Scivolo silenziosamente fuori dal
letto e fuori da un dormiveglia nevrotico in cui si alternano sogni pressanti e
risvegli incerti, per infilarmi in una tuta da ginnastica degli Aristogatti che
puzza un po’ di cane bagnato (devo assolutamente fare il cambio degli armadi),
e vado in cucina, per un caffè triplo e un punto della situazione.
La situazione dell’impasto e la
mia.
E’una fortuna che le conclusioni
siano diverse.
Il mio impasto è soffice, arioso,
lieve e deliziosamente ambrato di uova e zucca mantovana.
La mia vita, così come mi appare
dopo questa notte insonne, che mi lascia la testa pesante e le labbra
tremolanti di nervosismo, è avvolta in una nebbia di ragnatele che la ingrigiscono
e la avviluppano.
Non ho mai creduto nel comfort
food: non ho mai praticato l’arte dell’abbuffata consolatoria o del digiuno
punitivo, non ho mai cercato risposte in fondo al vasetto della Nutella, né
attribuito virtù terapeutiche alla minestrina dell’infanzia, forse perché non
vedo cosa ci sia nell’infanzia di tanto rassicurante.
Non salto mai i pasti, nemmeno
quando sono innamorata, non mangio mai durante la notte, nemmeno quando la
trascorro vagando per la casa, e non credo che farlo mi farebbe sentire meglio.
Non riesco a stabilire alcun
legame diretto tra il cibo e la psiche, o forse la mia è refrattaria ad
instaurarlo, perché l’istinto di sopravvivenza e la vanità sono più forti
dell’andamento pendolare del mio umore.
A rigore, detto questo, non potrei
nemmeno definirmi una foodie.
Ma se credessi nel cibo
consolatorio, è così che lo vorrei.
Ingredienti:
- 200 ml di acqua
- 2 uova
- 100 gr di burro
- 700 gr di miscela di farine per pizza con lievito madre (Antico Molino Rosso distribuita da Ciao Bio)
- due cucchiaini di sale fino
- 120 gr di miele di castagno (Luna di Miele)
- 150 gr di zucca
- un rametto di rosmarino
- una presa di pepe garofanato (Il Mondo delle Spezie)
- un filo d’olio extravergine d’oliva aromatizzato al rosmarino (Rosemary Agrie)
- un vasetto di ragù di salsiccia (Tutti a Tavola)
- 2 tomini piemontesini (Conrado)
- latte qb
- sale marino affumicato (Gemma di Mare)
Procedimento:
Introduci i primi sei ingredienti
nel cestello della macchina del pane e avvia il programma “impasto e
lievitazione”.
Nel frattempo, monda la zucca e
ricavane dei cubotti piccoli.
Spiuma il rosmarino e pestalo
grossolanamente al mortaio insieme al pepe garofanato; scalda l’olio e
soffriggi le spezie per un paio di minuti, quindi unisci la zucca e falla
insaporire finché non si ammorbidisce e lasciala raffreddare.
Al termine del programma, estrai
l’impasto dalla macchina, incorpora la zucca, dai un doppio di giro di pieghe
del secondo tipo e fai riposare ancora: se hai utilizzato la farina con lievito
madre che ti ho consigliato, potrebbero occorrere anche 4 ore per completare la
lievitazione.
Taglia ciascun piemontesino in otto
cubotti.
Suddividi l’impasto in due parti
uguali e, successivamente, ricava da ciascuna di esse otto porzioni uguali.
Stendi ogni pezzatura allo
spessore di circa ½ cm e disponi al centro un cucchiaino di ragù di salsiccia e
un dadino di formaggio, richiudile “a fagottino” stringendo bene i lembi e
disponi in due teglie da 20 cm di diametro foderate di carta forno, le sfere
così ricavate, distanziandole leggermente.
Fai lievitare ancora 45 minuti,
durante i quali vedrai le sfere avvicinarsi fino a toccarsi e formare una
specie di fiore, quindi spennella con un po’ di latte e cospargi di sale
affumicato.
Preriscalda il forno a 220° e
cuoci per circa 20-25 minuti, finché la superficie non sarà dorata.
Se non credo nel comfort food,
altrettanto non si può dire del vino… soprattutto da quando ho cominciato a
frequentare il Corso FISAR, riconosco a un bicchiere di vino e a un abbinamento
meditato un forte potere corroborante. Sorseggiare un bicchiere di rosso
abboccato, mentre l’alchimia tra la freschezza della zucca, l’aroma intenso del
formaggio, l’acidità spessa del ragù prende vita all’interno della crosta di
pane croccante, è uno dei piaceri della vita.
