29 apr 2015

Ruote su Passatina Ubriaca di Fagioli Rossi con Crumble al Parmigiano, Rosmarino e Finocchio


Devo ammettere che l’idea di partenza era del tutto diversa: con i fagioli rossi che mi erano avanzati dalla preparazione del chili volevo fare un’insalata di riso con mais, pomodori, chorizo e altre amenità estive di ispirazione tex mex da portare a un pic nic. Poi è tornato un freddo ladro (da noi si dice becco) e ho accantonato un attimo i progetti campestri per rivolgermi a una zuppa che mi scaldasse in una domenica piovosa. Poi mi è venuta fame e ho pensato che aggiungere una pasta dal formato allegro e delle erbe profumate, che simulassero la primavera, avrebbe reso il mio pranzo più completo e saziante. 


Poi mi è venuto sonno e ho pensato che, per conciliare il mio riposino pomeridiano domenicale di rito, ci voleva proprio un bicchiere (giusto uno, a pranzo non bevo quasi mai, solo un goccio di spumante per Natale) di rosso toscano, di quelli schietti, che si lasciano bere senza pretese posh, uno Sterpato Rosso Varramista, da 80% Sangiovese, passato in rovere per una sferzata di pepe sui caratteristici frutti rossi, e un altro 20% di Cabernet Sauvignon e Merlot, barriccati, per renderlo piacione e un po’ ruffiano al palato e sottolineare la speziatura .  Il tannino rimane presente, come nella migliore tradizione del nostro territorio, a bilanciare la pastosità dei legumi e la tendenza dolce dei taralli, la buona morbidezza equilibra la sapidità del parmigiano, mentre i profumi esuberanti del Cabernet richiamano l’aromaticità del finocchio e del rosmarino. 


Ingredienti:


Procedimento:
Il giorno prima metti i fagioli in ammollo.
All’indomani, affetta finemente la cipolla e soffriggila in olio evo, con gli aghi di un ramo di rosmarino, unisci i fagioli scolati, la cotenna, una presa di sale e acqua a coprire.
Cuoci i fagioli finché non saranno teneri (circa mezz’ora in pentola a pressione, un’ora in pentola tradizionale), elimina la cotenna e frullali a crema con l’acqua di cottura. Aggiungi l’amaro e metti da parte.
Grattugia il parmigiano, trita il rosmarino, riduci i taralli in briciole grossolane e mescola il tutto.
Lessa la pasta secondo le istruzioni sul pacchetto. Nel frattempo porta la passatina di fagioli a ebollizione e versala in sei fondine. Scola le ruote, distribuiscile sulla crema e completa con una manciata di “crumble”.


27 apr 2015

Mozzarella Ripiena di Tonno Marinato con Salsa di Cipollotti in Agrodolce


“La spesa dei single (e di tutte le volte in cui ho desiderato che l'Ikea fosse vietata alle coppie)”
“se non siete mai entrate all'Ikea subito dopo una separazione non potete capire.
Ovunque ci sono solo coppie. Coppie che si insultano per un divano o si giurano amore eterno davanti a una libreria a moduli, coppie in cui lui è palesemente una vittima e lei sta decidendo tutto, coppie che cenano con i piccoli hot dog al bistrò, coppie che girano per gli scaffali con le loro matitine innocenti o comprano quei piccoli cactus a forma di cuore che fanno tanto amore subito. Amori fra la nascita e la morte uniti da una busta gialla (se ti piace prendila blu, tesoro) mentre tu sogni solo di arrivare velocemente a casa col tuo pacco di bicchieri da vino e i tovaglioli di carta, abbandonando alla cassa lo scaffale a ripiani perchè pesa troppo e nessuno te lo caricherà in auto. Un dramma. La verità è che il mondo ha bisogno di più spazi chiusi alle coppie.”


Queste, più o meno, esposte meglio di quanto non saprei fare io, le riflessioni che mi sono portata a casa dopo un pomeriggio in giro per mobilifici, passato a staccare assegni per mettere una pezza di lusso su dieci anni di gran baggianate.

Per rimanere in tema, quella sera ho mascherato a festa anche il più classico dei piatti “solteros”, l’insalata di tonno e mozzarella.

Le dosi, ironia della sorte, sono per due persone.


