In francese, "Cervelles de Canut" significa letteralmente "cervella dei tessitori di seta", un brutto appellativo che, riferito a un piatto molto semplice, indica la scarsa considerazione in cui, nella Lione settecentesca, era tenuta questa categoria.
In realtà, nella loro umiltà, le cervelles de canut sono buonissime: una morbida crema di formaggio (tradizionalmente si usava il cosiddetto "fromage blanc", che si potrebbe assimilare alla nostra ricotta), lasciata fermentare più o meno a lungo con poco aceto, in maniera che si rapprenda in filamenti, che detta così può sembrare una cosa splatter, ma in realtà dà luogo a un composto delizioso, aromatizzato da abbondanti erbe profumate e condito a dovere.
Personalmente ho introdotto una piccola variante: ho utilizzato, al posto del classico aceto di vino rosso, che normalmente non tengo in casa, un balsamico al tartufo, che ha reso l'insieme ancora più interessante.
Si tratta, in sostanza, di un'insolita dip, da spalmare sul pane o nella quale intingere, forse con qualche difficoltà logistica e di coordinamento con le regole del bon ton, ma con risultati apprezzabili da un punto di vista gustativo, le verdure del pinzimonio.
Frullando gli ingredienti al mixer, anziché lavorarli al cucchiaio, e aggiungendo, al limite, un po' di latte, per rendere il composto più fluido, puoi ottenere una salsa cremosa per condire la pasta.
Ingredienti per la dip:
- 2 cucchiaini di scalogno liofilizzato (Cannamela)
- 2 cucchiaini di erba cipollina (Cannamela)
- 400 gr di stracchino (Arrigoni Formaggi)
- 1 cucchiaio di aceto balsamico al tartufo (Inaudi)
- 1 cucchiaino di miele
- una spolverata di pepe lungo
- sale
Procedimento:
Se utilizzi, come ti ho indicato, inumidiscili brevemente con un goccio d'acqua, altrimenti prepara un battuto molto fine.
Lavora lo stracchino con l'aceto balsamico e il miele, aggiungi gli aromi, sala e pepa a piacere.
Lascia riposare per almeno due ore, meglio ancora per un giorno intero, in frigorifero: l'aceto farà leggermente cagliare lo stracchino e si formeranno dei filamenti, forse un po' trash a vedersi, ma dal gusto assolutamente unico
Ingredienti per la pasta:
Ingredienti per la pasta:
- 2 cucchiai di nocciole (Eurocompany)
- 400 gr di tagliolini (La Pasta di Ele)
Procedimento:
Anziché lavorare a mano gli ingredienti per le cervelles, frullali nel mixer, per rendere il composto più omogeneo, allungalo eventualmente con un po' di latte e lascia riposare come indicato sopra.
Tosta le nocciole in una padella senza grassi, togliendole dal fuoco appena cominciano a colorire e pestale grossolanamente nel mortaio.
Cuoci la pasta secondo le istruzioni sulla confezione, scolala e trasferiscila nuovamente nella pentola ancora calda.
Condiscila con la crema di stracchino, mescolando rapidamente, per evitare che si raggrumi, trasferiscila nei piatti e sormonta ogni porzione con una manciata di nocciole pestate.
Se intendi servire le cervelles come parte di un aperitivo, mi sento di consigliarti delle bollicine o comunque un bianco molto fresco... il mio primo tentativo di abbinamento aveva coinvolto un sauvignon strutturato, ma veramente "difficile" e poco compatibile con la schiettezza fresca della crescenza.
Maggiore soddisfazioni me le ha date l'accompagnamento con un Fondègo Dry Zardetto, un glera in purezza, con perlage fine che lo rende gradevolmente sapido, quindi adatto all'acidità prevalente del piatto, ma abbastanza rotondo e fruttato, anche in direzioni piuttosto "esotiche", da poter reggere il passo con la nota muffata del tartufo.
Piccola postilla, last but not least: oggi è la festa della donna e credo sarà la prima volta in vita mia che parteciperò bovinamente a una festa di sgallettate urlanti. Il che, peraltro, mi rende anche piuttosto entusiasta.