Di base a un piatto come questo,
si tendono ad accompagnare prodotti dell’Oltrepo’ Pavese, una scelta che mi fa
piangere un po’ il cuore, perché quelli più comuni risultano spesso troppo
morbidi e fruttati.
Quando ho stappato il Bonarda Ripasso dell’Azienda Agricola Cinelli Castelmontioni
la mia impressione è stata totalmente diversa: indubbiamente la croatina
impronta il vino della sua dolcezza, ma il taglio con uvaggi rari lo rende
elegante e il passaggio su vinacce barriques ne intensifica il tipico profumo
di confettura di frutti rossi, che riequilibra con garbo l’untuosità dei
condimenti.
15 commenti:
Io quando sono giù tesoro nemmeno riesco a pensare alla cucina tutto mi pesa e non c'è cibo che mi tiri su..mangio solo perchè è il corpo che lo chiede...l'estro creativo culinario viene messo a dura prova quando l'umore non è dei migliori e siamo in due oggi...ho dormito pochissimo stanotte e vago con la testa fra le nuvole ed ho una casa che sembra un campo di battaglia ma non ho voglia di far niente..passerà:D!!!
Il tuo danubio ha un colore cosi ambrato e poi con la zucca deve essere una delizia!!
Un bacione grande,
Imma
Ciao amica, mi dispiace per la tua notte insonne, ti sono solidale perché io ho sognato che un canguro mi ammazzava a calci :D (spero di averti fatta sorridere)…però sono abbastanza in forma e non dimenticare che è venerdì, il we cambierà un po’ il colore dei pensieri, speriamo!!!Sai io invece al comfort food ci credo eccome, che ne so, una fiorentina, un hamburger, del cioccolato fondente .. oppure un meraviglioso danubio salato come questo, che dire, sono estasiata!Mi piace moltissimo questa tua versione!Mille baci e buon we
Purtroppo tesoro io faccio parte di quella schiera di persone che quando è in crisi o in ansia per qualcosa mangia e mangia...........
Questo danubio lo trovo assolutamente perfetto per consolarsi...ma anche no!
Sai che per qualsiasi cosa puoi trovarmi qua....scrivimi pure, ok?!
Ti abbraccio forte
Mi dispiace per la nottataccia, che è successo? io invece quando sono giù mi abbuffo come un maiale!!! ecco questo danubio me lo sarei finito tutto!
Cara ho anche io delle giornate terribili..... anche se il detto "mal comune mezzo gaudio" non l' ho mai sopportato!
Ti abbraccio e mi gusto questo piatto gustoso! Buon WE...
Ciao Serena, immagino la bontà di questo danubio... con l'impasto alla zucca e quel saporito e goloso ripieno!!! Brava, una splendida ricetta!!!
Bacioni, ti auguro un buon fine settimana...
Credo nel confort food e nell'abbuffata consolatoria solo per una convinzione personale....mi consolo anche solo afferrando a volo una barretta di cioccolato ripieno di nocciole in una giornata veramente no....però so che non è il rimedio ai malumori, alle notti tormentate ed ai risvegli a metà...e dato che in questo periodo potrei farti compagnia perchè ho un senso di agitazione che mi prende anche se non so dargli una vera identità...(spero che almeno tu sappia perchè stai così, è già un buon punto di partenza credo...)..fatto sta che impastare del pane come questo a me consola e non poco...già solo per il pensiero di mettere a crescer qualcosa per ore...che poi emanerà odori e sapori di indubbia bontà....baci Sere...
Un caro saluto e complimenti per la preparazione!
Enrico
Altra ottima ricetta! Si effettivamente la cucina sta un po' stretta pure a noi quando siamo giù di morale, ma d'altronde neppure il tempo fuori aiuta l'umore! Su forza e coraggio...che è ancor lunga!
un abcuoine
hai fatto il corso Fisar, complimenti!! C'è un premio per te nel mio blog, un abbraccio SILVIA
Un piatto orientale....pieno di spezie e la soja poi....la foto che mi piace di più è la centrale...yogurt bianco perfetto ed il contrasto dello zenzero con il peperoncino....sembra di aver tutto qui.....
mamma mia questo pane...che splendore!!!!lo faccio.....
Che bontà, sei davvero brava!
Congratulations to all those who watch over the smooth running of this magnificent blog !!
Voyance discount rose
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