10 feb 2009

Brioche Perdue con composta tropicale









Devo ammettere che la presentazione di questo piatto è un po' delirante...


Non è propriamente un dessert scenografico e, per quanto mi sia sforzata di aggiustarlo nel vassoio, non c'è stato proprio modo di dargli un aspetto un filo più dissimile dalla sbobba dei militari.

C'è da dire che ultimamente la mia fantasia in fatto di composizione delle foto lascia a desiderare.

Ciononostante, la brioche perdue è deliziosa, un vizio ipercalorico che ancora le temperature permettono di osare.

Con il termine Brioche Perdue o Pain Perdu si indica una sorta di toast francese, laddove i francesi sono specialisti nel complicare e appesantire anche una cosa rapida e, tutto sommato, digeribile, come un toast: il pane o la brioche vengono infatti passati nel latte zuccherato e nelle uova e dorati nel burro, dando vita a un piatto oltremodo ricco e pesante, ma incredibilmente gustoso.

Non ho trovato notizie chiare sull'origine della definizione "perdu" riferito a questo tipo di preparazione, così, se qualcuno volesse illuminarmi sul perché il pane o la brioche siffatti vengono chiamati "perduti" (che si riferisca al giro vita?) gli/le sarei molto grata.

Ho voluto accompagnare la mia brioche con una morbida composta di frutta, il cui gusto acidulo stempera il sapore carico e burroso della base.








Ingredienti:
  • 4 fette di brioche o panettone piuttosto spesse
  • 2 uova
  • 200 ml di latte
  • 100 gr di zucchero
  • burro q.b.

Per la composta

  • 2 mele
  • 6 fette di ananas
  • un bicchiere scarso di succo di ananas
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 70 gr di zucchero di Vellam


Procedimento:

Per la composta:

Tagliare le mele (io ho lasciato la buccia, ma potete anche toglierla) e l'ananas a dadini e metterle in una casseruola con gli altri ingredienti. Portare a ebollizione e far cuocere 20 minuti mescolando continuamente. Trascorso questo tempo frullare il tutto con il frullatore a immersione e lasciar raffreddare.

Per la Brioche Perdue:

In una ciotola montare le uova con lo zucchero, aggiungere il latte e far riposare in frigo per un'oretta.

Far sciogliere poco burro in una padella antiaderente, passare rapidamente le fette di brioche nel composto di uova/latte/zucchero e dorarle da ambo i lati nel burro.

Impiattare, affiancati da una cucchiaiata abbondante di composta.

Nota: le gentilissime Wennycara, Maya, Elga, Mariluna e Gaia mi hanno spiegato che il pane "perduto"

viene definito tale in quanto fatto con il pane avanzato, che altrimenti, andrebbe perso.

Le ringrazio moltissimo per il chiarimento,

la derivazione del nome mi incuriosiva non poco

24 commenti:

Mirtilla ha detto...

favoloso!!!
queste "stranezze"gastronomiche mi piacciono tantissimo!!

Dolci a gogo ha detto...

ondina sei un pozzo di novita!!!!ma dove le trovi tutte queste magnifiche ricette originalissime e buonissime!!!!!???bacioni imma

Micaela ha detto...

ciao carissima! ti capisco, a volte anch'io non riesco a fare foto decenti e mi arrabbio con me stessa o con la fotocamera, dipende dai giorni! tutto sommato queste foto non sono affatto cattive!!! anzi, mi piacciono molto! non ho mai provato il pain perdu o la brioche perdue! dev'essere buonissima come ricetta! un bacione!

wennycara ha detto...

Ciao Onde,
lungi dal voler essere una spiegazione al termine posso dirti che qui da noi il pane viene chiamato "perduto" perchè di riutilizzo. Ricordo che mia nonna lo faceva prendendo alcune fette di pane un pò raffermo, le passava nel latte e nello zucchero e poi in padella con un pò di burro. Era una merenda deliziosa :)
baci,
wenny

Fra ha detto...

Fantastici per una pigra colazione domenicale!!! Mi sa che questo fine settimana farò una sorpresa al moroso :D
Un bacione
fra

Kittys Kitchen ha detto...

Secondo me è favolosa e della foto chissene... Mi piace molto anche la salsina all'ananas per accompagnare. Quella me la mangerei a cucchiaiate!

Maya ha detto...

Questo è di un peccaminoso unico... mi piace tantissimo.... è stra calorico... ma favoloso... io sapevo Pan perdue perchè prima veniva fatto con il pane del giorno prima... un po' più duro... quindi invece che buttarlo....e da qui Perduto in quel senso..
Sai che un mio amico Canadese me lo ha fatto assaggiare con una crema d'arancio sopra, dicendo che da lui è un classico.... il delirio.... ma non saprei proprio come rifarla.... me ne hai fatto venire una voglia!!!!!

Manuela e Silvia ha detto...

Ma guarda che non è necessariamente l'aspetto che fà buono un dolce!! a leggere gli ingredienti..questo deve essere ottimo!!!
un bacione

Mary ha detto...

non so comè che doveva essere la presentazione di questo dolce , a me sembra delizioso , mi attira molto quello che vedo e ti dico buonoooooo, un bacione!

Michela cake designer ha detto...

ahahah!
Troppo divertente.
Veramente a me sembra buonissima.
Però mi hai fatto ridere con la sbobba.

pagnottella ha detto...