Però la festa della donna è nata da un impulso ben più serio, quello di richiamare l'attenzione sulla condizione di inferiorità e spesso di impotenza che, anche più vicino di quello che pensiamo, molte donne occupano, nel lavoro e in famiglia.
Quest'anno Groupon supporta un'iniziativa importante, D.i.Re. Donne in rete contro la violenza, a sostengo dei centri antiviolenza italiani, all'insegna dello slogan "non voglio la mimosa, voglio dire basta".
C'è un video molto carino, realizzato dalle ragazze che lavorano in Groupon, ma soprattutto qui, con un minuscolo contributo di 3€, puoi aiutare altre donne meno fortunate a far sentire la loro voce.
Io ho partecipato, mi piacerebbe che anche tu ci buttassi un occhio. Le nostre madri sono scese in piazza, rimettendoci lo stipendio e spesso il posto di lavoro... ci hanno spianato la strada perché a noi costasse quanto una colazione al bar...
18 commenti:
Che particolari queste "cervella", ma sembrano una chicchina molto appetitosa!
Ci intriga molto il sapore di queste tagliatelle, quasi quasi dolcine!
un bacione
Mai pensato di dare dell'affascinante a dei tagliolini, ma davanti al tuo piatto, è questo l'aggettivo che ho sulla punta della lingua. Mi piace estremamente, so che piacerebbe tanto anche a Luca e non mancherò di mostrargli il tuo piatto. Sono rimasta colpita anche dal balsamico al tartufo, di cui ignoravo l'esistenza e considerando che in casa nostra il tartufo è più che apprezzato....
Buona serata di festeggiamenti, allora!
P.S. Adoro la tua grattugia!!!!!!!!!!!!
Sabrina&Luca
Ottima l'idea di sostituire con l'aceto balsamico al tartufo. E di classe. Ma d'altronde viene da te, no? Ho l'acquolina alla 9.40...
Buon fine settimana e un abbraccio,
Caro
Un piatto ricercato e particolare e come sempre ricco di sapori che solo tu sai combinare con classe e gusto!!!bacioni,Imma
questo piatto contiene i sapori che adoro di più!!! anch'io ho contribuito all'iniziativa contro la violenza sulle donne!!
Che trionfo di gusto e di sapori, davvero un bellissimo piatto, complimenti!!!
un primo piatto davvero fantastico, bisogna proprio provarlo!!
Scoprire che le "cervelles" è una crema a base di formaggio mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo!!! Oltre che sulla pasta, ci spalmerei un monte di crostini :) Un bacione, buon we
che delizia!Passa da me Sere, c'è qualcosa x te ;)
baci
Ciao, bello il tuo blog. Mi sono unita ai tuoi sostenitori, se ti va fallo anche tu e aiutami a crescere.
Francesca.
Senza sminuire la ricetta e le preziosi informazioni che ci hai dato in merito a queste Cervelles, delle quali assolutamente ignoravo l'esistenza, direi che l'occhio mi è cascato soprattutto sull'ultima parte del tuo post. E' importante ricordarselo sempre quello che stiamo festeggiando oggi. Poi l'immagine di te bovinamente sgallettante ed entusiasta di esserlo non ha prezzo.
Chissà perchè chiamano cervella dei tessitori un condimento fatto un del formaggio cremoso, mi sarei apsettata una cosa simile al ragu ma non a del formaggio. Comunque il nome non mi scoraggerebbe di certo da affondare la forchetta in quel piatto...il formaggio mi attira come il miele per gli orsi :)
Comincia dal commentare le foto che mi sono piaciute davvero...ehm..anche l'occhio vuole la sua parte...poi ho buttato l'occhio su questo aceto tartufato che proprio mi fa venire grossa curiosità di provarlo...non posso che inneggiare alla originalità, per me, della ricetta, che se riesco in minima parte a riprodurre credo mi piacerebbe proprio tanto!!! Tanti auguri per la festa di oggi e domani con un pò di tempo darò una sbirciata a questa iniziativa... Ciao!
che prodotto geniale!
Applausi!
formaggio...le mie papille vanno in subbuglio.oh si se mi piace il piatto!
Ciao è pronto il pdf della mia raccolta, vieni a scaricarlo!!
mi piacciono da impazzire le salse cremose, un abbraccio SILVIA
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