27 nov 2017

"Più in alto di noi c’è solo il cielo" (Gino Girolomoni)


Forse ho creato una certa aspettativa riguardo alla mia destinazione per lo scorso weekend. Un’aspettativa che si è pienamente compiuta, anzi, la realtà l’ha superata, sorprendendomi e coinvolgendomi in ciò che ho vissuto come non mi accadeva da tempo.
Nei giorni successivi ho avuto qualche problema, che spiega anche il ritardo con cui sciolgo la profezia, ma i bei ricordi mi hanno tenuto il cuore al caldo e mi hanno resa ottimista anche nei momenti più difficili.
Sono io, però, che temo di poter deludere i miei lettori. Perché non è facile con la parola, soprattutto con la parola scritta, che non lascia trasparire le vibrazioni di una voce incrinata dalla commozione, trasmettere la sensazione di completezza e armonia con l’ambiente e le persone che mi hanno circondato nei giorni passati. So di esprimermi come se fossi reduce da un’esperienza mistica ed in un certo senso è stato così.
Ho avuto la fortuna, beh, no l’onore, di far parte di un gruppo di giornalisti, blogger ed altri professionisti della gastronomia selezionati dalla Cooperativa Agricola Girolomoni per trascorrere alcuni memorabili giorni immersi nel singolare microcosmo creato dal suo straordinario fondatore, un uomo da molti definito “ visionario”, termine che, a mio avviso, non rende giustizia alla concretezza con cui, in tutta l’area circostante Montebello, la filosofia di Gino Girolomoni e la sua visione globale si sono realizzate.
Non è sufficiente parlare di “biologico”, “etica alimentare”, “amore per la terra” per sintetizzare il pensiero di questo personaggio straordinario, che ha sì, definito nei suoi mirabili scritti, colmi di lirismo e sensibilità, le fondamenta per un mondo migliore, ma, soprattutto ne ha realizzato un prototipo che grazie alla passione dei suoi figli, ma anche di tutti i soci ancora prospera e costituisce un modello socioeconomico alternativo al capitalismo rampante e alla voracità con cui, da decenni, facciamo a brandelli l’ecosistema, senza preoccuparci delle conseguenze.



Quando si parla di Girolomoni, si pensa innanzitutto al pastificio, un’unità produttiva di medie dimensioni, che ha cominciato a produrre formati integrali negli anni ’70, quando ancora in Italia non esisteva un disciplinare in merito, offrendo il fianco a Big Pasta e subendo immotivati sequestri, che le hanno, però, consegnato il passepartout per il mercato estero.
Ma nel novero dei prodotti a marchio vengono convogliate tutta un’altra serie di referenze, prodotte da altre consociate, sempre nel rispetto delle linee guida ispiratrici del progetto. Scopriamo così che, attorno al pastificio, esiste un “sistema solare” di piccole e medie aziende, che va a costituire il “polmone biologico d’Europa”,  E già questa è una prima sorpresa.
La seconda arriva all’interno del Monastero di Montebello, per anni residenza della famiglia Girolomoni, dove la fervente spiritualità di Gino trova una sua dimensione comunitaria: scopriamo qui le testimonianze delle numerose iniziative di aggregazione da lui patrocinate per infittire il tessuto sociale di tutta l’area e ribadire su un piano relazionale, con progetti educativi e culturali, i principi sostenuti a livello imprenditoriale.
La terza sorpresa è più che altro una conferma: il grande cuore delle persone che collaborano alla realizzazione dell’utopia girolomoniana e alla preservazione delle conquiste già compiute, rinnovandone ogni giorno il senso profondo con dedizione, intensità e grande delicatezza d’animo.


Nei prossimi giorni entrerò più diffusamente nei dettagli, sperando di riuscire a trasmetterti anche solo un decimo delle emozioni che questa esperienza mi ha regalato. 

3 commenti:

elenuccia ha detto...

Wowo deve essere stata davvero un'esperienza unica. Purtroppo si parla sempre di problemi/malagestione e mai delle tante belle realtà che abbiamo

nelcestinodienela ha detto...

Bello quando persone che progettano lasciano un segno cosi' importante....mi hai incuriosita...

Unknown ha detto...

Mi sono imbattuto nel tuo sito da un retweet, quindi interagisco e pubblico commenti quando mi interessa e ne vale la pena.
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