Ciao cara...In Francia si chiamava “Pain Perdu” (pane perso) ed era una classica ricetta per riutilizzare il pane raffermo. Probabilmente andrebbe perso, se non utilizzato...L'ho letto qui:http://www.gingerandtomato.com/ricette-dolci/challah-french-toast-2/
Baci...a presto!

Romy ha detto...

Mamma mia, che bontà! Altro che sbobba dei militari....pregusto già i delicati sapori che si fondono in questo squisito dolce, Ondina cara...sei sempre più brava! ( insomma, 'sto zucchero di Vellam....me ne hai fatta venire la voglia pure a me!!! ) Un bacio grande :-)

Semidipapavero ha detto...

Adoro il pain perdue, lo mangerei anche più spesso di quel che mi capita...Penso che l'origine dl nome perdue, si ritrovi nel fatto che soprattutto una volta veniva utilizzato il pane raffermo e non il pan brioche come facciamo oggi. Questo pane veniva poi passato nelle uova e nel latte per fargli ritrovare la giusta umidità e consistenza per essere mangiato. Veniva in questo modo "ritrovato" o "ripreso", proprio seguendo la logica che non si buttava mai niente per la necessità di sfamare famiglie numerose con poco cibo...

Lo ha detto...

devo dire che i francesi riescono a farmi comprare solo se penso di comprare una confezione del loro pan brioshe eheh però accidentolina che bontà qusto dolce vizioso!
p.s. io ho seri problemi a fotografare con poesia capi di lana ;)

Serena ha detto...

@ Mirtilla, Imma: non è poi così strano questo dessert, altre blogger mi dicono che sia un metodo di recuper del pane molto diffuso. Ma sono contenta che vi piaccia!
@ Micaela: qui la luce è perfetta, il problema è il soggetto...
@ Wenny, Elga, Mata, Gaia: grazie per la spiegazione, almeno adesso so di cosa stiamo parlando!
@ Fra: se poi il tuo fidanzato non ricambia con doppia razione di coccole lascialo!!!!
@ Manu&Silvia: insomma, anche l'occhio vuole la sua parte
@ Mary e Michela: grazie, sono contenta che vi piaccia
@ Romy: lo zucchero si trova al VVM e viene venduto in formati differenti, anche in panetti interi, piuttosto grossi, ma in quel caso penso sia più complicato da utilizzare
@ Lo: perché mai fotografi capi di lana????

kristel ha detto...

Non l'ho mai mangiata pero' la composta tropicale mi garba un sacco. Mi fa pensare al sole e ai tropici....ahh che bei pensieri.
Bacioni!!

manu ha detto...

facciamo per tre???? la terza sarei io!!! he he he

Patrizia ha detto...

Mia cara...arrivo in ritardo ma t spiego il perché...non so se l'ha già fatto qualcun'altro...perdue perché se non lo fai cosi' la fetta di pane, un tempo, di brioche oggi, va a finire a male, i francesi non sanno che noi invece non buttiamo nulla e ci facciamo il pangrattato..loro il pangrattato lo comprano, noi invece recuperiamo!!!!
Cmq... é davvero un'idea goduriosa e non ho ancora provato a farla sai??? ma ultimamente in giro ne girano di fette perdute e prima che si ammuffiscono vado a farmene una per la prima colazione ;)))
baci!!!!

ah..la foto???? ma va benissimo si capisce la sostanza supergolosa!!!

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Spero di mangiarlo questo weekend "in loco" :-))
Certo che con il panettone deve essere una cosa superlibidinosa!
Ciao
Alex

Alessia ha detto...

onde, è da tanto che aspiro al pain perdu! ne ho visto delle ricette libidinose! arrivi sempre prima di me, mitica!!
Quanto alle foto, sono più che dignitose, spesso è il soggetto a non essere fotogenico (ovviamente ti parlo dal punto di vista di una che non è MAI contenta delle sue foto ;-) ci siamo capite?!)
un abbraccione!!

Serena ha detto...

@ Kristel: i tropici sono veramente una bella immagine, ma per qualche mese saranno ancora troppo lontani...
@ Manu: ma certo che ce ne sono anche per te
@ Mariluna: ma sai che anch'io il pangrattato lo compro? Non riesco mai a fare asciugare il mio abbastanza da grattugiarlo, mi ci invento altre cose...
@ Alex: vai in Francia? Massima invidia!
@ Arietta: provalo e vedrai che te ne innamorerai, io sto già progettando di rifarlo. Per le foto: sì, effettivamente questa cosa era un po' un pastrocchio, era proprio bruttino a vedersi, non c'era verso di renderlo presentabile. Anche se a volte, sugli altri blog, vedo delle foto in cui persino i fritti o gli intingoli di cacciagione sembrano impalpabili ed eterei...

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Buongiorno carissima!
Capita anche a me di avere a che fare con piatti poco fotogenici... e non ti nego che a volte mi infastidisco da sola nel fotografarli! Però devo dire che invece i tuoi scatti non sono venuti affatto male, anzi!
Questa brioche temo di non averla mai assaggiata e so già di essermi persa qualcosa di davvero buono...
Un bacio!

Lo ha detto...

Onde mi hai chiesto perchè fotografo capi in lana eheh e non che senso aveva quello che ho scritto...giuro che ero teoricamente in possesso delle mie facoltà mentali...perdonami!

Anonimo ha detto...

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