25 nov 2009

Zuppa di Pasta e Polpettine di Mortadella

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Sapete, quando ero piccola la mia mamma era famosa tra tutte le mie compagne di scuola e rispettive famiglie per fare dei buonissimi dolci.
In prima elementare, per inculcarci la corretta grafia della parola "pasticciere", la maestra scrisse alla lavagna la frase "La mamma di Onde99 è una pasticciera".
Ogni anno, per il mio compleanno, mia madre mi preparava una grande torta al cioccolato ricoperta di crema di burro rosa, il mio colore preferito, anche oggi, che otteneva aggiungendo alla ganache del succo di ribes fatto in casa, con i ribes raccolti in campagna.
La torta rosa era celebre in tutta la scuola, al corso di nuoto e nello stabile dove abitavamo e io andavo molto fiera della mia mamma "pasticciera scritto con la *i*".
Perché scrivo queste cose a proposito di una zuppa di pasta e polpettine di carne?
Perché ultimamente sono diventata troppo raffinata e domenica ho avuto un pensiero orribile: ho giudicato le ciambelline al sesamo, che la mia mamma mi aveva portato, "poco zuccherate". Da bambina non avrei mai trovato un difetto a una cosa preparata dalla mia mamma e lo so che poi si cresce ed è naturale che i genitori non ci sembrino più delle divinità, ma la cucina della mamma dovrebbe mantenere la sua aura di perfezione, anche quando compiremo 90 anni, anche nel ricordo.
Ho avuto l'impressione di essermi dedicata troppo al cardamomo sul riso, alla salsa di ostrica sulle patate al forno e all'erba cipollina nel gelato e non so più apprezzare una ciambellina con pochi grassi, intrecciata, morbida morbida e spolverata di sesamo.
E ho avuto voglia di tornare all'infanzia, di preparare un piatto semplice, che non avesse in sé niente di eclatante, se non che, con l'unica differenza che la mia mamma usava il macinato, era la mia minestrina di quando ero malata, in alternativa a quella di burro.
E di pubblicarlo.
E di pubblicarne altri, altrettanto semplici.
Di creare una rubrica.
"La cucina della Mamma".
Con la "M" maiuscola.
Anzi con la "M" grande.
Come ci insegnavano alle elementari che si doveva scrivere "Mamma".

Ingredienti:

  • 1 lt di brodo vegetale leggero
  • 1 scatola di pelati
  • 2 cucchiaini di origano
  • 1/2 cipolla
  • 250 gr di macinato o mortadella tritata
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
  • pangrattato q.b.
  • 120 gr di pasta corta
  • 1 uovo
  • sale

Procedimento:

Mescolate la mortadella o il macinato, il parmigiano, la cipolla tritata, l'uovo e metà dell'origano e aggiungete il pangrattato necessario a rendere il composto manipolabile. Formate delle polpettine della grandezza di una noce.

In una pentola, unite il brodo, un po' di sale, i pelati spezzettati con il loro sugo e il resto dell'origano, portate il tutto a ebollizione e aggiungete le polpettine. Fate cuocere per 15 minuti, quindi versate la pasta e portate a cottura anche quella, mescolando di tanto in tanto.

Le polpettine in parte tenderanno a disfarsi, com'è giusto che accada in un piatto preparato allo scopo di mettere a tavola una famiglia e non di giocare alla Vianne Rocher della situazione, con il the matcha e lo zucchero alla rosa.

Per una volta non ne ho voglia.

34 commenti:

Gloria ha detto...

Bella l'idea della rubrica della "Cucina della Mamma"... Beata te, la cucina di mia mamma è veramente pessima, povera!
A me i sapori semplici di questa zuppa piacciono molto!

Unknown ha detto...

Evviva la nuova rubrica!Io sono già fan, anche perchè se il buongiorno si vede dal mattino ...
Ciao ondina:)

Tina ha detto...

