Non so quanto tu sia addentro
all’ambiente del golf, io per niente, ma “In City Golf” è una manifestazione itinerante
tutta particolare, che fa tappa in alcune città italiane: i centri storici si
trasformano, per l’occasione, in fairways e le buche vengono allestite in
coincidenza con i punti di maggior interesse culturale o commerciale
“In City Golf” si è fermato da queste parti lo
scorso fine settimana: penalizzato dal maltempo di sabato, certo, ma una
cornice come Firenze si fa perdonare tutto.
L’evento si è concluso con una raffinata
cena di gala sullo sfondo magnificente del ristorante del St. Regis, uno di
quegli hotel dove, se qualche foodie più abile di me non avesse elevato
l’attività di “blogger” a una qualifica semiprofessionale, non avrei mai messo
piede.
Tra gli sponsor della serata, le Distillerie Roner e la Tenuta Ritterhof, che hanno offerto,
rispettivamente, l’aperitivo e i liquori da fine pasto le prime e i vini in
accompagnamento la seconda.
Cominciamo la serata con un
rinfrescante calice di Hugo, un aperitivo che, nato qualche anno fa in Alto
Adige, si è rapidamente diffuso in tutta Italia, sicuramente per la sua
effervescenza giovanile, addolcita dal tocco fiorito del sambuco, che fa subito
festa: prosecco, Holler Sambo
e una manciata di menta.
La cena prevede penne con
asparagi e gamberi, non proprio di stagione, ma buonissime e molto raffinate,
impreziosite dalle delicate note di rosa di un Gewürtztraminer,
che, grazie al passaggio unicamente in acciaio, mantiene la sua caratteristica,
agile eleganza.
Proseguiamo con un filetto in
crosta aromatica, con sformatini di patate e melanzane, allietato dalla
freschezza fruttata di un PinotNero. L’esplosione briosa di
lamponi, al primo assaggio, è supportata dalle spezie del retrogusto,
risultato felice del passaggio in barrique.
Il dessert, una delicata mousse
al cioccolato, ci permette di scoprire l’ultimo nato di casa Roner, il Geist
di Nocciole, dal profumo risoluto della nocciola tostata e dal gusto
asciutto e complesso, che mi piacerebbe provare, più che come fine pasto, in
abbinamento con un formaggio o, chissà, con dei salumi di selvaggina.
Prima di salutare la curva riesco
a gioire anche di un sorso di Caldiff,
intenso distillato di mela Gravensteiner, che fa salire le lacrime agli occhi
da quanto parla di Natale.
3 commenti:
Che bell'iniziativa....la serata sembra essere stata interessante....credo sia bello sapere trovare le sfumature dei gusti in cui' che provi....se poi il finale ti ha riportata al Natale....allora meraviglia delle meraviglie....
SI un mondo decisamente a parte con non conosco ma so che spesso in tali posti organizzano splendide serate
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