Innanzitutto, toglietevi dalla testa di preparare questa grappa adesso.
Ma appuntatevi il procedimento e conservatelo con cura per l'arrivo della bella stagione, quando, all'inizio di Giugno, al di sopra dei 1.500 mt, fino ai 2.700, dove, cioè, non crescono più altri alberi, questi arbusti aghiformi, spiccano le pigne nuove, verdi e tenere, dalle quali si ricava, oltre a questa aromatica grappa, anche il mugòlio, uno sciroppo utilissimo in caso di malattie dell'apparato respiratorio, per le sue funzioni sfiammanti. Anche la grappa ha le stesse proprietà, anche se, ovviamente, come tutti gli alcolici, è da consumarsi con moderazione.
Ho raccolto le pigne di mugo nella tarda primavera, durante una passeggiata sull'appennino modenese, sullo sfondo di un panorama reso affascinante dall'altitudine e dalla vegetazione brulla, tipica delle zone infestate dai mugheti, che tendono a impoverire molto il terreno: soltanto le mirtillaie, carichi di frutti ancora pallidi, prosperavano. Sui canaloni tutto intorno c'erano ancora strisce innevate, su cui le marmotte si divertivano a lasciarsi scivolare, lanciando i loro inconfondibili fischi.
Quando parlo delle piante, degli animali e delle mie passeggiate "a mente persa e ad occhi spalancati" non posso dimenticare di ringraziare i miei genitori, per avermi trasmesso un amore incommensurabile per questi piccoli immensi dettagli, per avermi fatto giurare di non dimenticare mai tutto il bene che ci viene dalla natura e per avermi insegnato a gioire dell'apparizione fugace di un cerbiatto e dell'ingiallirsi delle foglie.
Non so se vi ricordate quel film un po' sciocchino sulla Principessa Sissi, in cui a un certo punto il padre dell'infelice protagonista l'ammonisce: "Quando nella vita avrai dolore o preoccupazioni vai ad occhi bene aperti per il bosco e da ogni albero da ogni cespuglio o da ogni animale la potenza di Dio ti verrà incontro dandoti forza e consolazione". Ecco, non fosse accaduto 150 anni fa, quelle parole potrebbe averle pronunciate il mio babbo.
Non potevo non portare a casa il ricordo di una giornata così e quindi, dopo una rapida consultazione con i miei genitori, esperti di flora montana, ho messo in saccoccia alcune pigne profumate di resina, cosa che non credo si possa fare, a causa di un disciplinare sulle piante officinali, categoria di cui il mugo fa parte, ma mi sono detta che raccogliere alcune pigne per realizzare un rimedio dolce per le malattie da raffreddamento è sicuramente meno inquinante e crudele della produzione dei medicinali di sintesi.
La preparazione di questa grappa è piuttosto semplice, ma richiede un lungo tempo di riposo, e, sebbene l'abbia imbottigliata all'inizio di Giugno, è pronta solo da pochi giorni.
Come tutte le grappe è aspra e forte e la consiglio come digestivo solo a chi ama davvero il gusto di questo distillato, altrimenti, come me, potete farne un uso curativo.
E scusate se oggi il mio blog non si comporta da foodblog.
Ingredienti:
- 12 pigne di mugo giovani
- 1 lt di grappa
- 2-3 cucchiai di zucchero
Procedimento:
Spaccate le pigne a metà appoggiandole su un piano di cui non vi importa molto, dato che si riempirà di resina e pulirlo sarà impossibile. Disponetele sul fondo di un recipiente a chiusura ermetica, quindi copritele con la grappa e aggiungete zucchero a piacimento.
Lasciate riposare per due mesi in un luogo soleggiato, quindi filtrate in una bottiglia e tenetela al buio per tre mesi.
28 commenti:
aiuto, questo blog è ubriaco! ;)
scherzi a parte, fai davvero delle passeggiate bellissime, devi aver respirato un'aria ottima lassù e poi ne hai distillata un po' per portartela nei mesi invernali
(bella la foto con le opere di shakespeare, dà proprio l'idea di meditazione)
Sei una camminatrice indefessa!!! (che non è una brutta parola vero...cioè si può scrive in un blog oppure lo oscurano?? e non ti mandano piu' in onda causa mia...??) A parte le battute, sai che non ho mai preparato un liquore in vita mia? Il tuo ha un aspetto meravigliosamente cristallino!