Ingredienti:




Procedimento:
Sgocciola il tonno e sbriciolalo grossolanamente con una forchetta. Lascialo marinare con 2 cucchiai d’olio, la polvere di cappero e il sale, mentre prepari la salsa.
Monda i cipollotti e affettali finemente. Scalda un filo d’olio in una padella capiente, aggiungi le acciughe e lasciale sciogliere poi unisci i cipollotti, cospargili con poco sale, per facilitare il rilascio del liquido di vegetazione, e stufali finché non saranno morbidi.
Versa la salsa di soya, lo zucchero e fai ridurre un po’ a una consistenza sciropposa, spegni il gas e mantieni in caldo.
Dividi la mozzarella a metà, trasversalmente e scavane delicatamente l’interno con un cucchiaino, in modo da ricavare due “ciotoline” e riempile nuovamente con il tonno, la sua marinata e la polpa della mozzarella che hai appena estratto, tagliata a cubotti.
Servi immediatamente, con una colata di salsa di cipollotti e gli snack al farro.



Le dosi del vino, no, decisamente sono per una persona, non nel senso che devi necessariamente seccarlo in una volta, ma che io un vino così non lo sprecherei per qualcuno che non sono io.

Vinosia propone un Fiano di Avellino, il Le Grade, di grande eleganza, un prodotto decisamente slanciato, ammorbidito, nella sua naturale freschezza, da una parziale malolattica, che lo investe di una complessità maggiore delle versioni base, stratificandone profumi e struttura al di là delle note balsamiche e fruttate varietali, spostandolo verso la burrosità del cioccolato bianco. Successivamente la nota minerale si fa strada e si ribadisce al palato, lasciando spazio, poi, in una progressione inversa rispetto a quella olfattiva, alle note di menta, salvia e fiori bianchi. 

24 apr 2015

Blueberry Crumble Muffins


Questi non sono semplici muffin ai mirtilli, no.
Questi sono muffin ai mirtilli speciali, nel procedimento stile crumble, che li rende sorprendentemente friabili, e per gli amici per cui li ho preparati, persone del tipo… straordinarie ma normali, divertenti ma affidabili, complici senza invadenza.
E con una cantina fornitissima.
Quindi, niente, i miei muffin se li meritavano proprio.

I love you folks.


Ingredienti:
  • un baccello di vaniglia
  • 325 gr di miscela per Amor Polenta (Novaterra Zeelandia)
  • (oppure 110 gr di farina bianca, 110 gr di farina fioretto, 100 gr di zucchero e un cuccchiaino di lievito in polvere)
  • 60 gr di burro freddo
  • un uovo
  • 125 ml di latte di capra parzialmente scremato (Amalattea)
  • 200 gr di mirtilli

Procedimento:
Incidi a metà il baccello di vaniglia e raschia l’interno con una punta di un coltello, per estrarne i semini. Uniscili alle polveri in una fondina capiente e unisci il burro ridotto a cubetti piccoli. Lavoralo rapidamente con la punta delle dita, per formare delle briciole.
In un'altra bastardella, sbatti leggermente l’uovo, stemperalo con il latte e versa il composto sugli ingredienti solidi. Mescola molto sommariamente con un cucchiaio, lasciando dei grumi e incorpora 150  gr di mirtilli.
Suddividi il composto in 8 stampi da muffin grandi (o 12 medi), cospargi la superficie con i mirtilli rimasti e inforna a 180° per 25 minuti o finché uno stuzzicadenti conficcato al centro di uno dei tortini non ne uscirà pulito.

(Tieni presente che, contenendo molta frutta, l’impasto rimarrà piuttosto umido e difficilmente lo stuzzicadenti risulterà asciutto. L’importante è che non vi rimangano attaccati residui di impasto)

22 apr 2015

Pancakes Rossi ai Cipollotti, con Caciotta Filante e Crema di Olive


Effettivamente mi è partita la vena artistica per i cipollotti. Semplicemente li metto ovunque. E, dato che, contrariamente a tutti i dettami della cucina chic, ne utilizzo anche la parte verde, è come se ne comprassi il doppio.
Quindi, rassegnati a leggere una quantità praticamente infinita di ricette in cui impiego questo ortaggio. Riesco ad abbinarlo a qualsiasi cosa e il fatto che abbia delle difficoltà importanti nel digerirlo non mi dissuade.
La prossima idea è grigliarli sulla raclette, oppure arrostirli al forno, qui te li propongo in una versione rivisitata e mignon della frittata primaverile della tradizione.

