Oh, la languida decadenza rétro di questo dessert... Mi rendo conto che ultimamente sto pubblicando prevalentemente piatti vintage... vabbè, mi passerà.
L'english trifle somiglia pericolosamente alla nostra zuppa inglese, no, in realtà viceversa, e ti potrei raccontare che, in realtà, si tratta di due cose molto diverse, perché la versione d'oltremanica prevede una quantità criminale di panna montata, ma io non l'ho usata, quindi diciamo che di british nella mia proposta c'è proprio pochino.
La vedrei più come una contaminazione sincretica tra Emilia Romagna (non so perché, ma sono convinta che la zuppa inglese, nell'accezione italiana del termine, sia tipicamente emiliana, mi sbaglio?) e Francia, per il caramello al burro salato e poi il marzapane sarà siciliano o tedesco?
La bagna all'amaretto è mia e ne rivendico la paternità, per il resto è un gran buglione di strati e nazionalità che si merita proprio il nome di "trifle".
La verità è che l'ho preparato in virtù di un abbinamento con un aristocratico Moscato d'Asti, lo Sciandor del Castello Banfi, il cui nome, già di per sé mi fa pensare, per una strana circonvoluzione sinestetica della mia mente sregolata, a una cascata d'oro liquido. Anzi, per la precisione a una cascata di foglie d'oro, intendo la foglia d'oro da decorazione, quelle che si vedono nelle opere di Klimt. Mi capita spesso che il nome o l'assaggio di un vino mi evochino un'immagine, sarebbe carino che te ne parlassi ogni volta, ma magari gli enologi esperti o i sommelier se ne avrebbero a male.
Dicevamo comunque dello Sciandor, ecco, per la verità ultimamente mi sta succedendo sempre più di frequente di scegliere un vino pregiato e pensare a un piatto da abbinare... ma in un foodblog non dovrebbe essere il contrario?
In genere mi piace gustare i vini dolci fermi con i formaggi erborinati o a crosta fiorita, ma in questo caso avevo bisogno di un dessert (e comunque non c'erano erborinati in casa).
Peraltro lo Sciandor, avendo una gradazione alcolica molto bassa forse non si presterebbe più di tanto a un soufflé di stilton: ottenuto per spremitura soffice, dalle uve moscato di Strevi, un borgo dell'alessandrino che non disdegnerei di visitare, questo vino dal colore dorato ha il profumo di frutta bianca matura e il sapore del miele e dell'uva passa, un bouquet che fa quasi pensare a certi passiti, ma in modalità "agile", che ricorda più un raffinato fine pasto savoiardo che non gli interminabili "dopo pasto" borbonici.
Ingredienti per la bagna:
- 2 tazzine di espresso cioccolato e nocciola (Sweet Break Caffè Molinari)
- 1 bicchierino di amaretto
Procedimento:
Prepara l'espresso come d'abitudine, dolcificalo a piacere e riportalo a temperatura ambiente. Aggiungi l'amaretto e mescola bene.
Ingredienti per le mele caramellate:
- 2 mele
- 25 gr di burro
- 1 cucchiaino raso di fiore di sale Gemma di Mare
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaino di succo di limone
Procedimento:
Pela e monda le mele e tagliale a fettine sottili.
In una padella larga fai fondere il burro, aggiungi il sale e dora le mele per circa 5 minuti, finché saranno ben rosolate, ma ancora croccanti. Spolverale di zucchero e fallo sciogliere fino ad ottenere un caramello chiaro. Aggiungi il succo di limone, per non farlo indurire e lascia raffreddare le mele completamente.
Ingredienti per la crema:
- 250 ml di yogurt (autoprodotto con i fermenti per yogurt naturale Yogolife)
- 100 gr di pasta di mandorle
- una busta di preparato per crema pasticcera istantanea
Procedimento:
Personalmente mi sono limitata a preparare la crema pasticcera come da istruzioni sulla confezione, sostituendo, però, il latte con lo yogurt e mescolando, poi, la pasta di mandorle grattugiata.
Se non vuoi utilizzare i preparati, puoi usare la tua ricetta abituale per 1/2 dose di crema pasticcera, facendola addensare molto e diluendola, poi, con lo yogurt.
