13 lug 2009

Confettura di Pesche alla Lavanda (e il metodo Ferber "sbagliato")

Questa confettura mi ha fatto letteralmente impazzire nel prepararla e mi ha causato ancora più problemi nel pubblicarla, perchè blogger si rifiuta di caricarmi la foto più bella.
Quanto alle difficoltà in fase di confezionamento, ecco il problema: ho voluto tentare il metodo Ferber, convinta che potesse risparmiarmi ore di fumenta sopra il calderone, ma, ahimé, nel mio caso non ha funzionato.
Mi chiedo se, forse, si tratta di un procedimento valido solo qualora si utilizzino le industriali dosi di zucchero consigliate dalla Ferber, che, probabilmente, durante le 24 ore di riposo, assorbe una maggiore quantità dei liquidi prodotti dalla frutta e ne permette un addensamento più rapido, quando la si va a ribollire. Se qualcuno ne sa qualcosa, mi faccia sapere.

Fatto sta che per preparare la mia confettura di pesche mi sono occorsi quasi 50 minuti di cottura, senza contare le operazioni di denocciolamento. Niente sbucciatura (almeno), ho preferito lavare bene le pesche e cuocerle con la buccia, per regalare ai miei barattolini un bel colore arancio vivo e conservare le fibre presenti in questi aromatici e dolcissimi frutti.
Infatti, malgrado, contrariamente alla regola aurea per cui la marmellata si fa con la frutta raccolta personalmente, mi sia servita di pesche acquistate al supermercato, e non erano nemmeno quelle adatte, sono stata davvero fortunata: erano dolcissime, sugose e profumate e con 1.600 gr di frutta al netto degli scarti, ho ottenuto ben 4 barattoli piuttosto grandi di prodotto finito.

E che prodotto finito! Una confettura densa e corposa, che non cola, quindi ideale per il pane ad alveolatura grossa e i biscotti a ciambellina che ci piacciono tanto.
L'ho voluta profumare con qualche stelo di lavanda, che ha regalato al composto un aroma particolare, un accenno velato di siepi in piena fioritura estiva, ma senza l'effetto saponetta tanto temuto da chi non è solito cucinare con i fiori.


Ingredienti:
  • 2kg di pesche
  • zucchero (la metà del peso delle pesche al netto dei noccioli)
  • 3 steli di lavanda in fiore

Procedimento

Avendo utilizzato (tentato di utilizzare) il metodo Ferber, ho denocciolato le pesche, le ho tagliate a dadini piuttosto piccoli e le ho messe in un pentolone con la lavanda e lo zucchero (pesate le pesche doop averle pulite e calcolate metà peso di zucchero). Ho portato il composto a ebollizione, coperto e portato la pentola in cantina, dove l'ho lasciata per 24 ore.

Secondo me questo passaggio si può anche saltare e passare direttamente alla cottura: secondo il metodo Ferber (sempre che l'abbia capito bene), dopo questo tempo di riposo, la marmellata dovrebbe ricuocere solo 5-10 minuti dalla ripresa dell'ebollizione, dopodiché dovrebbe aver raggiunto la giusta densità. La mia marmellata ha impiegato 45-50 minuti circa per superare la prova piattino.

A quel punto l'ho invasata ancora bollente in alcuni barattoli puliti e asciutti, che ho prontamente capovolto e lasciato rovesciati fino a raffreddamento completo.

So che esistono altri metodi di sterilizzazione, più laboriosi e a quanto pare più sicuri, ma io ho sempre utilizzato questo e non ho mai avuto problemi.

37 commenti:

Manuela e Silvia ha detto...

Ciao! ma ch ebuona questa confettura! con i biscotti a colazione...e chi se ne và più a lavorare!
proprio brava!
bacioni

ilcucchiaiodoro ha detto...

Su questo metodo ognuno dice la sua,anche se io non l'ho mai provato..per quanto ne so la seconda ripresa della cottura dovrebbe durare come dici tu 5-10 minuti,ma oltre a questo io sapevo che ci vuole l'aggiunta di un goccio dei succo di limone che fa da pectina e che deve cuocere in pentole larghe e basse in modo che evapora meglio.
Di più non so dirti,ma nonostante il tempo impiegato vedo che si presenta bene,l'importante è il risultato,no?

Serena ha detto...

