Forchetta da Spaghetti Broggi Linea Gualtiero Marchesi
Da circa un mese, ogni volta che preparo un risotto mi dico che sarà *sicuramente* l'ultimo della stagione, che presto farà caldo e che nessuno avrà più voglia di leggere post formaggiosi e filanti, figuriamoci di mangiare piatti che lo siano.
Da circa un mese preparo risotti praticamente due volte alla settimana, perché le temperature non accennano ad alzarsi, il che a me, amante del freddo, va benissimo, solo vorrei che smettesse di piovere, ecco.
Mi piacerebbe andare al mare, prima che orde di bagnanti schiamazzanti e l'odore dell'abbronzante al cocco rovinino la pace di certe passeggiate pigre sul bagnasciuga deserto. Mi piacerebbe salire al monastero di Camaldoli non per sfuggire al caldo torrido e trovarci una distesa di visitatori che sono lì per lo stesso motivo, ma per meditare nel silenzio delle foreste casentinesi, mi piacerebbe raccogliere altre erbe di campo e prendere un aperitivo in terrazza ammirando il tramonto, non sul divano guardando lacrime di pioggia che rigano le finestre, per poi ritrovarmi, improvvisamente, da un giorno a un altro, costretta a chiudermi in casa in atmosfera protetta e climatizzata per difendermi dall'afa.
Insomma, posso dire una banalità? Sei liberissima di ignorarla: non ci sono più le mezze stagioni.
Questo risotto, invece, è meno scontato della mia ultima affermazione e mi piacerebbe che, al contrario, gli prestassi attenzione: perché utilizza un brodo realizzato con un dado a basso contenuto di sale, privo di glutammato e altre schifezze e perché a fine cottura, subito prima della mantecatura con un saporito formaggio, richiede l'aggiunta di un tocco di ottimo amaro alle erbe. Se utilizzi, come spero, quello che ti ho consigliato io, l'equilibrio sarà perfetto e delicatamente erbaceo, con altri tipi di digestivi più decisi, per esperienza, posso dirti che rischi di ottenere un gusto troppo spiccatamente amaro, da stemperare, necessariamente, con un filo di miele, magari di castagno
Ingredienti:
- 1 cipolla
- 1 presa di bacche di ginepro
- 1 cubetto di Burro di Cacao Venchi
- 1 dado da brodo Naturalmente! Classico Knorr
- 360 gr di Riso Vialone Nano La Pila
- 1/2 bicchiere di Vinchef
- 1 bicchierino di Amaro Distillerie Sibona
- 200 gr di formaggio Stella Orobica grattugiato
Procedimento:
Porta a bollore un pentolino d'acqua (ca 2 lt).
Nel frattempo, affetta finissimamente la cipolla, pesta le bacche di ginepro e falli dorare con il burro di cacao e il dado. Quando gli anelli della cipolla saranno imbionditi e morbidi, unisci il riso e fallo tostare per un paio di minuti, finché i chicchi non saranno trasparenti. Sfuma con il Vinchef e alza la fiamma per farlo evaporare.
Aggiungi poco a poco l'acqua ormai bollente, per portare il riso a cottura. Solo allora, fuori dal fuoco, versa il bicchierino di amaro, il formaggio grattugiato e amalgama bene.
13 commenti:
che risotto prelibato... complimenti tesoro... sei troppo brava!
Adoro i risotti e per me non c'è stagione quando mi scatta la voglia anche in piena estate li preparo e questo mi sa che è il prossimo..davvero molto appetitoso...qui si schiatta dal caldo invece l'estate è proprio arrivata!!baci,Imma
Oddìo l'abbronzante al cocco no, pietà!!! Come si fa ad aevre il coraggio di usarlo non lo so, mi sentirei come appena uscita dal forno di una pasticceria!
Meglio il risotto, in tutti i sensi :) Bacioni, buona settimana
no il risotto sempre! anche se siamo in estate perche' mi piace troppo!ottimo e gustosissimo questo!buona settimana!
Anche io sto continuando a fare risotti e il tempo mica cambia, uffa! Però mi consolo con il fatto che almeno i risotti sono buoni e me la sto godendo, come te del resto =)
Un formaggio da provare.. Un risotto sublime! Non mi stacherei mai di risotti.. Manco io!!! Complimenti!
Come sempre i tuoi piatti sono di raffinata eleganza!
e di una bontà mai scontata!
Tant'è che mi vergogno un po' quando posto le mie ricette super speedy spesso dettate dall'esigenza di spicciarmi in cucina e pertanto poco ragionate.
:)))))
p.s. non preoccuparti per i lavori che giacciono. Noi abbiamo messo 23 anni per attaccare un corrimano al muro lungo le scale (non sto scherzando!)
Sei ancora perfettamente "nei tempi" per arredare lo studio! :DDDDDD
Adoro quel piatto con i cuori rosa e verdi. È bellissimo. Così come l'accostamento con il centrino e la scodella. Sei troppo avanti... :)
Qui c'è il formaggio ed il burro di cacao a fare la differenza,e rendere decisamente sofisticato il tuo riso!
bacioni
Sere, io il risotto lo preparo anche a ferragosto...sarà che sono una lombarda verace e appassionata di riso in tutte le salse...sarà che lo adoro...
Comunque questa tua versione mi intriga.....non conosco quel formaggio in particolare, ma sarà buonissimo, lo so!
Bacioni
P.s: quel centrino rosa è delizioso...;)
questo lo vorrei proprio assaggiare. Te l'ho detto che stanotte ti ho sognata? ho sognato che pranzavamo insieme in giardino e tu preparavi una vellutata con asparagi e patate e poi un risotto con le verdure ed io pensavo a quanto era tutto buonissimo!
... questo formaggio di cui parli si trova in Piemonte?
un risotto molto particolare sicuramente da provare
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