Le foto fanno ribrezzo e ne sono consapevole, purtroppo, il mio estro nell’utilizzo dei cipollotti ha corrisposto a un calo ponderale delle mie capacità di fotografa. Spero di riprendermi.


Ingredienti:



Procedimento:
Monda i cipollotti e affettali finemente. Scalda un filo d’olio in una padella capiente, aggiungi le acciughe e lasciale sciogliere poi i cipollotti, cospargili con poco sale, per facilitare il rilascio del liquido di vegetazione e stufali finché non saranno morbidi. Metti da parte un paio di cucchiaiate, unisci al resto la passata e il peperoncino e falla leggermente ritirare.
Mescola il preparato alla salsa così realizzata e prepara i pancakes secondo le istruzioni sulla confezione , ma, quando li rivolti, cospargi il lato già rosolato con una manciata di caciotta.
Completa la cottura e servi caldi, con i cipollotti tenuti da parte e la crema di olive.


Accompagna i tuoi pancakes con un Sauvignon Natale Verga delle Venezie, un territorio in cui questo esuberante vitigno trova un’espressione piuttosto felice: l’aromaticità è molto presente nelle note di fiori bianchi, mentuccia e salvia, con una punta vagamente speziata. Al palato è fresco, con la spiccata mineralità tipica, in forma più contenuta e meno invadente, però, di quella che lo caratterizza in altre zone. 

20 apr 2015

Gnocchetti Sardi al cartoccio con Ragù di Salsiccia Rapidissimo e Comfort Cheese


Cerchi che si chiudono… l’ultima volta che avevo preparato una pasta al cartoccio era prima di Natale, anche in quella avevo usato la caciotta di Fabrizio, anche a quella avevo abbinato un Nero d’Avola e pensavo andasse tutto bene. Stavolta l’ho infornata qualche giorno dopo Pasqua nella rassicurante consapevolezza che va tutto staticamente male. Che non c’è alcuna ragionevole speranza che possa andare meglio.  Che ci sono dei momenti di serenità riflessa, come la luce che investe la stagnola e rimbalza sulla superficie gratinata di un piatto consolatorio, alcuni amici con cui condividere questi lampi di felicità, e poi giornate grigie dentro in cui spereresti che piovesse per fare pendant.

Per tutto il resto c’è il vino, mi rendo conto che attualmente il rapporto più intenso che riesco a instaurare con una ragionevole probabilità di non stancarmene tempo due è con una bottiglia. Mantengo la dignità di bere solo benissimo, niente cartoni per me, no grazie, anche nell’apatia ci vuole decoro.


Nero d’Avola, allora, Cantina Settesoli, per rimpiangere un po’ meno le agognate vacanze a Pantelleria, che non farò, per lasciarmi sedurre dal frutto maturo e da quella nota vinosa che parla di schiettezza, del vino come si faceva una volta, senza tanti orpelli, dal tannino contenuto, che sembra una coccola, dalla struttura frivola e poco invadente, che in questo momento di cose che mi sopraffanno ce ne sono anche troppe...


Ingredienti:
  • 1 cipolla piccola
  • un filo di olio evo
  • 2 salsicce piccanti
  • un bicchierino di grappa invecchiata (La Gold Roner)
  • un vasetto di pesto di verdure miste ( “Saporito” Pralina)
  • una latta di polpa di pomodoro a pezzettoni
  • una presa di sale
  • una punta di zucchero
  • 300 gr di caciotta toscana (Caciotta del Sole Caseificio Spadi)
  • 500 gr di gnocchetti sardi (Valle del Grano)


Procedimento:
Monda la cipolla e affettala a rondelle sottilissime. Falla imbiondire nell’olio e, quando sarà morbida, aggiungi le salsicce grossolanamente sbriciolate. Rosolale e sfuma con la grappa. Unisci il pesto e la polpa di pomodoro, il sale e un pizzico di zucchero. Fai ridurre a fuoco basso, finché non avrà raggiunto una consistenza cremosa.
Nel frattempo dadola la caciotta.
Lessa la pasta secondo le istruzioni sulla confezione, scolala al dente condiscila con il sugo preparato e la caciotta.

Fodera l’interno di 6 cocottes con carta stagnola e distribuisci all’interno gli gnocchetti. Richiudi l’alluminio su sé stesso, in maniera da formare dei cartocci e passa in forno a 180° per circa 20 minuti. 

