dolce signora inglese che tricotta coniglietti tenerissimi il blog si chiama Little cotton rabbits, il suo link è nel mio blog,
io lo vado a visitare quando sono depressa.
A proposito di mariti buongustai, il mio mangia spesso al ristorante per motivi di lavoro, sai cosa mi risponde alla domanda "cosa hai mangiato di buono oggi?"
"pasta e carne"
un vero gourmet, sic!

Serena ha detto...

@ Romy: e invece parlavo anche di te, del tuo bel giardino con le rose, della tua collezione di cuccume, dei tuoi the pomeridiani con biscottini...

Serena ha detto...

@ Eli: già vi faccio sorridere, ma, appunto, nessuno pensa di me che sono eterea... Io volevo essere eterea, non buffa...

Barbara Palermo ha detto...

ehehehe... quel tuo interloquire "IO NO" è stato davvero meraviglioso! Bello il tuo immaginare, anche se credo che le foodbloggers siano molto più vicine a te, che al tuo racconto! Hai ragione questa zuppa è una vera poesia: non l'ho copiata, l'ho stampata direttamente, spero di trovare dei calamari freschi e stasera... sarai a cena con noi! Buon fine settimana!
P.S. Tutte le ricette che ti ho copiato cambiano nome nel loro percorso nella mia cucina... quando il maritozzo, che adora sia il piccante che i calamari, vorrà chiedermi di replicare questa che so già diventerà un cult a casa nostra, mi inviterà a cucinare "quella deliziosa zuppa di Onde..."! ;-))

Serena ha detto...

@ Barbara: ma sul serio hai riprodotto alcune mie ricette??? Spero proprio che ti siano piaciute, fammi sapere di questa zuppa!

Semidipapavero ha detto...

Ehi! Mi hai ftto il ritratto, si si sono proprio io quella....quelladel Lidl e sconti all'Esselunga:))
Bellisima a zuppa piccantissima, issima, issima, la voglio provare!

kristel ha detto...

Ciao cara! come stai? Accidenti che brava che riesci ad organizzare tutto in maniera perfetta. Anche io quando faccio la spesa penso al menù da fare durante la settimana ma il più delle volte, non so perché, non viene mai quello che era stato previsto...E ti capisco perfettamente sul punto che rientri e l'uomo non ha sparecchiato o lavato i piatti....
Questa zuppa deve essere una delizia!
Bacioni!!

Lo ha detto...

io credo che non esistano persone così come descritte da te...non totalmente così...dai sono disumane...eheh mi piacerebbe conoscere il nome delle galline che fanno le uova...ehhe e pure che la mia cucina con tutta la casa intorno sia sempre uno schianto e non con quell'effetto post petardo.....

Barbara Palermo ha detto...

Alcune??? ;-))) A casa nostra si si sono fatte e si rifanno le linguine di Onde (quelle con le vongole e le olive), il clafoutis di Onde, le polpette nelle mele di Onde, il tortino con pomodori canditi di Onde, i tuoi zaletti e la torta di miele.. e scusami se ho storpiato i nomi, ma... vado a memoria!
PS Ho trovato i calamari e il mio fumetto si sta scongelando...

MilenaSt ha detto...

Ho letto i tuoi ultimi post che mi ero pers, perchè ormai non posso rinunciare alle ue bontà e alle tue riflessioni.
Per fortuna che a sanare le fratture tra l'ideale ed il reale ci siano questi magnifici sbuffi di poesia...
Baci

Serena ha detto...

EhEhEh.... a parte il Lidl mi riconosco perfettamente nel tuo racconto! solo che di solito impreco contro le mie coinquilina per i cocci mattutini.... però io le galline le conosco davvero personalmente!
zuppa meravigliosa!

Micaela ha detto...

carissima che ridere!!! sapessi la vita frenetica che faccio io stando fuori dalla mattina alla sera!! sono più incasinata di te e faccio orari allucinanti!! sai quante volte mi capita di stirare o far pulizie in casa alle 6 di mattina? troppo buona questa ricetta!!! complimenti!!

Isabel ha detto...

piccantissima ci piace... vita frenetica??? anche io allora mi unisco al gruppo, lavoro solo 13 ore al giorno, che volete che sia!!!! bella ricetta cara, un bacione

Nicole ha detto...