@ Manu&Silvia: verissimo, in questi giorni la mia colazione è diventata interminabile!
@ Cucchiaio: il succo di limone, in effetti, non l'ho messo... però il pentolone era quello giusto, anche se per ovvi motivi l'avevo dovuto coprire... avendolo messo in cantina, non potevo rischiare di trovarci i ragni dentro... che non sia evaporato abbastanza liquido?

ilcucchiaiodoro ha detto...

credo che se l'hai coperto da un panno il liquido evaporava soprattutto se di lino,se invece c'era il coperchio credo che abbia fatto la condensa...
certo una marmellata con i ragni non è il massimo....
PS grazie per la visita!

Kittys Kitchen ha detto...

Ciao Onde! Non so darti una mano per quel che riguarda in metodo Ferber perchè non mi sono mai cimentata cmq devo dire che a vederla questa marellata ha una consistenza favolosa... Deve essere buonissima con l'aggiunta della lavanda!
Hai fatto bene a lasciare la buccia alle pesche se si conosce la provenienza dei frutti perchè toglierla?!

Dolci a gogo ha detto...

ammiro molto le persone che fanno le confetture perche io nn ho pazienza e di sicuro farei dei disastri immani...la confettura per me è perfetta metodo o no di ferber :-)... onidna si vede che è bella corposa e sarà buonissima !!bacioni imma

Castagna e Albicocca ha detto...

Ciao,io non ho mai usato questo metodo...credo anch'io che possa funzionare se uno ci mette tutto lo zucchero che usa anche lei....però ho sempre letto che le sue marmellate sono terribilmente dolci, e tutti tentano di ridurre lo zucchero!
Io applicherò il solito metodo: cottura lunga, finche non ottengo una bella marmellata cremosa....non adoro quelle super liquide, una via di mezzo,ecco!
la tua comunque mi pare proprio abbia la consistenza perfetta.
Sono un po' assente dal blog....uff!
Però ogni tanto ti sbircio,eh?!

Castagna

Eliana ha detto...

Da quando mio suocero ha iniziato a portarmi cesti di fichi, prugne, pesche in quantità industriale, mi è capitato qualche volta di preparare marmellate!
Per me si tratta di eccezioni perchè amo mangiare la frutta in purezza, al naturale, non mescolando i sapori ( rare volte ho apprezzato una macedonia!! ).
Al contrario il profumo di un fiore che ne esalti la gradevolezza, o una spezia che la renda unica mi stuzzica mltissimo.
Da sempre uso il metodo tradizionale, poco zucchero ed ore ed ore di cottura.. poi ancora bollente nel barattolino "cotto" e testa in giù!!! Pronta per le fette biscottate!!!

Micaela ha detto...

carissima a me sembra perfetta questa confettura, è vero che è superdensa, come piace a me! non conosco il metoto che hai utilizzato, mi segno il procedimento così lo provo anch'io. un bacione

tartina ha detto...

Anch'io non conosco il procedimento, ma mi sembra ottimo,l il tuo risultato.

Ma com'è Ondina, tutto bene?

Bacione*

Lady Cioffa ha detto...

ho letto anch'io di questo metodo ma ero appunto perplessa dalle quantità di zucchero...mi hanno consigliato la pectina anturale da fare con le bucce e itorsoli della mela ma devo ancora avere la ricetta. il risultato però sembra davvero buono e profumato!

Antro Alchimista ha detto...

Non conosco questo metodo, comunque la tua marmellata mi garba proprio tanto con quei bei pezzettoni bella densa! Un abbraccio Laura

Patrizia ha detto...

voglio andare a rivisionare questo metodo Ferber...mi pare di aver già letto qualcosa. Io uso il mio metodo, quello tradizionale quello di mia mamma e di mia nonna e mi trovo bene...riduco lo zucchero (per un kg di frutta metto sempre 700 g.) e non ho difficoltà di addensamento circa dopo 45 min. é perfetta. il riposo di una notte, so' che puo' essere praticato per le pere per esempio o per le mele cotogne che sono più corpose...o anche per i limoni...ma ti ripeto io ho sempre fatto tradizionalmente. Anche la sterilizzazione é uguale alla tua e mai avuto problemi, aggiungo poi che la confettura di pesche non l'ho mai fatta e che adoro quei pezzettoni che ti vengono i bocca compresa la buccia...ah..; a proposito so' che alcuni consigliano di mettere la mandorla contenuta nei noccioli, che poi é amarissima, per esaltarne il profumo. Insomma c'é una vera scuola da seguire per le confetture!!!;-)

Un'abbraccio affettuoso!

ps: é l'ultima che mi faccio quest'anno, spero!!! l'età avanza!!! dopo passero' a quelle estetiche ahahahah!!! ;-)

Serena ha detto...