Buona giornata
I miei genitori hanno sempre amato lunghe camminate e la tranquillità umida dei boschi di montagna. Il mio maestro di yoga dice che camminare con passo lento e costante calmi e regolarizzi il cuore donando calma e serenità. Forse è proprio per questo che ci sentiamo così bene.
Purtroppo uscendo da casa, ho solo case e radi campi coltivati.. ma il silenzio e la solitudine è piacevole. Un goccio di distillato riscalderebbe il cuore!!
Ma sai che quando ero piccola raccoglievo queste piccole pigne insieme ai miei nonni paterni proprio per farci il mugolio? Che bel ricordo che mi hai fatto tornare in mente... Non credevo, chissà poi perché, che nel nostro appennino ci fosse la giusta altitudine, buono a sapersi ;)
Ciao!nostro papà è un amante di grappe, non tanto perchè le consumi..ma ne ha davveor tantissime..quasi quasi le colleziona! non abbiamo mai provato a prepararla in casa...dev'essere davvero un successone però!!
bravissima!
bacioni
Cara Onde,
che pace mi è nata leggendo queste tue righe: non conosco così bene la montagna, non la "sento" così per l'unico, comprensibile motivo per cui il mio amore è rivolto alla campagna. Sono sensibilità coltivate proprio come dici tu, dall'infanzia, merito unicamente dei propri genitori: posso immaginare l'emozione che ti abbia procurato quella giornata. E non scusarti se in seguito a post così un blog possa perdere la qualifica di foodblog: comunichi informazioni molto importanti, utili per lo spirito quanto per il corpo.
buona giornata,
wenny
sicuramente sarà profumatissima!
trovo che passeggiare in montagna con attorno quegli scenari naturali che trasmettono potenza e incredibile bellezza sia un modo perfetto per riconciliarsi con il nostro bistrattato pianeta.
Questa grappa racchiude sicuramente il profumo e il ricordi di quelle ore trascorse all'aperto
Un bacione
fra
Anch'io adoro perdermi nella natura (anche se a Roma non è facilissimo trovarla, almeno incontaminata), per questo l'estate vado in Trentino, e allora...che meraviglia...però invidio chi ha boschi e prati a portata di mano, e può permettersi di sognare tra alberi e fiori...beata!!!
wow! anche la grappa sai fare!!
che meraviglia :-)
io non sono molto esperta in materia di grappe, sarà che preferisco i liquori più leggeri, però se la vedesse mio zio credo impazzirebbe, lui le fa in mille modi, al ginepro, al peperoncino, alle rose, al miele... insomma è bravissimo. Me la segno per lui. un bacione.
Ciao Ondina, è sempre un piacere leggerti, se devo essere sincera, preferisco i blog che vanno un po' oltre la cucina e ci raccontano qualcosa di chi realizza le ricette, altrimenti sembra di leggere solo un libro di cucina. Invece così, ogni blog ha la sua personalità!
Hai cambiato un po' stile nella fotografia e devo dire che mi piace molto!
Bacione grande ;)
Sante verità dici Ondina cara...Il film me lo ricordo benissimo e, sopratutto da quando vivo in città, per me è uno spettacolo anche un semplice germoglio sai?
Oggi mi servirebbe una dose massiccia di pino mungo, visto che sono raffreddata.bella idea la grappa.Un bacione grande
ma lo sai che nn ho mai sentito parlare di questa grappa al pino mugo:-( sarà che a napoli nn si è grandi intenditori di grappa o sarà perche a casa siamo astemi(al massimo potrei fare del limoncello:-) cmq deve essere profumatissimo, tutto quello che viene dalla natura lo è e tu poi che la ami in modo particolare trovi in ogni passeggiata una fonte di ispirazione!!!bacioni imma
le tue passeggiate mi fanno impazzire se t'avessi vicina sarei al tuo fianco diciamo sx a segurti in queste belle escursioni di aria pura...quasi la sento quando ne parli sul post.
Cero che la grappa non c'ho mai minimamente pensato di farla e credo sarà molto difficile tentare l'esperimento, perdipiù che le pigne di mungo proprio non le conosco...cmq penso che faro' prima a venire a berne un goccetto da te ;-) che ne dici?
