Che dire su un piatto semplice e delicato come questo?
Certo, agli amanti dei sapori decisi non parrà gran cosa, ma, se ti piacciono i
profumi intensamente vegetali e le consistenze cremose, non potrai che
rimanerne entusiasta. Peraltro è rapidissimo da preparare, scottare
preventivamente il tofu è mio vezzo per ottenere una texture più vellutata, ma
puoi anche saltare questo passaggio e utilizzarlo crudo.
C’è da dire che, conoscendolo meglio, sul tofu si imparano
parecchie cose, per esempio che cucinato con cura non è affatto neutro o
insapore, almeno non più della panna liquida, può essere un ottimo addensante
e, come ingrediente principale, ha un suo perché. Come dicevo tempo
fa, dopo un po’ che si smette di mangiare carne, le preferenze alimentari
cambiano molto.
Ormai, quando per educazione ne assaggio un po’ (vedrai altre
ricette a base di carne su questo blog, per gli amici continuo a farla, non mi
interessa fare proselitismo), il sapore mi dà un po’ fastidio, mentre altri
alimenti, che prima trovavo insipidi, mi risultano interessanti. Magari per il
colore. O la consistenza. Come se, oltre al palato, nell’atto del nutrirsi
fossero entrati in gioco altri fattori.
Comunque, una mia storica posizione rimango assestata:
astemia non diventerò mai.
Per accompagnare una prima portata così leggera ho scelto un
vino altrettanto soave, un’Inzolia della Cantine Settesoli, che vinifica in
purezza questo antichissimo vitigno autoctono siciliano, caratterizzato da una
scarsa foliazione e da una grande resistenza alla siccità. Lo ritroviamo,
infatti, in tutta l’Italia meridionale e nelle isole dell’Arcipelago Toscano. L’Inzolia,
o Ansonica, dà origine a vini molto asciutti, caratterizzati da una risoluta acidità
e da profumi di fiori chiari e frutta bianca fresca, ai limiti del “non ancora
matura”, tendenti al vegetale. La versione di Settesoli spicca sicuramente per la
freschezza, equilibrata da una buona presenza di residuo secco, ad
ammorbidirla. Perfetto anche per un aperitivo, si abbina bene con verdure e crudité
di mare in cui siano presenti gamberi, cozze e altri ingredienti tendenza
dolce/grassa.
Ingredienti:
- 180 gr di tofu (Natura Nuova)
- un mazzetto di aneto
- 6 pomodori perini verdi
- sale qb
- olio extravergine d’oliva fruttato delicato (Olio di Puglia)
- 500 gr di tortiglioni di riso (Riso di Pasta)
Procedimento:
Scotta il tofu a vapore per 15 minuti e lascia raffreddare.
Nel frattempo trita l’aneto e i pomodori ridotti previamente a cubotti.
Aggiungi il tofu riportato a temperatura e frulla fino ad ottenere un composto
omogeneo. Insaporisci con un filo d’olio extravergine d’oliva.
Cuoci la pasta secondo le istruzioni sul pacchetto e
condiscila con la crema di tofu.
3 commenti:
Lo sai che anche nelle ricette semplici basta un piccolo tocco per renderli gustosi ed unici e anche se ammetto che il tofu proprio non riesce a conquistarmi del tutto con questa pasta mi ispira moltissimo!!Un bacio,Imma
ecco, uso raramente il tofu e l'aneto non so dove reperirlo....sono un disastro lo so, ma a vedere questa pasta mi viene voglia di provarla...e mi devo attrezzare, mannaggia!
Bacione e buona serata Sere
Insomma è come un pesto cremoso alternativo....per me è difficile sostituire la carne anche perché spesso mi mancano idee per fare altro che poi alla family possano piacere...è piu' facile variare sui primi ma con i secondi ci riesco poco....
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