17 apr 2015

Verrines di Yogurt e Ricotta di Capra con Topping di Fragole al Gewurztraminer




Già me lo immagino cosa penserai… ma guarda questa, pubblica la panna cotta nella busta… eh, beh, sì, lo so che non è una ricetta, è solo un esperimento di sostituzione della panna con una parte di yogurt e una di formaggio, volevo semplicemente verificare se riusciva. 


E poi, che diamine, lo sanno tutti che il preparato per panna cotta altro non è che la stessa gelatina che aggiungeresti alla panna cotta artigianale, non è come barare ;-)


Ingredienti:

Procedimento:
Prepara la panna cotta secondo le istruzioni sulla confezione, sostituendo però il latte e la panna normalmente indicati con la ricotta e lo yogurt. Se utilizzi il preparato che ti ho indicato, troverai all’interno anche due dosette di topping al limone: aggiungile nella crema ottenuta e distribuiscila in 4-6 coppette (secondo la misura delle stesse). Fai raffreddare e consolidare la “panna cotta” in frigorifero.
Prima di servire, scalda la confettura a fiamma bassa e, quando sarà fluida, aggiungi la grappa. Lascia ridurre appena e versa sulla superficie di ogni porzione.

15 apr 2015

Sandwich di Quadrotta alla Senape in doppia panatura di Panko



Talvolta, quando pianifico un menu un po’ speciale, mi capita di prefiggermi la preparazione di una quantità di portate infinita e incartarmi. La fretta prende il sopravvento, finisco per sporcare una marea di pentole, per non parlare del pavimento e del piano della cucina, in una spirale di panico che mi fa arrivare alla sera stremata e accogliere i miei ospiti con sorriso psicotico e sguardo assassino.

Talvolta mi ricordo di questi precedenti e programmo una cena semplice, di stuzzichini e piatti unici, più un bel dessert. E la consapevolezza rilassata di potermela prendere comoda, paradossalmente, mi permette di sbrigarmela così rapidamente che può valere la pena di arricchire la spartana proposta iniziale, che tempo di inventarsi qualcosa ce n’è.


Ed è così che nascono questi sandwich di quadrotta, specialità piemontese a crosta fiorita, simile al brie, ma di forma quadrata, per completare una cena originariamente fatta di crostini con paté in vasetto, pasta al forno e quattro quarti ai mirtilli, e diventata improvvisamente golosa grazie al tocco croccante della doppia panatura. 


Avevo pensato di friggerli, ma effettivamente il formaggio è un po’ troppo scioglievole per fidarsi, meglio infornarli e accompagnarli con un  Satèn Franciacorta ‘61 Berlucchi, un Blanc de Blanc da Chardonnay al 100%, caratterizzato da un perlage vellutato e sottile, che si presta bene ad accompagnare i formaggi cremosi.  Al naso, il frutto maturo, quasi decadente del primo impatto si sviluppa in sensazioni più vezzose di canditi e caramello, che quasi fanno pensare a un residuo zuccherino alto. Di fatto, in bocca, il gusto è , al contrario, risolutamente secco, con un’acidità e una mineralità gradevoli e una struttura sostenuta. 



Ingredienti:


Procedimento:
Suddividi la quadrotta in quattro triangoli e affetta ciascuno a metà, trasversalmente (a mo ‘ di tramezzino).
Spalma su 4 delle 8 fette così ottenute un velo di senape e ricomponi i sandwich, pressandoli leggermente.
Passali nell’uovo sbattuto e nel panko, poi ripeti l’operazione, in modo da ottenere una doppia panatura.

Preriscalda il forno a 180° e cuoci per 20 minuti, finché non saranno dorati. 

13 apr 2015

Sorrisi al Basilico in salsa di Vongole e Cipollotti


Ho preparato questo semplicissimo condimento in una di quelle rare giornate in cui tutto sembra perfetto e hai voglia di abbracciare la vita. Il primo, tiepido sole primaverile aveva fatto capolino dopo settimane di grigiore e mi attendeva un weekend che immaginavo strepitoso.

Di fatto, le cose non sono andate così, è successo un pasticcio dopo l’altro, ma forse poco importa, quando un’aspettativa può regalarti un lampo di entusiasmo che per qualche minuto ti fa credere che valga la pena di stare al mondo. 


