Ammetto di non avere grandissima fantasia con i primi
piatti.
Il problema è che mi piacciono cose molto semplici, in
generale, ma più che mai quando si parla di pasta: non amo i gratin pasticciati,
filanti, troppo conditi, non so se perché già la pasta in sé mi sembra
sostanziosa e quindi nel condimento ricerco prevalentemente un plus per
insaporirla, ma non un ulteriore nutrimento… ultimamente sono un po’
schizzinosa, ecco, ricerco profumi e consistenze interessanti, pietanze
gradevoli alla vista, mi è partita un po’ questa mania di voler distinguere i
vari ingredienti che compongono la ricetta singolarmente, non voglio intrugli
in cui i sapori si fondono gli uni con gli altri.
Rimango sul semplice anche per il vino, sono un po’ stanca
di complessità barocche, di profumi compositi, stratificati, che impiegano ore
per sprigionarsi dal bicchiere, di sentori terziari… in accordo con la schiettezza
dei miei piatti, mi converto, almeno per un po’, a etichette più fedeli alle
caratteristiche varietali: un esempio sorprendente è il Grecanico, vitigno
antico, vestigia della civiltà classica, della Cantina Settesoli.
Per la sua aromaticità, è stato paragonato al Sauvignon, ma,
sicuramente, l’esuberante clima siciliano permette di ottenere con il Grecanico
risultati molto più eleganti, caratterizzati da sottili profumi di fiori
bianchi e una sfuggente nota di pietra focaia, che accompagna la sapidità del
piatto e ne esalta la vena balsamica.
Ingredienti:
- una fetta di pane raffermo
- 20 gr di parmigiano reggiano (Campirossi)
- qualche rametto di nepitella
- due cucchiai di olio di semi di girasole
- un cucchiaio di pasta d’acciughe (Balena)
- 10 filetti di acciughe (Balena)
- un peperoncino
- un cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 500 gr di spaghetti di semola di grano duro (Girolomoni)
Procedimento:
Tosta il pane e tritalo finemente con il parmigiano e le
foglie di nepitella.
Scalda l’olio in una padella capiente e prepara un fondo con
la pasta d’acciughe, le acciughe, il peperoncino sminuzzato o tagliato a
fettine e il concentrato, facendoli sciogliere a fuoco basso.
Cuoci la pasta in base alle istruzioni sulla confezione,
prelevando, via via che si forma, l’amido in superficie, e trasferendolo nella
pentola con le acciughe. Sbatti bene con una forchetta per emulsionare e creare
una sorta di crema molto liquida.
Scola la pasta al dente e termina di cuocerla nel condimento.
Quando quest’ultimo si sarà ridotto di circa due terzi, spegni il gas e
incorpora il pangrattato aromatico.
Servi immediatamente.
5 commenti:
Questo piatto mi ricorda una ricetta siciliana e spesso preparo un piatto simile anch'io è davvero appetitosa!!Bacioni,Imma
Molto appetitoso questo piatto, e tanto semplice... quanto mi piace!!!!
Ho provato un poatto si ile in un ristorante a Raito ed era gustosissimo...la semplicita' premia sempre...soprattutto in piatti a base di pesce;-)
amo la semplicità anche io e stravedo per le acciughe!!
Il tuo blog è grande, lavoro di alta qualità ... Sono sicuro che molti saranno d'accordo con me, anche se non si prendono il tempo di dirti
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