Buona giornata e grazie mille per i tuoi dolcissimi ed affettuosi auguri :)*
@ Lise: vero? Ho scleto quei volumi soprattutto per il formato, ma hai ragione: pochi autori invitano alla riflessione quanto Shakespeare!
@ Edi: il tuo maestro di yoga è molto saggio!
@ Camomilla: tesoro, quello delle tue passeggiate con i nonni è un ricordo tenerissimo!
@ Fra: anche per me immergermi nella natura è un po' come chiederle scusa per quello che quotidianamente commettiamo contro di essa!
@ Manu, Silvia e Micaela: allora tenete in serbo questa ricetta per i vostri papà e zii, ne saranno lieti!
@ Wenny: ma anch'io adoro la campagna, sai? Anzi, ho tra breve in programma un weekend lunghissimo e meraviglioso in Maremma e non vedo l'ora di salire in macchina!
@ Eli: grazie, sono contenta che le mie foto ti piacciano, dici che ho cambiato stile? Ma no, ho cambiato solo macchina fotografica!
@ Saretta: povera, mi spiace per il raffreddore!!!
@ Imma: hai ragione, amo così tanto la natura che non resisto alla tentazione di portarmene un po' a casa ogni volta che ho la possibilità di avvicinarmi ad essa!
@ Mariluna: io a casa mia ti inviterei a prendere altro che una grappa, ti vorrei qui per una settimana
@ Tutte le altre: grazie mille della visita!
Bellissima ricetta e certo se poi per arrivare alla grappa si fa una bella passeggiata incontaminata con paesaggi belli tutto e' ancora piu' buona.. Fa venire voglia gia di programmare la prossima vacanza. Copiata e messa in archivio aspettando la primavera.
Grazie Alessandra
Ciao Onde, il procedimento richiede pazienza ma penso che alla fine questa venga ripagata dalla bontà di questa grappa!!!!!
Buona settimana!
Metterò da parte questa ricetta per mio marito che è un appassionato di grappe..
deve essere fantastico godere dei panorami che ci hai così ben descritto...
baci
Laura
oddio per assaggiarlo ci vuole una vita !! particolare !
Anche il mio papà fa questa grappa con le pigne che raccoglie nei boschi! La tua foto è davvero bella, invita alla meditazione data da un sorso di buona grappa - solo un sorso però, nel mio caso con due sorsi la meditazione lascia spazio all'allegria!
Ma di cosa ti stai scusando, di offrirci un dolce rimedio contro i malanni stagionali o per averci stuzzicati senza darci la possibilità di godere quel elisir? :-)))
Raccoglievo anch'io i germogli di pino in Russia, ma le facevo essiccare e, quando arrivava la tosse e il raffreddore, me ne facevo i fumenti.
Un bacione alla mia farmacista preferita!
Su da me in Friuli le grappe occupano il primo posto. Questa, fatta proprio con le pigne, non l'avevo mai sentita. Ammetto che non ne vado matta. Ma sicuramente é un gusto interessante.
@ Cuoca: spero proprio che le me ricette vi invitino a passeggiare all'aria aperta!
@ Stefi e Fairyskull: assolutamente, per le cose buone ci vuole pazienza!
@ Gloria: grazie, lo scopo che volevo ottenere con la foto era proprio quello di invitare alla meditazione! Infatti: meglio non eccedere con i superalcolici!
@ Giulia: le fumenta? Geniale, non ci avevo pensato!
@ Kristel: nemmeno io ci impazzisco, ma è sicuramente un buon rimedio contro il mal di gola!
Grazie per aver partecipato alla mia raccolta con questa chicca...mi stavo chiedendo..questo procedimento si può fare anche con delle erbe aromatiche invece delle pigne?
Ho passato i primi 18 anni della mia vita andando tutti gli anni per almeno 3 settimane in Trentino, e l'odore di questa grappa era ovunque, in inverno davanti al camino, in estate alla sera mescolato all'aria frizzantina sotto la tettoia di qualche rifugio. Potrebbe essere un bel regalo per mio papà, per ricordargli quelle vacanze con tutta la famiglia riunita! Segno per giugno. ciao
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