Per tutto il resto, un bicchiere di vino può semplificare molte cose: per queste vongole della speranza disattesa ho scelto un Greco di Tufo, Vinosia, un concentrato di mineralità intensa, che i vitigni sembrano letteralmente risucchiare dagli strati di tufo del terreno in cui affondano le radici. In effetti, ciò che colpisce in prima battuta è la nota pungente di pietra focaia, successivamente si sprigionano sentori di frutta esotica, chissà, mango? E un fondo boschivo interessante, inaspettato in un vino figlio del mare, che lo rende gradevole complemento  non solo per il coquillage, ma anche per la languida aromaticità dei cipollotti. 



Ingredienti:



Procedimento:
Sciacqua bene le vongole per eliminare eventuali residui di sabbia.
Monda i cipollotti e affettali a rondelle sottili.
In un wok capiente, scalda l’olio extravergine di oliva e le acciughe, per farle sciogliere. Unisci i cipollotti, salali leggermente per facilitare il rilascio dell’acqua di vegetazione e falli imbiondire a lungo, finché non saranno teneri, quasi disfatti. Aggiungi le vongole, falle insaporire per un minuto, spruzzale con il vino bianco e alza la fiamma per far evaporare l’alcool.

Lessa i ravioli secondo le istruzioni sulla confezione, scolali e nappali con il condimento alle vongole appena preparato.

10 apr 2015

Chili di Kidney e Polpettine gratinato al Formaggio di Capra



Mamma mia che ansia il giorno che ho preparato questo speedy chili. Sì, lo so che il vero chili non si fa con le conserve, si fa con la verdura fresca, ma qualcuno ha idea di cosa significa cercare casa?
Beh, è stressante. Soprattutto se hai sempre vissuto in 100 mq e improvvisamente devi far quadrare gli accumuli di cui hai vissuto per 40 anni nella metà dello spazio. E decidere quale parte di questi  40 anni è inutile, cosa porti, cosa lasci, cosa sostituisci. E’ una partita di Tetris di proporzioni epocali, è una gestione delle giacenze applicata alla vita, è sfrangiare l’anima e tessere il futuro con i fili spezzati, da annodare come uno shantung, in cui le giunte si vedono e creano ombre e sfumature. E’ tracciare contorni a china, nel disincanto annoiato di dovergli dare spessore con il chiaroscuro della realtà e augurandoti, al contrario, che rimangano solo linee pulite, campate bidimensionali dai confini netti tra fuori e dentro.



E’ farsi avvolgere ogni sera da pareti  a cui non appartieni, che non ti appartengono, è non appartenere più, è sedere e aspettare di vedere che succede, roteando un un calice di Syrah siciliano, Settesoli per me, realizzato attraverso la vinificazione di questo vitigno dalle origini incerte e remote. Ciò che si può affermare con sicurezza è che sia stato importato in Europa, nella Valle del Rodano, da Cipro, nel periodo delle Crociate. Successivamente si è diffuso in Italia, soprattutto in Toscana, e in tutto il mondo. Questo non deve far pensare che si tratti di un vitigno particolarmente adattabile, al contrario richiede grandi cure, per limitarne la vigoria e la tendenza alla surmaturazione.
In Sicilia la tipica nota pepata iniziale cede rapidamente il passo ai sentori più freschi dei piccoli frutti di bosco maturi, con un finale di prugne compostate e cacao. Il tannino è morbido e accompagna con discrezione la speziatura decisa del piatto

Ingredienti:

Procedimento:
La sera prima metti i fagioli in ammollo in abbondante acqua. All’indomani scolali e mettili da parte.
Affetta sottilmente la cipolla in rondelle e soffriggila nell’olio evo, finché non sarà praticamente disfatta. Unisci i fagioli e le creme di peperoni e peperoncini. Copri d’acqua e fai sobbollire dolcemente per un’ora (mezz’ora se utilizzi la pentola a pressione) o finché i fagioli non saranno teneri. Fai addensare il sugo fino ad ottenere una salsa cremosa e disponi il tutto sul fondo di una teglia capiente. Distribuisci sopra le polpette e spolverale con il formaggio grattugiato.

Inforna a 180° per 15-20 minuti o finché la superficie non sarà ben gratinata. 


8 apr 2015

Sablé di Farro con Salsiccia, Cicoria e Caciotta


Certi giorni non so dove trovo la forza di aggiornare ‘sto blog, no.
Oggi ti becchi solo la ricetta, tanto non so che dire.

