Con i brandelli di energia di cui dispongo, tra il caldo, la
stanchezza accumulata nel corso di un anno che mi ha dato grandi soddisfazioni sul
piano personale, ma molte preoccupazioni in altre sfere, faccio una sosta dal
mio ortofrutta di fiducia. E’strano: non ho un macellaio, né una pescheria di
fiducia, non mi servo mai dallo stesso fornaio, ma da quello che mi capita
vicino, e spesso compio una felice sintesi passando al discount in pausa
pranzo, ma gli ortaggi, tranne i rari casi in cui mi vengono regalati da
qualche conoscente che può contare su uno scampolo di terreno e tanto tempo da
dedicargli, li compro solo nella botteguccia un po’ scassata e disordinata
dietro al mio ufficio, un 24/7 gestito da un immigrato egiziano, che millanta
un passato da chef in un ristorante stellato a Roma, molte avventure galanti
nel jet set e probabilmente mente anche sulla provenienza della merce. Merce
che, però, senz’ombra di dubbio, non ha niente a che vedere con quella
plastificata della grande distribuzione, anche se, spesso, il nostro Cracco dimentica
prezzi e cartellini e io, che non distinguo un mazzo di bietole da un cespo di
cavolo cappuccio, mi ritrovo il frigorifero pieno di melanzane, pagate quanto
un De Beers, e l’Artusi aperto alla pagina della ribollita.
Mi rassegno a non seguire più alcuna ricetta e procedere a
grandi infornate cumulative, facendo una media delle temperature e lasciando le
verdure che richiedono tempi più lunghi nel forno ormai spento, finché questo non
si raffredda completamente.
Incastrando bene le teglie tra loro, dovresti riuscire a
distribuirle tutte sulle due griglie e, poi, in frigorifero, in maniera da
disporre di contorni già pronti per tutta la settimana o da allestire un buffet
verde per gli ospiti, a cui far seguire un piatto forte e un dolcetto.
In questo secondo caso, vista la grande varietà di proposte,
una bollicina leggera, non troppo aggressiva, perché non c’è niente da
sgrassare, mette tutti d’accordo. La Malvasia Daphne Medici Ermete, a fermentazione naturale, nasce
nel reggiano e, come tutti i vini emiliani, ruota attorno alla gastronomia di
questa regione, al fine di bilanciarne la ben nota opulenza. L’abbinamento da
manuale è quello con salumi e formaggi tipici, ma in Toscana, forse perché la
cultura dei vini frizzanti lascia a desiderare, di fronte a un tagliere già si passa
a un rosso di medio corpo, mentre il brio del perlage è riservato agli
aperitivi, con più attenzione, magari, alla delicatezza dei profumi, in questo
caso caratterizzati da una nota leggera di mela croccante, fiori chiari e un
fondo ammandorlato, che ritorna al palato, a chiudere la fresca percezione
fruttata iniziale.
- 8 pomodori costoluti
- un cucchiaio abbondante di pasta d’acciughe (Balena)
- 8 rametti di timo
- 8 rametti di maggiorana
- qualche fogliolina di menta
- olio extravergine di oliva
Procedimento:
Lava i pomodori e taglia via la calotta superiore. Cola all’interno
la pasta d’acciughe, cospargi di erbe aromatiche e ricomponili. Irrora con olio
extravergine di oliva e inforna a 180° per 30 minuti.
Ingredienti per i Ravanelli
Arrostiti:
- un mazzo di ravanelli
- un cucchiaio di miele
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
Procedimento:
Disponi i ravanelli, lavati, in una pirofila e condiscili
con gli altri ingredienti. Inforna a 180° per 30 minuti.
Ingredienti per gli Asparagi
alle Nocciole:
- un mazzo di asparagi
- un uovo
- sale
- pepe
- 4-5 cucchiai di semola di grano duro
- 50 gr di granella di nocciole (Eurocompany)
- olio extravergine di oliva
Monda gli asparagi, eliminando la parte più fibrosa del
gambo e scartando l’esterno con una mandolina.
Prepara un piatto fondo piuttosto grande, dove sbattere l’uovo,
salarlo e peparlo, un altro piatto nel quale avrai cosparso la semola e un
terzo, con la granella di nocciole.
Immergi gli asparagi nell’uovo e lasciali riposare una
ventina di minuti, quindi passali nella semola e nelle nocciole.
Disponili in un solo strato in una teglia da forno
leggermente sporcata d’olio.
Inforna a 180° per 30 minuti.
Ingredienti per l’Insalata
Greca al Forno:
- 500 gr di pomodori ciliegini
- 170 gr di olive greche (Ficacci)
- due cucchiai di miele
- una spruzzata di aceto balsamico di Modena (Toschi)
- un pizzico di peperoncino
- una presa di timo
- una manciata di maggiorana
- qualche fogliolina di menta
- olio extravergine di oliva
- 250 gr di feta
Procedimento:
Stendi i pomodori, mantenendo, se presente, il raspo, sul
fondo di una teglia, aggiungi le olive e condisci con tutti gli altri
ingredienti (eccetto la feta), distribuendoli uniformemente. Inforna a 180° per
30 minuti, aggiungi il panetto di feta intero e lascia dorare per altri 20
minuti, girandolo una volta.
Spezza il formaggio in cubotti irregolari e servi caldo.
4 commenti:
mamma mia quanti anni che nn vedevo la pasta d'acciughe!!!!!
Direi che è perfettamente Buona!
Brava Serena, un gustoso piatto unico!
Accidenti....un buffet da fare invidia ad un ristorantino dal buffet in bella vista....gli ortaggi del tuo fruttivendolo di fiducia ha una merce che aldila' della provenienza sembra proprio genuina!!!
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