Roof Top” è la parola dell’estate.
In una città resa sempre più soffocante dal caldo e dall’automazione, una città
un tempo gloriosa, in cui le abitazioni incombono sui vicoli, già di per sé
angusti, comprimendoli fino a ridurli in tunnel in cui uno sciame stolido di
zombie e robot si snoda con occhi spiritati, sopravvive una Firenze sospesa ad
altezze sfalsate, compartimentata da ringhiere e illuminata da lanterne e candele,
che permette di librarsi almeno con lo sguardo. E’la Firenze degli abbaini,
delle altane, delle mansarde terrazzate, dei giardini pensili per i più
facoltosi. Una Firenze areata e democratica, che permette ai romantici di rimirare
Piazzale Michelangelo, agli eruditi di osservare Santa Maria del Fiore da una
prospettiva arrogante, agli amanti della natura offre la vista sul Pratomagno
in lontananza, ai curiosi, come me, di ficcare il naso nelle vite degli altri
prendendo spunto da ciò che si protende nel déhor per inventarne il seguito.
Alcuni vi organizzano feste,
altri si fanno pagare per affittarli e farle organizzare agli altri. Quando la
location è particolarmente elegante ti senti fuori luogo: il vestito è troppo
made in China, le scarpe troppo basse, i capelli si scompigliano. Allora per
sentirti meno a disagio devi bere. Se gli occhi lacrimano per il vento e il
rimmel cola bevi due volte. Smetti di bere quando ti rendi conto che il bagno è
due piani di scale marinare più in basso e per arrivarci intera devi reggerti
in equilibrio.
Anche i biscotti che hai portato
ti sembrano troppo biscotti, accanto a quell’altare di finger food belli e
anaffettivi, e nemmeno li tiri fuori dal tupperware: domattina, avvolta in una
t-shirt sformata e appoggiata al banco snack, nell’intimità della cucina,
saranno meno stonati.
Ingredienti:
- 300 gr di semola
- 40 gr di farina di cocco (Eurocompany)
- 60 gr di cacao amaro (Icam)
- un cucchiaino di fleur de sel
- una bustina di lievito istantaneo
- 2 uova
- 340 gr di zucchero di canna (Barbados Elite Novarese Zuccheri)
- 100 gr di burro
Procedimento:
Setaccia le polveri in una
terrina
Monta le uova con lo zucchero, incorpora
il burro ammorbidito e unisci gradualmente gli ingredienti solidi, senza
mescolare troppo.
Con un porzionatore da gelato
preleva delle piccole dosi di impasto e appiattiscile leggermente su due teglie
foderate di carta antiaderente. Preriscalda il forno a 200° e inforna i cookies
per 12 minuti, scambiando di posto alle placche a metà cottura.
5 commenti:
Altane, mansarde, grandi terrazzi sono una di quelle cose che considero davero un "plus" in una casa. Forse perchè non ho neanche un microscopico e insignificante terrazzino. Una città come Firenze vista dall'alto deve essere uno spettacolo unico. Però odiando sentirmi fuori luogo credo che diserterei inesorabilmente ogni festa mondana "on the roof top" e mi godrei in pace il fresco della sera sul divano insieme a questi biscotti e un bel bicchiere di latte freddo. Hanno un aspetto divino e mi incuriosisce molto l'uso della semola, non l'ho mai provata nei biscotti
Questi biscottini sarebbero stati all'altezza di essere serviti una bella alzatina accanto ad altre prelibatezze...
Non sono mai stata a Firenze, spero al più presto di rimediare e poter sbirciare anch io seppur da una camera d'albergo ;)
Semplici e golosi, mi piacciono molto!
Sempre il top i cookies!
Sicuramente Firenze deve essere bella anche da altre angolazioni...E con un cookie di questo da provare ancora più interessante! !!!!
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