Ottima idea, a volte cerchiamo troppo in lungo e in largo, ci cimentiamo in ricette a dir poco elaborate .... quando abbiamo il ben di Dio a portata di mano. Fantastica l'idea dell rubrica "cucina della mamma". Ti seguirò con piacere!

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Bellissima idea quella della nuova rubrica, la seguirò con molto piacere! Penso che tu abbia ragione, a volte siamo così focalizzate su chissà quali nuovi abbinamenti o ricercatezze che alla fine rischiamo di perdere un po' di vista i cari sapori della nostra infanzia. Buonissima la zuppa, sarebbe un peccato mangiarla solo quando non ci si sente bene però ;)

kristel ha detto...

Ma che cara che sei! Davvero una bella idea di creare questa rubrica dedicata ai piatti della mamma. Questa minestrina mi sembra un buon inizio. Cjissà che goduria quelle polpettine di mortadella, slurp! Baci!

Saretta ha detto...

mi sono commossa.Alla fine siamo cresciute con la pappa che Mamma ci preparava, ed è indegno da parte nostra criticare troppo la nostra genitrice.Dico così perchè lo faccio anch'io a volte..
Che coccola questa minestra accidenti, mi ricorda degli episodi della mia infanzia.
W la Mamma!
bacione

Nicole ha detto...

Ciao tesora, adoro adoro adoro l'idea! nel mio ultimo post(mille anni fa circa) ho scritto cose simili, sarà la vicinanza al Natale, che ci rende tutti più stanchi e vogliosi di sapori conosciuti, sarà il tempo strano, ma sarà anche la noia di vedere i gamberetti al matcha nel caffellatte allo zafferano e chiedersi sotto sotto c'è o ce fa, anche io voglio tornare alla normalità, è così buona la normalità, non capisco che male ci abbia fatto!Un abbraccione e seguirò la rubrica con molta attenzione!

Manuela e Silvia ha detto...

Che fame mette questo piatto di pasta!! e con le polpette sembr aproprio gustosissimo!!
un bacione

Edda ha detto...

Un'ideona, molto stuzzicosa!

Eliana ha detto...

Mi mamma non si è mai dedicata molto alla cucina, ma le mie nonne erano delle vere cuoche. Però, su entrambe svettava il nonno con il suo ragù e con i suoi irripetibili ripieni.
Sono i sapori semplici della vita...e non parlo dell'amaro Averna.. ma delle intramontabli tradizioni culinarie che è bello riscoprire. Perchè nulla può divenire più attuale e alla moda della del passato!

Fra ha detto...

mi piace moltissimo questa minestra dal sapore dell'infanzia. La mia mamma è una frana in cucina ma la nonna è davvero una maga. Queste sono in assoluto le ricette a cui sono più affezionata, magari semplici ma il loro sapore regala una gioia così intensa che nessun esperimento può uguagliare
Un bacione
fra

fiOrdivanilla ha detto...

Ecco ci voleva. Ci voleva la tua sensibilità e il modo di una persona rara che percepisse ciò che ho scritto. Grazie per aver com-partecipato delle mie emozioni.
E' vero, l'inverno non riesco ad apprezzarlo 'da fuori', ossia al freddo, al gelo... devi sapere che per certe questioni io soffro moltissimo il freddo, sto proprio male. Ed è per questo che al pensiero non riesco a descriverlo soavemente, delicatamente e poeticamente come le altre mie preferite stagioni, perché lo percepisco prepotente, quasi impetuoso addirittura e tagliente, soffocante... sì, perché tanto mi fa star male che al pensiero mi sento soffocare. Quando ho tanto freddo mi viene da trattenere il respiro fino a che ce la faccio a tenerlo, per questo ho in mente il 'soffocamento'.