Ingredienti per l'assemblaggio:
- 250 gr di panettone al marron glacé (Loison)
- mirtilli freschi o surgelati per decorare
Procedimento:
Taglia il panettone allo spessore di circa 2 cm e fodera con alcune fette il fondo di una bella coppa da portata. Spennellale con la bagna e ricopri con un terzo della crema allo yogurt e marzapane. Distribuisci sopra un terzo delle mele.
22 commenti:
mhhh i mandorli i Germania ce li vedo male! Rivendico la paternità siciliana del marzapane :) In quella coppa hai messo su una gran bella “contaminazione”. Continua pure con il “vintage” che mi piace assai. Un bacione, buona giornata
Buonissimo e che presentazione!
hai ragione, questo dolce ha un nonsochè di vintage...ma mi piace, ho se mi piace!!!!!
volevo scrivere oh...ho invertito l'h!!!!!!!!!!!!!
Sorry....
Trovo il tuo English Trifle fantastico e la spiegazione dei sapori del vino me lo hanno fatto praticamente assagiare e gustare,bravissima Serena,post delizioso!
adoro i piatti un pò vintage ;)
Z&C
Sei meravigliosa, con le parole riesci a farci sentire il sapore di quello che prepari e a farci viaggiare con la fantasia!
Continua pure con il vintage, non ci stufi affatto ;)
Tesoro ogni volta che ti leggo e come leggere una delle rubriche alla Sex and the city ma a tema culinario:-)..sono troppo coinvolgenti e la decadenza di questo dolce me lo fa amare ancora di pù credimi!!!!!Un bacione,Imma
veramente un dolce a cucchiaio che mi intriga parencchio.complimenti e super.ottime le nozioni sul vino che leggo con piacere!
Invece dovresti proprio farlo!
Di scrivere un quadro o un immagine per ogni vino penso che sarebbe bello!
Per quanto riguarda il dolce deve essere molto intrigante e goloso. Sull'abbinamento nulla da dire. Ci stà! :)
bacio
non faccio spesso questo genere di dolci, chissà perchè... devo iniziare a riscoprirli!!!
BUONISSIMA NON LA FACCIO DA UN SACCO DI TEMPO
Questa crema con yogurt e pasta di mandorle deve essere una vera lussuria. Hai elaborato una ricetta davvero originale con abbinamenti di sapori molto raffinati
no vabbè Serena...ma così non vale, eh!!!
non puoi mica prenderci per la gola così!!!!
ci fai vedere queste meraviglie e...nemmeno un assaggino??? :D
a parte le bischerate...che gola!!!
Non ho mai fatto un trifle. E, sbagliando, lo accosto sempre e solo all'estate. Invece tu, oggi, mi hai mostrato chiaramente che il trifle può essere perfetto anche d'inverno. :)
Buona giornata,
Caro
che dolce incredibile...ho l'acquolina in bocca!!!
che ispirazione da questo vino! un insieme molto goloso e confortante :-)
A noi la tua recente cucina vintage piace eccome :)
Curiosissimo questo dolce, fratello della nostrana zuppa inglese! e da provare in abbinamento con il vino!
bacioni
Questo post mi ha fatto sorridere..a parte il dubbio amletico che mi hai instillato sul marzapane..siciliano o tedesco? bella domanda...poi mi hai fatto cadere una certezza...ma la zuppa inglese per me "inglese"che ci fa in Emilia Romagna? Indagherò per te questo fine settimana che devo salire a Bologna...Poi mi piacciono i tocchi vintage...e pure la tovaglia a uncinetto è molto bella...sul vino ti stai sbizzarrendo..diciamo che sei una futura Wine-chef!!!!Baci!!!
Non so se la zuppa inglese è originaria dell'Emilia ma a Bologna ed in Emilia Romagna la zuppa inglese la sanno decisamente fare!
Che meraviglia..mi sembra di sentir l'odore di questo dolce delizioso! Un caro saluto e a presto! Alison
Qualunque sia la provenienza...ci piace eccome!!!Corro alle macchinette anche se rimarrò delusa ;)Baci
La visione è quasi paradisiaca!bravissima!
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