La storia di questa crostata è tristissima: l’ho preparata per scacciare la noia in un sabato afoso, in cui mi era saltato all’ultimo momento un appuntamento a cui tenevo molto. Mentre impastavo e frullavo mi sentivo così furiosa nei confronti della persona che mi aveva bidonata che non mi sono presa, come d’abitudine, il tempo di tuffare il naso nei vasetti e nei flaconi di spezie e aromi con cui ho profumato la brisée e la farcitura. Mi sono lasciata semplicemente guidare da una serie di suggestioni moresche di viaggi compiuti in tempi remoti e libri letti tanto tempo fa.
La delusione è stata doppia,
perché anche l’occasione a cui la mia torta era destinata è stata annullata
(forse dovrei interrogarmi sul perché tanta gente si sente libera di disdire i
suoi impegni con me?) e l’ ho sfornata con la rabbiosa consapevolezza di aver
lavorato tanto per niente.
Poi il profumo della vaniglia acquistata
in un mercato chiassoso e colorato dell’Africa nera e quello pungente del
tabacco di un narghilé fumato in un negozio scintillante di fialette, sotto gli
occhi troppo scuri e troppo profondi di un profumiere troppo sicuro del proprio
fascino, mi hanno ricordato che “me” non è “niente” e, anche se avrei preferito
offrirla, me ne sono servita una fetta, poi due, poi una terza, pensando che,
in fondo, se esistono vini da meditazione, sigari da meditazione e the da
meditazione, anche una crostata può costituire un viatico per l’autoriflessione
e non c’è niente di male a prepararla per sé stessi.
Ingredienti per la brisée:
un cucchiaio di miscela tahitiana
polinesiana
100 gr di burro
un cucchiaio di estratto di
cannella
Ingredienti per la farcia:
un baccello di vaniglia
400 gr di fichi
un uovo
mandorle a scaglie (Eurocompany)
Procedimento:
Per prima cosa, prepara la
brisée: setaccia gli ingredienti in polvere e il the e lavorali a piccoli colpi
di mixer con il burro, per ottenere delle briciole. Solo alla fine, incorpora l’estratto
di cannella e verifica se occorre aggiungere un goccio d’acqua fredda per
rendere il composto manipolabile.
Rovescia le briciole ottenute in
una teglia per crostate leggermente sporcata d’olio e, con la punta delle dita,
pressale delicatamente sul fondo e i laterali, per foderarli. Riponi in frigo.
Raschia l’interno del baccello di
vaniglia, inciso a metà, per estrarne i semini. Frulla i fichi, la vaniglia,
100 gr di fruttosio, l’uovo e lo sciroppo e versa la crema ottenuta nel guscio
di brisée. Cospargi la superficie con le mandorle e spolvera con il fruttosio
rimanente.
Riponi nuovamente in frigo.
9 commenti:
mi spiace per il tuo mancato appuntamento ma a quanto si dice... ogni cosa non vien per nuocere...e questa splendida crostata ne è la prova
a presto
Sono daccordo, anche un buon dolce può riappacificare con il mondo. E perchè non dovremmo coccolare anche noi? mica solo gli altri :-)
Non sapevo esistesse uno sciroppo al tabacco, non riesco ad immaginare che sapore possa avere
Certo che non c'è nulla di male a preparare un dolce per se stessi e questo è davvero particolarissimo,quanto vorrei gustarne una fetta e sentire questa mescolanza di sapori e odori.....per il resto che posso dirti? mi spiace si capisce che probabilmente non è un periodo positivo,passerà dai te lo auguro presto.
Mia sorella - saggia donna - dice che i soldi spesi per se stessi sono quelli spesi meglio. Nulla vieta di applicare lo stesso principio anche ai dolci...
Claudette
Vorrei avere tutte le tue spezie per riprodurre in maniera fedelissima questa crostata....però farro e fruttosio sono proprio a portata di dispensa e dato che mia madre ieri mi ha chiesto una crostata questa domenica l'accontentero' cercando almeno di avvicinarmi alla tua versione...e sarei capace di mangiarmela anche da sola...sai quante volte ho fatto biscotti che per tutti a dieta mi son mangiata solo io...
vedi che non l'hai preparato per nulla ma per noi e per te?| ti par poco? la crostata è golosa e tutti ne siam contenti!
Hai fatto benissimo tesoro a dedicarti del tempo per "te" e gustarti la tua bella torta alla faccia di tutti e lasciarti trasportare in viaggi e profumi passati...deve essere una vera bontà cara, mi hai messo una voglia!!Un abbraccio forte,Imma
Una golosissima torta, adoro la farina di farro..... bravissima!!!!
Spesso assisto come spettatrice alla piaga di superficialità che sta colpendo le persone. Non riesco a capire come si possa con tanta leggerezza far saltare appuntamenti, incontri, come si possa lasciar andare le cose. Spesso capita anche a me, di essere rimandata perché "scusa me ne ero dimenticata. scusa sono impegnata.. " e chi più ne ha più ne metta. Ne soffrivo prima, ci restavo male chiedendomi cosa avessi di sbagliato. Ho poi capito, dopo, molto dopo essermi scottata tante volte, che il tempo, se si vuole, lo si può trovare, che dedicarsi a qualcuno, se si vuole, lo si può fare, senza se e senza ma.. ma se quei se e quei ma nascono, allora meglio perderle che trovarle queste persone. E dedicarsi una crostata, una piccola coccola, non può che far bene.. sapessero cosa si perdono!
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