22 ott 2008

Il profumo del pane alla lavanda




Questo pane nasce in libreria.


Purtroppo non in una di quelle librerie rétro, con le pareti coperte da scaffali che arrivano al soffitto, su cui sono ammassati libri polverosi rilegati in brossura, gestita da un anziano signore dai modi gentili, che i libri li conosce davvero, come la Maggie di C'è post@ per te o il signor Khan de "Il libraio di Kabul".


Questo pane nasce, molto prosaicamente nel limitato reparto libri di un ipermercato, tra volumi in edizione economica, incellophanati e etichettati con la dicitura -20%, gli instant book di giornalisti famosi e le autobiografie dei personaggi del GF. Tra i titoli ad effetto che lampeggiavano, uno in particolare ha colpito la mia attenzione: "Il Profumo del pane alla lavanda" di Sarah Addison Allen. Una rapida scorsa al risvolto della copertina mi ha dato l'idea che si trattasse dell'ennesima storia di donne ferite che ritrovano il sorriso aprendo un'attività che ha a che fare col cibo e ultimamente ne ho lette troppe, anche se su questo tema ricorrente nella letteratura femminile contemporanea dovrei forse riflettere e non solo qui.









Ma l'espressione "pane alla lavanda" continuava a frullarmi in testa, evocando in me immense distese azzurre, bordure profumate intorno alle quali ronzano incessanti le api, sacchettini ricamati e appesi in corone a decorare l'ingresso dei negozi di tovaglie stampate a colori vivaci, bagliori provenzali, insomma.



Mi serviva comunque del pane integrale per una chicca con cui vi sorprenderò (almeno spero) più tardi e in fondo la lavanda non era così inadatta, dato che anche per quella era previsto un viaggio mentale oltralpe ed è così nato il mio personale, profumatissimo pane alla lavanda.







Ingredienti:

  • 300 ml di acqua
  • 25 gr di margarina
  • 270 gr di farina 0
  • 270 gr di farina integrale
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 2 cucchiaini di sale
  • 1 bustina di lievito di birra secco

Ho messo tutto nella macchina del pane, programma integrale, crosta scura. Al beep ho aggiunto nel cestello una manciata abbondante di foglie di lavanda essiccate.








13 commenti:

Maya ha detto...

Fantastico!!! che idea originale... sicuramente profumata!!!! che dire di più .... segno anche questa!!!!
Bacio

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Sono una grande amante della lavanda in cucina, ma il pane mi manca. Davvero speciale.
Me ne ricorderò per la prossima volta che panifico
A presto
Alex

Manuela e Silvia ha detto...

Bella l'origine di questo pane..insoltia si direbbe!!
Ma poi sapeva da lavanda o ne aveva solo il profumo?? Sennò ce le procuriamo anche noi le foglie essiccate...è un pane....diverso?!?
bacioni

Serena ha detto...

@ Maya e Alex: sì, è davvero particolare. Probabilmente con i fiori lo sarebbe ancora di più, ma non ne avevo.
@ Manu e Silvia. La lavanda in cucina ha molti usi, a seconda della parte che se ne impiega: i fiori sono molto adatti per i dolci e per qualche preparazione particolare, un po' da nouvelle cuisine, tra l'altro una cosa preparata con i fiori di lavanda il giorno stesso è soprattutto profumata, all'indomani ne acquista anche il sapore. I rametti e le foglie, invece sono più indicati per preparazioni salate, ad esempio negli arrosti o nei condimenti per la pasta, ad esempio si sposano bene con preparazioni piccanti e hanno un sapore che ricorda alla lontana l'alloro, ma è più aromatico.

Micaela ha detto...

geniale questo pane!!! dev'essere sì profumatissimo e buono!!! un bacione!

Flavia ha detto...

Che bella idea! Non l'ho mai assaggiato, ma riesco a immaginarne l'odore! E poi l'aspetto è fantastico :)
Baci.

manu ha detto...

adoro il pane, adoro la lavanda quindi è perfetto!!!

Michela cake designer ha detto...

Sai ho sempre terrore che il sapore di lavanda sappia di sapone..però l'ho provata sui biscotti ed ho visto che non è così..sicuramente proverò anche il tuo pane.
ciao

Serena ha detto...

Grazie a tutti della visita, a me questo pane è piaciuto proprio tanto e con questa ricetta si è mantenuto morbidissimo per tre giorni (adesso è finito). Ah, Michela, non sa di sapone, non preoccuparti!

Barbara Palermo ha detto...

Felice ed originale intuizione, brava!

Patrizia ha detto...

delicatissimo pane mi incurioscisce molto il suo profumo...complimenti penso che lo provero'.
Mariluna

nina ha detto...

Mi sembra davvero buonissimo...chissà che profumo!

giulia ha detto...

ma che idea bellissima non l'avevo mai sentito il pane, io ho fatto il risotto con lavanda posso immaginare il pane come sia profumato...brava!