Piattino da formaggio Easy Life Design
"A novembre, la campagna isontina è coperta da un velo di brina, da cui spuntano i petali vermigli di una primizia: è la Rosa di Gorizia"
Questo l'incipit di una storia meravigliosa, che puoi leggere qui, che parla di una piantina seminata in provincia di Gorizia, quasi per caso, per proteggere i cereali dalle erbe infestanti e che, con le gelate, dà vita a dei meravigliosi radicchi dall'aspetto decadente delle rose di giugno, quando già i petali cominciano ad arricciarsi verso l'esterno.
Quando ho visto questa distesa sensuale di boccioli carminio non ho potuto che pensare che sarebbe stato bello cucinarli in maniera da mantenerne la forma perfetta. Purtroppo, come sempre accade durante la stagione fredda, che poi è anche quella che, per colmo di sventura, permette di realizzare le ricette migliori, le mie foto sono velate di quell'ombra di malinconia che la cupa luce invernale porta con sé, e la mia bellissima presentazione, che voleva ricordare le rose imperlate di rugiada, sembra un po' triste.
La Rosa di Gorizia mi dicono sia un po' amara, più degli altri radicchi; io, sarà che la lenta canditura al forno addolcisce anche un kaki acerbo, l'ho trovata assai delicata. Il gratin di asiago la rende golosa, mentre il sugo che si forma sul fondo della pirofila è ottimo per avvolgere una cucchiaiata di polenta fumante.
Se, comunque, temi il sapore troppo forte di questo tipo di ortaggio, puoi stemperarlo con un vino morbido e profumato, io ho scelto "La Cicala" delle Cantine Bibi Graetz, un'Azienda nei pressi di Firenze, che ha sede precisamente a fianco del misterioso Castello di Vincigliata, dove si producono vini particolarissimi, distinti da etichette che riproducono le opere dell'eclettico artista, che, sulla fine degli anni '90, si è dato al vino. "La Cicala", già nome piuttosto evocativo di per sé, è un bel mix di Sangiovese, ingentilito da un 30% di Montepulciano, ma invecchiato in acciaio, così da conservarsi fresco e non troppo "difficile".
Con i radicchi meno "fioriti" ho preparato altre cosine, quindi stay tuned.
Piattino da formaggio Easy Life Design
Ingredienti:
- 8 cespi di cespi di radicchio Rosa di Gorizia
- olio extravergine di oliva (Podere Marrazzano distribuito da Agribontà) qb
- miele d'acacia biologico (Agribontà) qb
- aceto balsamico biologico (Monari Federzoni) qb
- 100 gr ca di Asiago stagionato stravecchio
- 2 manciate di nocciole (Eurocompany)
- 1 fetta di pane raffermo
- una presa di bacche di ginepro
- polenta alla valdostana con formaggi (Arnaboldi) per accompagnare
Procedimento:
Lava bene i cespi di radicchio, asciugali e disponili in una pirofila a bordi alti, leggermente oliata, che li contenga di misura, in modo che rimangano "in piedi".
Cola all'interno di ogni "rosa" un filo 'd'olio, una puntina di miele e qualche goccia di aceto balsamico.
Grattugia l'asiago, le nocciole e il pane: utilizza 2/3 del preparato per riempire i cespi nella parte centrale e cerca di inserirlo anche tra le foglioline più esterne. Copri i radicchi con il resto del composto e condisci con un altro po' d'olio, aceto balsamico e miele. Schiaccia con le mani 5-6 bacche di ginepro e falle cadere sulla superficie.
Inforna a 180° per circa 20 minuti o finché il gratin non sarà ben dorato.
Servi le "rose" con la polenta ben calda, condita con il delizioso fondo di cottura che si sarà formato nella pirofila.
11 commenti:
Sembrano davvero delle rose tesoro e tu le hai utilizzate al meglio,mi piace moltissimo questa tua preparazione e anche le foto velate dall'inverno sono molto suggestive!!Bacioni,Imma
E' così bella che è un peccato mangiarla :)
Ma sarebbe altrettanto un peccato non assaggiare la tua ricetta.
Sempre meravigliosamente creativa!
Che splendore che sono quei piccoli radicchi, sembrano davvero delle rose :) E li hai trasformati in una delizia degna della loro bellezza. Un bacione, buon fine settimana
Io ch ho una particolare predilezione per alcuni tipi di rose(del tipo che indosso orecchini e ne ho vari con rose color avorio, la mia casa profuma di English rose, le lenzuola pure, ed ho speso una foruna per un eau de parfume alla rosa che non fanno più...no comment), non posso che commuovermi con questa prefazione ed amare alla follia la tua ricetta!
Veramente favolosa serena, mi hai fatto venire un'ideona, spero di trovare quel radicchio!
bacione e buon we
PS:scusa la latitanza...il vncotto è dolcissiomo e per nulla acidulo, vai tranquilla nei dolci!
Ciao! un'idea molto particolare questi fagottini! davvero ricercato il gioco di sapori e consistenze con il tocco croccantino e dolce delle nocciole!
bravissima!
un bacione
adoro il radicchio in tutte le sue declinazioni, queste rose sono oltretutto anche bellissime...che volere di più?!
ma sai che con questo piatto mi hai proprio conquistata??? lo farò sicuramente...complimenti tesoro!
una bellissima immagine romantica che mi conquista così come la ricetta.buon week!
Sai che credo di non aver mai visto nel negozio questo radicchio? a me piace il radicchio proprio perche' e' amarognolo quindi credo che apprezzerei molto questa ricetta.
Hai ragione, questo radicchio e' davvero bellissimo, sembrano delle rose
Esteticamente e penso anche gustativamente bellissimi!
Non ho mai visto radicchi così belli...credo poi che con il miele e l'aceto balsamico hai colto nel segno per, come dici tu, ingentilirli...con il vino sei veramente innovativa...belli gli accostamenti e le specifiche tecniche...buon week!!
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