Ciao! Il tuo racconto mi ha regalato più e più sorrisi in questa giornata raffreddata. Anche io come le altre fantastico su casalinghe perfette, incroci tra Nigella e Martha Stewart, case che potrebbero apparire su riviste specializzate,terrazzi e giardini piene di piante e soprattutto su mercati con "venditori di fiducia". Non ho una vita troppo frenetica, ma sono ben lungi da somigliare a un qualche ideale..di qualsiasi tipo. La spesa è un piacere e un incubo al tempo stesso, soprattutto se la fai all'esselunga di sabato pomeriggio e avevi previsto una cena a base di pesce che li non esiste per motivi non meglio identificati. Il portafoglio è quel che è, e nel mio caso è quasi sempre vuoto,quindi devo anche stare attenta a quello, i miei piatti sono quel che sono,nessuna porcellana, tantomeno nessun pizzo in tavola. I complimenti del mio fidanzato sul cibo assomigliano molto a "sono più buoni dei 4 salti in padella"! e io sapendo che è il massimo che riesce a esprimere in termini culinari ne sono molto orgogliosa. Se a questo aggiungi che : il deretano che mi porto dietro è tutt'altro che leggiadro, che sono una disordinata e casinista cronica, che per una qualche forza oscura ogni cosa che tocco si può rompere, scheggiare,far imapazzire, dimenticare, rovinare e che almeno una volta al giorno mi faccio male in qualche modo sbadato..ecco avrai un ritratto di me più chiaro e più preciso. Concludo dicendoti che sono toscana e la mia città è vicina a un porto e quanto a imprecazioni ne conosco e uso un intero vocabolario,che però mi tengo per il privato e non lascio trapelare nel blog! e poi,ma siamo proprio sicuro che le signore perfette non si lascino scappare a fior di labbra un "maremma...porca...." quando anche loro inginocchiate puliscono il water?

P.s.Da me c'è un premio per te.

tartina ha detto...

Questo post è bellissimo.
Non sai quante volte ho cercato di incarnare una vita da telefilm - senza risultati soddisfacenti, però -.-

Adoro il piccante.
Bella la zuppa :D

*

Giulia ha detto...

Ondina, è un post degno di tutti i premi che io conosca! E' troppo bello, il tuo immaginario!.. Ma dove le vedi, le casalinghe perfette da noi, che godono di un giardino all'inglese e la casa ordinata per magia?.. Eppure è bello anche sognare ed immaginare.. E sai. immaginando te con tutte quelle imprecazioni e casini in cucina e le donnine in bianco perfette che sembrano sterili e anonime, preferisco di granlunga te, che sei viva, ironica, divertente e infinitamente positiva!
Un bacione e buon we!

Antro Alchimista ha detto...

Oddio Onde mi hai fatto morire dal ridere! Sono esattamente come te con la spesa rimbalzo da lidl a eurospin alle offerte di Pam... sacramentando allegramente per l'ascensore che di soppiatto si chiude tentando di trnaciare a metà la mia "possente mole" ahahahahahahahahah Vivo anche io in appartamente berciando continuamente con il marito per il suo disordine (perchè disordine suo uguale a dover riordinare io) la mole di panni da stirare aumenta ma dannunzianamente penso me ne frego fintanto che rimango senza vestiti! ahahahah
Ottima la riceta ben ben piccante :-) Buona domenica Laura

andrea matranga ha detto...

brava e da tanto che non passava da te ma non per male sai non ho tanto teempo. Devo dire che mi sono perso tante belle ricette sei sempre più brava. complimenti buona domenica

Serena ha detto...

@ Tutti: non vi rispondo singolarmente, perché siete passati in tantissimi e per me il lunedì è un giorno più frenetico degli altri... ma vi ringrazio per il vostro incoraggiamento, sono contenta di sapere che non sono l'unica casinara, sui cui mobili si deposita la polvere e che si accorge che ha troppa roba in scadenza in frigo! Grazie a Nicole per il premio, ad Andrea per i complimenti e grazie a Barbara per aver sperimentato le mie ricette! Un bacione a tutti

Saretta ha detto...

Qualche perfetta housewife ci sarà, ma secondo me siamo molte alle prese con un normale menage e problematica gestione della casa e del tempo!
Tu poi sei organizzzatissima(io cucino secondo frigo, ispirazione, umore..) e non metto tutta la maestria tua nello scattare foto..
Poi in vacanza vado dove mi porta il naso e la curiosità, il resto vien da sè!
Sei troppo forte comunque!
un abcione
Saretta

Elena ha detto...

Ho letto con tanto piacere questo post, semplice e fresco come te...la ricetta piccantissima invece...è deliziosa, adoro il piccante e i calamari...deduco che questa ricetta fa per me...ti abbraccio

Fra ha detto...

onde consolati anche io vivo in un appertamento, anche io devo far coicidere la voglia di sperimentazione in cucina con i tempi serrati della quotidianità...però come dici tu a volte nasce pura poesia... e questa zuppa ne è la dimostrazione
un bacione
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