@ Cucchiaio: il panno di lino, non ci avevo pensato!!!
@ Kitty: oddio, la provenienza delle pesche era il supermercato... però ho pensato che, se le avessi mangiate a morsi, le avrei mangiate con la buccia... quindi, perché toglierla nel caso della marmellata
@ Imma: ma non è vero, ti riesce tutto... secondo me sapresti fare delle ottime marmellate!
@ Castagna: infatti, anch'io ho sentito dire che lo zucchero impiegato dalla Ferber raggiunge livelli da diabete... e non fa per me!
@ Edi: allora la fai come me!!! Io non amo molto la frutta e la marmellata è l'unica forma sotto la quale ne mangio in abbondanza!
@ Micaela: anche a te piace densa? Anche a me: mi è capitato di comprare marmellate molto liquide, ma, quando la faccio io, voglio sceglermi la consistenza che amo!
@ Tartina: sì, cara, grazie, sono solo un po' in ansia per alcuni accertamenti, nei prossimi giorni
@ Gio: quando avrai la ricetta della pectina naturale, fai un fischio!
@ Laura: il metodo Ferber dovrebbe servire per cuocere poco la frutta... ma non mi pare funzioni...

Giulia ha detto...

Ondina, sinceramente non conosco il metodo Ferber, faccio così di solito: preparo la frutta, verso sopra lo zucchero (1:1) e il succo di limone e lascio per tutta la notte. Lo zucchero si scioglie.
Poi il giorno dopo, cuocio la marmellata 20 minuti circa e la invaso. Quando è fredda, ha la consistenza giusta.
Grazie per il bollettino "boscoso"!
Un bacione e buon inizio settimana!

Luisa ha detto...

Che colore magnifico....la prossima volta lescero anch0io la buccia alle pesche...per il metodo non darti consigli io uso quello tradizionale....comunque per la sterilizzazione io uso il tuo sistema....mai avuto problemi e poi è la quantità guista dello zucchero che la conserva....buona settimna Luisa

Serena ha detto...

@ Mariluna: interessante questa cosa della mandorla amara nella marmellata... ma quante? Sapevo che erano tossiche e non si doveva eccedere...
@ Giulia: sì, allora la fai come me quando non tento di utilizzare il metodo Ferber!!!
@ Luisa: vero? Il colore piace molto anche a me, sono rimasta piacevolmente stupita, in genere la marmellata di pesche è arancio chiaro...

Saretta ha detto...

Chissenefrega del metodo...la tua marmellata verace mi piace da matti sai?Io la buccia la tego sempre per i tuoi stessi motivi.Poi, vuoi mettere una marmellata liscia liscia da prer finta, con una bella a pezzettoni?!Ah mi farei 'na fetta di pane seduta stante!!!Bacione
PS:grazie x la magnaminità..sabato l'opera era bella ma che stanchezza avevo!!!

Serena ha detto...

ignoravo l'effetto saponetta! si vede che nn uso i fiori in cucina.....dovrei rimediare...la mia cucina è moooolto lacunosa...specie negli ultimi periodi!!!

Serena ha detto...

@ Saretta: anche a me la marmellata piace a pezzettoni! Immagino che tu fossi stanca, del resto io mi addormento alla televisione!
@ Serena: oh, beh, ma ora dovresti essere in piena esaltazione prelaurea, altro che cucina!!!

Unknown ha detto...

Io con le marmellate non vado molto daccordo, (nel senso che nn so cucinarle, ma mangiarle mi riesce benissimo, ihihih) e questa marmellatina quì sento che mi piacerebbe parecchio.
Ps. E' avanzato mica un pain au chocolat? :)))Un bacione:)

Serena ha detto...

@ Sweetie: ma i pain au chocolat riescono molto meglio a te che a me!!!

wennycara ha detto...

Quanto a marmellate io non sono certo attendibile, più che altro nella spiegazione del metodo, perchè poi anche se non le faccio con tutti i crismi vengon bene :)
La tua mi pare proprio meravigliosa, pensa che mi sembravano ciliegie!
baci, buon pomeriggio!

wenny

Serena ha detto...

@ Wenny: in effetti, è bella scuretta, potrebbero tranquillamente essere ciliegie!!!