...Se però poi mi tornano in mente i paesaggi stupendi che esso offre, allora tutto cambia: quante volte ho tentato di immortalare le collinette innevate dalla mia finestra.. quante volte ho osservato per interminabili minuti un passerotto, un merlo, zampettare nella neve lasciando le impronte... (http://www.flickr.com/photos/34321014@N08/sets/72157612436977772/ per farti capire che davvero non rimango impassibile davanti a tanto splendore...) ... e la luce dei lampioni accesi durante il tardo pomeriggio che si annulla vicino alla potenza, alla forza e alla lucentezza del bianco della neve.... sì, se considero tutto questo, guardato e contemplato da dietro una finestra, non posso che essere d'accordo con te...


ma ora parliamo della ricetta che mi piace ma... sono più curiosa dei biscotti di cui ho letto di sfuggita il titolo prima!! :D
corro a leggere!!

Però però... mi colpiscono da morire queste polpettine di mortadella.. devo leggere bene, devo leggere bene! Appena ho tempo e modo.. replico :D sì perché mia mamma va pazza per gli affettati, salumi, ecc... e se le faccio delle polpettine così.. stravede!

Un bacio carissima.. e un abbraccio

fiOrdivanilla ha detto...

ah ma anche in qualche ricetta fa avevi usato la mortadella! ahah :)

Carolina ha detto...

Che bello Onde...
È tutto bello in questo post: il racconto, il modo in cui lo hai raccontato, le tue riflessioni e la scelta della creazione di una rubrica dedicata a tua madre...
Sai, io credo che spesso un "ritorno alle origini" possa farci solo bene contribuendo a rimetterci sulla giusta strada che abbiamo perso abbinando chissà quali esotici ingredienti...
Dopo un certo numero di tentativi "diversi" in cucina io ho un vero e proprio bisogno di tornare ai cari vecchi sapori. Quelli che sanno di famiglia e di sicurezza. Quelli che sai che, cascasse il mondo, saranno sempre nello stesso modo lì ad aspettarti...
Buon pomeriggio!

Micaela ha detto...

che tenero questo post!!! hai ragione, succede anche a me la stessa cosa!!! invece dovremmo apprezzare sempre e custodire gelosamente le ricette preparate dalle noste mamme!!! un bacione.

Avalon ha detto...

Bella la ricetta, e ancora di più ciò che porta con sé.

Lisa ha detto...

Hai ragione onde, ogni tanto è meglio tornare all'infanzia! ;-)
Lisa

Castagna e Albicocca ha detto...

Ondina ovviamente concordo in pieno! La Mamma è colei che ha fatto 1000 e + sacrifici per noi, magari cucinando in fretta e furia ma cercando smepre di accontentarci e trattandoci con quella gentilezza e pazienza tipiche dell'amore della mamma.
belle le cose semplici, la cucina dei ricordi...bellissima la tua iniziativa sulla rubrica di Mammma....
Castagna

Alessia ha detto...

Ondina, quanto è vero quello che scrivi! Anche io sono tra quelle -cattivissime- che hanno anche solo osato pensare che le pizzette di mia mamma erano delle gomme da masticare mezze crude (è molto brava a cucinare ma gli impasti non sono certo il suo forte.......) e ho avuto pensieri impuri quando mi ha propinato l'ennesimo fritto! Però è vero, la cucina della Mamma non va sottovalutata, perchè è l'amore e il ricordo che porta con sè che lo impone: tipo il ragù, buono come il suo io non ne conosco! Comunque sia, io non posso nemmeno dire di ricercare abbinamenti troppo esotici, eppure a volte mi sembra che si perda di vista quell'umanità e quei legami affettivi che il cibo dovrebbe trasmettere e ribadire! La tua zuppa è molto confortante! Un bacio!

Sara ha detto...

Che dolce che sei....è bellissimo questo post, ed è fantastica l'idea della rubrica...un bacione

Serena ha detto...