Ingredienti:

Procedimento:
Monda la cicoria e scottala a vapore per 10 minuti.
Polverizza i biscotti al mixer, unisci il burro freddo a pezzetti e lavora per ottenere delle briciole. Mescolale delicatamente con i semi di finocchio e rovesciale sul fondo di una teglia di 26 cm di diametro, possibilmente a cerniera (la mia era in lavastoviglie e utilizzando una tortiera standard il taglio è risultato un po’ difficoltoso), sporcata d’olio o foderata di carta forno. Pressa le briciole sul fondo e rialza un po’ i bordi.
Spremi la salsiccia in una teglia antiaderente e rosolala senza aggiunta di grassi, spezzettandola grossolanamente con un forchettone. Aggiungi la cicoria saltala qualche minuto per insaporire. Aggiusta di sale e sistemala sulla base di crostini.  

Grattugia la caciotta, cospargi la superficie e inforna a 180° per mezz’ora o finché non sarà gratinata.

1 apr 2015

Raclette di Verdure Profumate con Tomini al Miele, Insalatine Gourmandes e Cetrioli Agrodolci


Prima che la Confederazione Elvetica rinunci alla propria neutralità e muova guerra contro di me, chiariamo che la raclette originale si fa in un altro modo: cetrioli agrodolci a parte, il contorno freddo si compone di altre cose, gli spiedini sono di carne, e il formaggio da fondere utilizzato è, appunto, la raclette.
Le mie amiche ed io, però, mangiamo e beviamo come ci pare e la mia griglia nuova l’abbiamo inaugurata così, con tante verdure e cetrioli agrodolci, per giocare più liberamente con il tomino e gustarlo al meglio (perché, diciamocelo, a me l’idea di intingere delle brochettes di pollo nel formaggio non torna un granché…) e un po’ di junk food a parte, vestito da salade composée, che fa sempre bene all’umore.


Come fa bene all’umore il Metodo Classico Rosé: diciamocelo, gli spumanti rosé sono un po’ vintage, fanno molto Belle Epoque e Burlesque e per le cene al femminile sono perfetti, non solo per il colore girlish, ma soprattutto per la loro eleganza, la loro freschezza beverina e i profumi fruttati. Il Pinot Nero Rosato Spumante Azienda Agricola Quaquarini Francesco è un esempio molto raffinato dei risultati raggiungibili tramite la spumantizzazione in rosato del Pinot Noir in purezza: un prodotto che rispetta tutti i requisiti di brio e festosità della bollicina, ma con una struttura solida, da tutto pasto, che trovo gradevole soprattutto con i formaggi a pasta semi molle o a crosta fiorita, ma che, per la sua versatilità, si presta ottimamente anche a questi piatti unici un po’ compositi, dove è necessario “mediare”.



Ingredienti per gli spiedini vegetariani:

Procedimento:
Affetta la zucchina in rondelle sottili e il peperone in falde, da ridurre, poi in pezzi più piccoli. Infilza le verdure su degli spiedini di legno, alternandole, disponile in vassoio che li contenga in un unico strato, irrorale d’olio e spolverale con l’insaporitore e il pepe. Copri con un foglio di pellicola e lascia marinare mentre prepari il resto degli ingredienti.



Ingredienti ulteriori da grigliare:
  • pomodori datterini o ciliegini
  • una piccola presa di sale
  • 1 cipolla rossa, meglio se di Tropea
  • due cespi di radicchio
  • fette di pane qb

Procedimento:
Taglia a metà i pomodorini, cospargi il taglio di sale e lasciali scolare qualche minuto (io in genere raccolgo il sugo in una vaschetta e lo utilizzo come base per altre preparazioni, ma vedi tu), mentre affetti sottilmente la cipolla e tagli a metà il radicchio.



Ingredienti per i contorni freddi:

Procedimento:
Riduci le salsiccine scolate in cubotti e le olive in brunoise. Affetta sottilmente il peperoncino, mescola con gli ingredienti in precedenza preparati e sistemali in una vaschetta. Ricava alcune scaglie dal parmigiano e uniscilo ai carciofini. Disponi i cetrioli agrodolci in altri contenitori da servizio.
Accendi la griglia e attendi che vada in temperatura, quindi metti a cuocere gli spiedini e le altre verdure.
Nel frattempo prepara il formaggio.

Ingredienti per la salsa al formaggio:

Procedimento:
Affetta i tomini a metà orizzontalmente e disponili sulle apposite palette della griglia per raclette. Cospargili di noci pecan, irrorali di miele e di aceto balsamico e, quando le verdure saranno quasi pronte, metti a fondere anche il formaggio.