Edda ha detto...

Sugli abbinamenti non puoi che incantarmi :-). Il metodo Ferber lo uso spesso pero' in realtà le marmellate le consumo abbastanza rapidamente e spesso in altri dolci quindi non mi sono mai veramente posta il problema della consistenza (che poi dipende anche dalla frutta). Sicuramente hai ragione è la quantità di zucchero assorbita durante la marinatura che fa' la differenza. Buona serata!

paola ha detto...

adoro le marmellate!!! ho appena prodotto anche io 3 barattoli di marmellata di pesche..ma ahimè non avevo la lavanda!! un abbraccio

Luca and Sabrina ha detto...

Non sappiamo aiutarti circa questo metodo di preparazione delle marmellate, di sicuro non amiamo le marmellate troppo dolci, anche noi siamo per ridurre la quantità dello zucchero per quanto si può fare. Pesche e lavanda sono un gran bell'abbinamento, giusto ieri abbiamo acquistato della lavanda ad una sagra paesana e l'intenzione è quella di fare una marmellata d'arancia aromatizzata alla lavanda, ci ispira tantissimo!
Un abbraccio da Sabrina&Luca

Semidipapavero ha detto...

Io non sono tanto avvezza alle marmellate fatte in casa, mi accontento di guardare la bella consistenza che ha questa!

Serena ha detto...

@ Dada: beh, però dopo soli 10 minuti di cottura questa era ancora proprio liquida... proprio non andava! Sicuramente, come dici tu, è questione di zucchero!
@ Paola: sicuramente la tua marmellata sarà ottima anche senza lavanda!
@ Luca&Sabrina: arancia e lavanda? Che idea meravigliosa!!!
@ Elga: sono certa che se tu provassi a fare la marmellata ti verrebbe buonissima, come tutto quello che fai!

Patrizia ha detto...

ondina solo due non di più e non vanno mangiate, naturalmente! Baci

Cenerentola ha detto...

Mi spiace ma non so proprio cosa dirti riguardo il metodo Ferber....! so dirti però che vorrei tanto assaggiare la tua marmellata che ha un ottimo aspetto!!!baci ondina!ciao...:)

Unknown ha detto...

Originalissima questa marmellata con la lavanda ,mi piacerebbe proprio affondare il cucchiaino in una di queste magnifiche foto :)

Günther ha detto...

io risultato e magnifico, forse ci vuole del pectina, sai a volet dipende dalla frutta dalla percentuale di acqua alcune impiegano più di altre a cuocere la punto gisuto, pe rle foto vedi se l'hai salavato in formato .jpg altri formati non li prende, a volte sbaglio anche io e devo semore rinominare le foto

Fairyskull In Cucina con Me ha detto...

dai tutto sommato a me pare venuta bene !!!

MilenaSt ha detto...

Mi sono cimentata anch’io con il metodo Ferber, ma ho ridotto lo zucchero ed ho coperto la pentola durante il riposo notturno: tempo di cottura 1 ora e consistenza morbidissima ....

fiOrdivanilla ha detto...

ma... le macineeeeeeeeeeee!!! uddio quanto mi ricordano quand'ero piccola piccola.. che le schiacciavo in grandi quantità nel tazzone di latte con ovomaltina quando di latte ne era rimasto ormai poco meno della metà tazza... formando quindi un pastone che diventava non più latte da bere con biscotti inzuppati .. ma latte da mangiare con biscotti impastati! ... tuttavia, una favola :DD non mi pento di quei pastrocchi che facevo da bambina prima di andare a scuola :)

Questa confettura mi ispira moltissimo, così compatta, csì densa... buona buona!

Barbara ha detto...

Sto sperimentando per la prima volta proprio oggi questo famoso metodo Ferber (che da quel che ho letto poi non è che se lo sia inventato la Ferber, esisteva già) con una confettura di banane. Ho portato a ebollizione (ho messo anche il limone), coperto e messo a riposare; appena sarà freddo lo metterò in frigo e domani vedremo se è preferibile questo metodo o quello "della mamma". Per ora posso dire che il profumo è delizioso e che più che una marmellata sembra... una crema. La cosa non mi dispiace. Domani vedremo. Ah, dimenticavo, su un forum (non mi ricordo più quale, scusa) qualcuno ha consigliato di lasciar riposare la marmellata un giorno in più qualora il giorno dopo non sia ancora pronta. Ripeto, domani si vedrà. Ciao, buona serata ;)