Parlavo qualche
giorno fa del fascino che esercita su di me il panorama che si gode da casa
mia… sicuramente in alcune foto avrai notato lo sfondo punteggiato di verde e
oro, negli scatti di primo mattino, quando il sole filtra tra le foglie degli
alberi.
Gli stessi alberi che nelle
giornate ventose fanno la ola con i rami o che si acquattano sotto il
temporale, quando la pioggia li appesantisce, dando loro una cera depressa.
Proprio così li vedevo in questo weekend bagnato, che ho dedicato al riposo e a
ripiegarmi, anch’io, un po’ su me stessa, setacciando, alla ricerca di quelle
risorse vitali che ultimamente ho perso di vista.
In stato semi meditativo mi sono
accostata alla preparazione di una teglia di pasta al forno dai toni
primaverili, in una sorta di tacito richiamo verso un tempo più clemente. Non
tenevo particolarmente ad uscire, mi sento troppo stanca e sfiduciata per
attraversare quel corridoio stretto che collega il mio angolino di privacy alle brutture della strada e del mondo esterno, come il cunicolo che, dal fondo del
crepaccio in cui Alice precipita, porta al giardino della Regina Rossa nel
Paese delle Meraviglie, ma in direzione opposta, Ma avrei voluto che,
come me, la natura che riuscivo a scorgere dal mio buen retiro si
cristallizzasse, ciò che accade in quei rari momenti in cui il cielo è plumbeo, ma
l’aria è ferma e tutto appare sospeso.
In accordo con la mia svogliatezza
e una certa fretta di adempiere il più rapidamente possibile all’incombenza di nutrirmi,
ho sperimentato un metodo che potrebbe apparire degno dei peggiori tutorial
statunitensi, cuocendo le mie penne direttamente in forno, in un sugo piuttosto
fluido e delicato, a base di the nero. In realtà, posso dichiararmi soddisfatta
della riuscita, sebbene i miei gusti in fatto di pasta siano piuttosto
singolari ed esterofili e mi portino ad apprezzarla quando è piuttosto morbida.
A darmi un po’ di tono ci ha
pensato il vino, un unico calice, perché da sola preferisco contenermi e puntare
sulla qualità (essendo io anche l’unica persona che conosco che ci capisce
qualcosa), un buon Pinot Bianco, il Verus
Ritterhof, da vitigni coltivati ad
altitudine medio elevata, in due bellissime vallate dell’Alto Adige, su terreni
misti, da cui si ottengono, quindi, uve con caratteristiche diverse, che sta
alla capacità dell’enologo armonizzare.
Il Pinot Bianco, vigoroso per
natura, trova nei climi freddi la sua espressione più felice, perché le
temperature contenute ne limitano l’esuberanza, migliorandone la qualità. Il
colore è di un giallo freddo, tendente al verde, che già rivela molto sull’esperienza
olfattiva e gustativa che ne seguirà: note citriche e di mela verde (simili a
quelle dello Chardonnay, con il quale, infatti, è stato a lungo confuso) si
accompagnano a piccoli fiori bianchi e delicate erbe officinali sul finale. La frutta
secca, normalmente caratteristica olfattiva di questo vitigno, si avverte,
invece, maggiormente in bocca: la vinificazione in acciaio, infatti, esalta la
tipica freschezza e i toni aciduli, ma anche un certo retrogusto ammandorlato.
Sebbene sia consigliato per gli
aperitivi, non credo di fare sgarbo nell’accompagnarlo ai primi piatti
prevalentemente vegetali, soprattutto se tendenti alla dolcezza.
Ingredienti:
- un filo d’olio di semi di girasole
- 250 gr di penne di farina di piselli (Coop Campo)
- 500 ml di latte
- due cucchiaini di the affumicato Lapsang Souchong (L’Essenza del The)
- 50 gr di lardo d’Arnad
- un cucchiaio di farina
- 100 gr di fontal grattugiato
Procedimento:
Sporca leggermente d’olio una
pirofila da forno e disponi all’interno le penne.
Scalda la metà del latte e,
appena sfiorerà l’ebollizione, spegni il gas e metti il the in infusione per 10
minuti.
Nel frattempo dadola il lardo e
lascialo dorare in una padella senza aggiunta di grassi. Scolalo con una ramina
e mescolalo alla pasta.
Riscalda il grasso rilasciato e
aggiungi la farina, mescolandola rapidamente, fino a formare un impasto
consistente. Versa la metà del latte non aromatizzata con il the e porta a
ebollizione. Spegni immediatamente la fiamma e incorpora il formaggio, quindi
unisci il resto del latte e copri con questa crema la pasta.
Inforna immediatamente a 180° per
circa 30 minuti.
7 commenti:
Quando vivevo con i miei in Sicilia, mi svegliavo molto molto presto preparavo in silenzio il caffè e poi mi sedevo sul balcone guardando il mare, mentre il sole sorgeva... ora che vivo al nord questo mi manca tanto e posso capire la tua voglia di primavera e di paesaggi rilassanti! QUesta pasta è cosi strana ma cosi interessante allo stesso tempo... è vero può sembrare una ricetta "americana" ma io vorrei proprio assaggiarla... magari mi ci cimento anche io! A presto LA
A volte serve stare ripiegati su se stessi, anche a me capita nei w.e. di non aver voglia di fare nulla di più che alzarmi, leggere e mangiare, se non fosse che mio marito si lamenta starei in pigiama tutto il giorno...
Una ricetta davvero interessante, la cottura della pasta direttamente in forno e con un tè special, il preferito di mio figlio Pietro, mi sa che la provo quanto prima, sono molto curiosa! Un bacione e buona settimana
I miei weekend purtroppo sono sempre all'insegna delle corse, una volta devo tornare a casa dai miei, l'altra vado a trovare le nipotine, e se va male mi tocca anche lavorare! è da tanto che non riesco a prendermi un po' di tempo per me e godermi un po' di sano ozio.
Se c'è una cosa che davvero amo del tuo blog e del tuo modo di cucinare è la voglia di sperimentare senza farsi troppe paturnie del tipo "non si fa così". Ora mi hai messo una gran curiosità di sentore come viene la pasta cotta direttamente nel forno
Prendersi un po' di tempo è sempre terapeutico...in questo periodo anche io ne avrei tanto bisogno, ma non riesco mai, presa nel vortice di eventi e mille cose da fare...
Mi intriga il modo in cui hai cotto questa pasta, sai?! Mai provato....devo sperimentare....
Un bacio e buona giornata amica mia
Davvero hai cotto la pasta direttamente in forno? Doveva essere abbastanza liquida la salsa al latte e tea....speriamo che arrivi una primavera piena di quelle energie che in noi sono quasi tutte finite....
Ho appena scoperto il tuo blog oggi e penso di trascorrere alcuni giorni nel corso.
In effetti, questa realizzazione è una vera meraviglia, grazie per questo articolo in ogni caso.
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