28 set 2009

Dolmadakia me Rizi

Abbarbicato su una scarpata, seminascosto tra i cespugli di more e quasi soffocato dai loro rovi, c'è un piccolo vitigno di uva fragola, spontaneo, forse, o forse dimenticato, com'è ormai quasi dimenticata la qualità di uva che produce.
Ogni anno, questa pianta solitaria, mi offre una merenda frizzante e profumata, per rinfrescarmi del faticoso e cruento compito di raccogliere more, riportandomi per un attimo ai furti di frutta nel campo del contadino che compivamo da bambini. Intendiamoci, il vitigno non è di nessuno, come non sono di nessuno le more, ma, non so perché, ogni volta che raccolgo frutta o erbe dalle piante, anziché dalle cassette del supermercato, e non passo dalla cassa, mi sembra di rubare e forse è per questo che mi piace così tanto.
Cleptomania a parte, quest'anno, mentre succhiavo i chicchi d'uva fragola, un pensiero mi ha attraversato la mente: le foglie di vite!!!
Non so a voi, a me i dolmadakia greci piacciono proprio tanto, ma non mi capita spesso di disporre di foglie di vite sulle quali non sia stato spruzzato il ramato, quindi non potevo farmi sfuggire questa occasione...
Certo, le foglie dei vitigni selvatici di uva fragola non sono grandi e regolari come quelle delle vigne coltivate e non è stato facile farcirle, arrotolarle e richiuderle in maniera da non far uscire il riso in cottura, ma un tuffo nei ricordi fragranti di limone di una tabepna arrampicata su una collina a picco di un mare azzurrissimo e punteggiato di isole, val bene la pena di impazzire.

Ingredienti:
  • 12-14 foglie di vite non trattate
  • 100 gr di riso
  • 1/2 limone
  • 1/2 cipolla
  • una manciata di uvetta
  • 1 manciata di maggiorana
  • 100 ml di brodo vegetale
  • olio evo

Procedimento:

Per prima cosa, scottate le foglie di vite, immergendole in acqua leggermente salata e lasciandole cuocere per 10 minuti dall'inizio dell'ebollizione. Scolatele delicatamente e lasciatele raffreddare.

Intanto, fate appassire la cipolla, quindi versatevi il riso, tostatelo e versate il brodo e l'uvetta. Cuocete mescolando, finché tutto il liquido non sarà assorbito. Fuori dal fuoco, aggiungete il succo di limone e la maggiorana.

Quando il riso sarà freddo, suddividetelo sulle foglie di vite, e arrotolate queste ultime a formare dei fagottini: la tecnica prevedrebbe di ripiegare i lobi laterali della foglia sopra il riso, quindi di arrotolarla, ma, per esperienza so che è già una fortuna imbattersi in una vite non trattata e, una volta trovata, difficilmente si potrà essere pretenziosi in fatto di misura e forma delle foglie, per procedere in modo così professionale. Quindi, posso solo dirvi di chiuderle come meglio potete, ma senza stringere troppo, perché il riso in cottura tenderà a gonfiarsi.

A questo punto, potete cuocere gli involtini in una casseruola, con un paio di mestoli di acqua salata, pepata e acidulata con altro succo di limone, per circa un'ora, oppure nella vaporiera della pentola a pressione, calcolando mezz'ora dal fischio.

A cottura ultimata, fateli raffreddare per almeno due ore.

30 commenti:

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Buongiorno carissima! Non li conoscevo per nulla questi Dolmadakia (tra l'altro mi fanno una gola che non ti dico) e ti sono grata per averli postati, è proprio vero che non si finisce mai di imparare... Come ti capisco, quella sensazione di cleptomania la provo spesso anch'io! :D
Buon lunedì, un abbraccio

Silvia Pan Con L'Olio ha detto...

Quindi sono commestibili anche le foglie della vite di uva fragola?! una meravigliosa scoperta perchè mia mamma ha solo quel genere di vite, e io sono sempre stata indecisa se adoperarle o meno per i Dolmadakia...
Ciao!
Silvia

Serena ha detto...

wow... non immaginavo esistessero.... per il fatto del sentirti un po una ladra nelle compagne non preoccuparti... succede anche a me! chissa poi perche! dovrebbe essere una cosa naturale, molto piu delle casse al supermenrcato, e invece!

kristel ha detto...

Ho sempre voluto farli a casa perché mi piacciono da morire ma mi risulta difficile trovare delle foglie di vite. Forse le dovrei comprare direttamente al supermercato. Per il disturbo da cleptomane, non ti preoccupare anche io sono affetta dalla stessa sindrome. Qui un po' di meno perché dovrei recarmi in un bosco e mi viene fuori mano pero' da piccola lo facevo sempre con le more e le ciliegie. Erano sempre più buone di quelle comprate a caro prezzo! bacioin!

Manuela e Silvia ha detto...

Ma quante cose si imparano oggi!!
Però a mangiare le foglia di vite siamo ancora un po' titubanti. poi magari ci paicciono un sacco però...ok si, ovviamente le proveremmo,e poi di te ci fidiamo!
bacioni

wennycara ha detto...

Onde, come mi piace quando parli delle tue escursioni campagnole, mi rivedo moltissimo, affannata sotto il sole o con la pelle accarezzata dal vento poco importa, è così affascinante...
mi hai incuriosito, vedrò di trovarmi una vite rimasta nascosta ai più :)
buona settimana,

wenny

Marilì di GustoShop ha detto...

