Di queste linguine, ne sono
certa, ti innamorerai: so che è quello che dico quasi sempre dei miei piatti a
base di pasta, il fatto è che non sono molto brava nel cucinare questo “must”
tutto italiano e quando pubblico una prima portata così “nostrana” è perché,
proprio, mi ha fatto impazzire.
I pomodori, decisamente fuori tempo
massimo, sono quelli del mio ortofrutta
tentatore, che in questo periodo li svende a prezzi demenziali e, dato che
trovavo bellissima l’idea di decorare un piatto di linguine total black con una
dadolata di verdure multicolori, ho bypassato il problema stagionalità in
favore dell’estetica. Peraltro, il risultato, oltre che piuttosto bello, è
anche molto gustoso e ti permette di gestire un menu di mare barando un po’ e
senza spendere troppo.
Meglio investire sul vino (questo vale un po' sempre, è risaputo che mi piace più bere che mangiare), un Berlucchi 61 Rosé, che deve il suo suggestivo color aragosta dalla breve macerazione del Pinot Nero sulle bucce, da cui trae anche i caratteristici profumi varietali del vitigno. Alla preparazione della cuvée, in blend con un 40% di Chardonnay e alla presa di spuma, segue un riposo sui lieviti di circa due anni e un ulteriore affinamento dopo il dégorgement. Se ne ottiene un metodo classico coronato da una spuma soffice, che prende vita dalla misurata e affascinante ascesa delle catenelle del perlage.
Al naso, alla prima impressione di crosta di pane un po' acidula, succede una folata di frutti rossi freschissimi, una nota vinosa dovuta all'importante presenza del Pinot Nero e un fondo minerale, quasi marino. In bocca è decisamente fresco, ma rotondo e la bollicina, pur persistente è molto fine e discreta.
Al naso, alla prima impressione di crosta di pane un po' acidula, succede una folata di frutti rossi freschissimi, una nota vinosa dovuta all'importante presenza del Pinot Nero e un fondo minerale, quasi marino. In bocca è decisamente fresco, ma rotondo e la bollicina, pur persistente è molto fine e discreta.
In ogni modo non preoccuparti,
immagino sarà davvero l’ultima concessione nostalgica, presto sarà tutto un
fiorire di zucca, funghi e radicchio…
Ingredienti:
- 6 pomodori perini di colori diversi
- olio extravergine di oliva al basilico (Bioitalia)
- fleur de sel (Gemma di Mare)
- origano
- polvere di cappero (La Nicchia)
- 1 cipolla
- olio extravergine di oliva
- un cucchiaio di pasta d’acciughe (Balena)
- 2 dadi al pomodoro e peperoncino (Fancy Cubes Fattoria Italia)
- 2 tazze d’acqua
- 2 bustine di nero di seppia (Fattoria Italia)
- 500 gr di lingue di passero (Baronia)
- granella di cucunci (La Nicchia)
Procedimento:
Dadola i pomodori e condiscili con l’olio al basilico, il
fleur de sel, l’origano e la polvere di cappero.
Lasciali riposare, mentre prepari il condimento: affetta la
cipolla a velo e falla appassire dolcemente nell’olio. Quando sarà morbida,
aggiungi i dadi e la pasta d’acciuga, lasciali sciogliere, versa l’acqua,
riporta a bollore e unisci il contenuto delle bustine di nero di seppia. Fai
ridurre di circa 2/3.
Nel frattempo lessa la pasta per un paio di minuti in meno
rispetto al tempo indicato sulla confezione, scolala e termina la cottura nel fondo
al nero di seppia. Aggiungi i pomodori e servi con una spolverata di granella
di cucunci
8 commenti:
Direi che la dadolata di pomodori ravviva questo gustosissimo piatto di linguine, bello il contrasto di colori e il sapore sarà sicuramente ottimo!!!
Buona serata
che ingredienti saporiti e prelibati... grazie ai quali hai prodotto un piatto a dir poco favolosooooooooooo
un piatto davvero spettacolare e super invitante!!
Ciao! eh si, anche noi ci facciamo tentare dai pomodorini, ma finchè li prepari così saporiti con acciughe e fior di cappero....l'effetto è comunque gustoso!
Ok, spazio alle verdure autunnali, ma questa pasta nel mezzo ci sà benisimo :-P
Ottima anche la scelta del vino ;-)
Ciao, mi piace molto quello che fai mi chiedo come potrei aver perso il tuo blog
La prossima volta che li fai fammi un fischio, non mi formalizzo per nulla sui pomodori. Anche io li compro
Una vera delizia...la prima volta che anni fa provai il nero di seppia con un risotto ero alquanto scettica ma mi dovetti ricredere...buona anche la tua versione;-)
Bravo per questo post Senza andare a "Mi piace", un piccolo Retweet spesso utilizzare per marcare la mia approvazione, anche se non ho nulla da dire nei commenti.
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