Grazie a tutti: sono contenta che l'idea vi piaccia, vorrà dire che di tanto in tanto vi regalerò qualche ricetta un po' più tradizionale, in qualche modo legata alla mia mamma o agli usi di casa, sarà comunque un modo per spaziare!

Dolci a gogo ha detto...

concordo in pieno ondina perche è vero a volte ci si dimentica dei sapori dell'infanzia di quanto erano buoni e semplici ma perfetti proprio perche erano cosi!!invece la cucina oggi è tutta una ricercatezza che poi alla fine stanca...ci sono quei ristoranti super chic dove c'è l'ombra magari di un primo ma pieno di dettagli ricercati che poi quando torni a casa ai piu fame di prima!!mi piace moltissimo questa rubrica e questo piatto per me è da 10 e lode:-)bacioni imma

Mariù ha detto...

Bellissima l'idea, il racconto, la dedica, il mea culpa.
E meravigliosa semplicità.

manu ha detto...

venire nel tuo blog è sempre una emozione!!!!un forte abbraccio

Lo ha detto...

mi piace questa tua nuova rubrica...calda accogliente...mi piace questa tua ricetta...anche noi quando voglimo una zuppa ch epiace a tutti...la facciamo con i ditaloni ..e densa densa...

Anonimo ha detto...

che bel pensiero! Vale

Luca and Sabrina ha detto...

Per quanto riguarda il lavaggio a mezzo carico, non corri nessun rischio di residui di detersivo perchè comunque di detersivo ne metti una quantità proporzionale alla quantità d'acqua che usi, poi dal momento che la lavatrice ha anche un programma di solo risciacquo, nel dubbio a fine lavaggio puoi utilizzarlo. Consumerai un po' più di acqua, ma sempre meno di quella che consumeresti facendo un lavaggio tradizionale a pieno carico.
Luca si sta rifacendo gli occhi sul tuo piatto, io non vado matta per la mortadella, strano vero?
Un baciotto da Sabrina&Luca

Giulia ha detto...

Tesoro, ma che bella idea che hai avuto! La cucina della Mamma forse è la rubrica che dovremo avere un pò tutti.. Che dici, magari ci farai anche una raccolta?
Le tue polpettine di mortadella sono superbe, fanno bene alla salute e all'anima!
Un bacione grande

Carla ha detto...

Ciao Onde,
mi sa che le tue amichette a scuola erano contetissime del tuo compleanno allora :-) dato che la tua mamma faecva la pasticciera...

Di solito quando faccio le zuppe anch'io uso quel tipo di pasta che si resta molto bene!

Per le ricette della mamma anch'io le voglio trascrive sul mio blog per conservarle e tramandare la tradizione ai miei figli almeno di quelle che più ci piacciono perchè avendo una mamma che fino a qualche mese fà faceva la cucca tutte non riuscire proprio a scriverle :-)

Buon WE!

Serena ha detto...

Grazie a tutti!
@ Luca&Sabrina: allora proverò a lavare come dite voi, grazie del consiglio!

stefi ha detto...

Una idea gustosissima questa zuppa, la mangerei tutta anche adesso tanto che mi fa gola!!!!
A presto ciao!!!

wennycara ha detto...

Tutto mi sarei immaginata tranne che di trovare una rubrica così, sai?
Invece grazie alle tue parole vedo quanto possa esere pregna di significato, importante, che sconfina dalla semplice raccolta di ricette.
Mi piace l'idea, in bocca al lupo :)
Buona serata cara,

wenny

Günther ha detto...

le polpettine di mortadella mi hanno conquistato, beh dai la mamma non se è presa ne sono convinto, si possono trovare anche dei difetti vuole anche dire che haoi raggiunto un buon livello di giudizio

Luciana ha detto...

Questa zuppa con le polpettine di mortadella è goduriosissima...mi piace molto anche l'idea della nuova rubrica sulle ricette della mamma semplici e ricche di ricordi e d'amore!
Bacioni e buon w.e.