Non preparavo il pane da moltissimo tempo. Anche se la mia ultima pubblicazione a riguardo risale solo a qualche settimana fa, si trattava di una ricetta realizzata in estate e, soprattutto, senza grande dedizione… nel caso di queste pagnottelle, invece, ho impastato con passione. Ok, il lavoro sporco l’ho lasciato fare alla macchina del pane, ma le pagnottelle le ho formate io e, mentre le foggiavo, mi sentivo molto felice, felice di quella soddisfazione che si prova solo quando si sente che si sta impiegando in ciò che si fa tutto l’impegno possibile e che, alla fine, ci si potrà sedere accanto al forno, a osservare il pane che, piano piano, si alza oltre i bordi dello stampo, nella consapevolezza di averci messo il cuore.
Ingredienti:
- 250 ml di acqua
- 1 cucchiaino di aroma alla birra (Flavour Art)
- 1 cucchiaino di aroma alla crosta di pane (Flavour Art)
- 500 gr di miscela per pane integrale di segale con semi oleosi (Prokorn Novaterra Zeelandia)
- una bustina di lievito di birra disidratato
- una puntina di zucchero
- due cucchiaini di sale affumicato (Gemma di Mare)
- 2 manciate di semi di girasole (Melandri Gaudenzio)
- un goccio di latte
Procedimento:
Inserisci tutti gli ingredienti, tranne i semi di girasole,
nella macchina del pane, secondo l’ordine indicato nelle istruzioni, e avvia il
programma “impasto e lievitazione”. Al beep per l’aggiunta degli ingredienti,
unisci la metà dei semi di girasole.
Al termine del programma, dai all’impasto due giri di pieghe
“stretch&fold” e fai riposare per 15 minuti.
Dividilo in 4 pagnotte sferiche e sistemale in uno stampo da
plum cake sporcato con un filo d’olio, distanziandole leggermente tra loro. Lascia
riposare per 45 minuti, o finché non sarà raddoppiato di volume e le 4 pagnotte
non si saranno unite a formare un pezzo unico.
Spennellale con il latte e cospargile del resto dei semi di
girasole.
Inforna a 200° per 10’, quindi abbassa la temperatura a 180°
e cuoci per altri 25’-30’ o finché, picchiettando sulla superficie della
crosta, non si produrrà un suono sordo.
Da servire
…in accompagnamento a:
- 2 confezioni di burgherini con patate (Alcass)
… con un calice (o due) di Bardolino Classico
DOC, presenza stabile e rassicurante sulla tavola quotidiana della
Valpolicella, i cui vitigni autoctoni sono tutti presenti nella versione della Casa Vinicola Sartori. Il risultato è un prodotto
semplice e schietto, dal colore vivo e brillante e dal profumo gioioso di
frutta matura, con un fondo vinoso di uva rossa. Morbido, non eccessivamente
tannico, ma molto fresco, il Bardolino si sposa felicemente con secondi piatti
non eccessivamente complessi o corposi ed è un buon compagno per un pranzo
informale e goloso in stile bistrot.
3 commenti:
Quanto sono invitanti... una vera delizia, complimenti!!!
Sì, preparare il pane riconcilia con il mondo: vuoi perchè se impasti con decisione pensando a qualcuno di veramente antipatico scarichi la tensione, vuoi perchè vedere l'impasto che lievita in forno è sempre un piccolo miracolo...
Claudette
Non ho spazio in cucina ma ogni volta che sono nel settore elettrodomestici di un ipermercato resto inebedita di fronte alla macchina del pane...poi ti leggo e penso a quando non tornerò' più a casa a mani vuote 😀
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