I dolmadakia ??? Poi ho visto gli involtini e li ho riconosciuti, li ho mangiati una sola volta in un ristorante turco, forse, e mi sono garbati parecchio. Mi hai dato una buonissima idea. Anche io adoro "raccogliere" e questo weekend ho fatto incetta di finocchietto, mentuccia e bacche di rosa canina ! Che goduria ! A presto

Kittys Kitchen ha detto...

Mi ricordo questi involtini in grecia buonissimi!!! :))
Però non so come mai ricordavo si chimassero dolmates...
A parte il nome mi piacciono davvero tanto con le foglie di vute di uva fragola selvatica secondo me assumono tutto un altro fascino!
Bacio cara e buona settimana!

Micaela ha detto...

ciao carissima, questo piatto non lo conoscevo ad esserti sincera però ho già mangiato il risotto cotto nelle foglie di vite in un ristorante cinese tempo fa!! tutto quello che ricordo è che il riso aveva un sapore molto aromatico.. lo ricordo ancora, era buonissimo! un bacione da me, Perla e Ariel

eli ha detto...

Ma vogliamo mettere quanto è più buona la frutta rubata!

Abito nelle vicinanze di Milano e purtroppo di viti, neanche l'ombra, mi ritengo già fortunata ad avere vicino il Parco delle Groane!
Guardo la foto e sospiro :))))

Patrizia ha detto...

Ondina l'ho fatta proprio l'estate scorsa con le foglie della vite di Lenny...buonissima preparazione ora mi hai fatto venire una voglia di questi bocconcini!!!
Buon Lunedi':)

Ely ha detto...

ricetta insolita per me non l'avevo mai sentita mi sembra molto leggera e gustosa,peccato non poter trovare le foglie di vite senza inquinamento ma non si sà mai.... baci Ely

Barbara Palermo ha detto...

Un piatto per me totalmente sconosciuto ma davvero invitante, brava, anche per l'idea di utilizzare le foglie di uva fragola!

Saretta ha detto...

che gola mia fanno!!!!Trovarla della vite incontaminata...Bravissima!
Bacione

lise.charmel ha detto...

che bello: le ricette con una storia hanno tutto un altro sapore!

Günther ha detto...

a volte ho le foglie di vite in scatola ma non è la stessa cosa, complimenti per la ricetta che copio e incollo e vado a caccia di foglie di vite

Sara B ha detto...

favolosa idea: prevedo imminente sfoltimento dei vitigni di famiglia :))))))

Simo ha detto...

Sai che non li ho mai assaggiati questi dolmadakia? Mi incuriosiscono un bel pò........

Eliana ha detto...

Solo una volta ho assaporato la cucina greca e, titubante come mio solito, credo che questa ricetta mi sia sfilata davanti agli occhi come un soffio di vento. Difficoltà di reperire foglie di vite a parte, trovo che sia davvero gustosa.
Nella sua semplicità racchiude i profumi degli agrumi e le note del sirtaki.
Le tue parole sono sempre sogni ad occhi aperti. baci

Unknown ha detto...

Ho imparato una cosa nuova oggi:) Non li conoscevo fino a due secondi fa ma adesso sento che devo assolutamente assaggiarli ^_^

stefi ha detto...

Buonissime.... in Grecia ne ho mangiate un'esagerazioneee!!!!!!
Mi hai dato una grande idea, domenica sono su da mia cugina in campagna in mezzo ai vigneti ne prenderò qualcuna!!!!!!
Ciao Onde!!!

Amaradolcezza ha detto...

sai cosa adoro di te?
che fai delle ricette spettacolari, fuori dai canoni classici e completamente strane!!!e per questo adoro la tua cucina...
Giulia


Piccipotta
www.amaradolcezza.blogspot.com

ilcucchiaiodoro ha detto...

io già immaginavo che aprendo la tua pagina avrei trovato qualcosa che sicuramente,non era la solita "salsa" e in effetti non mi sbagliavo,io in grecia non ci sono mai stata ma pensandoci potrei iniziare in cucina a conoscere questo paese... Hai scaturito in me una forte curiosità di assaggiare questi bocconcini.

Lo ha detto...

uhh ch ericordo lontano..al ristorante greco...mi erano piaciuti tantissimo! mi paice anche la tua prima foto...là in solitaria!

Sabrine d'Aubergine ha detto...

Questi involtini sono una vera opera d'arte: complimenti! Sarebbe bello riprodurli, ma temo che la mancanza di materia prima (leggi: foglie di vite) non me lo consenta. Mi accontenterò di ammirarli qui, e di pensare alla tua pianta solitaria e selvaggia di uva fragola (che mi sta perseguitando in questi giorni, ma questo è... un mio problema) e a quei rovi di more che ti ho tanto invidiato. A presto
Sabrine

eppifemili ha detto...

mi ricordo dalle vacanze in grecia questo sapore cos' particolare!!

non so se proverò a farlo, ma senza dubbio mi hai fatto venire voglia!!

fiOrdivanilla ha detto...

che bella storiella Onde...
Sai, le foglie di vite piacciono tantissimo anche a me, ma proprio tanto. E poi adoro la Grecia, incommensurabilmente!

Sono proprio belli questi fagottini anzi, di più! dato che racchiudono anche tanti ricordi..

Mary ha detto...

Peccato che non conosco questa ricetta , cmq sicuramente saranno buoni come tutto quello che fai ..chissà un giorno che non li assaggio!

MilenaSt ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di provare!!!!

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny