Stampo da Budino Domo SPA
Domenica mi sono alzata con il cervello totalmente formattato: contrariamente al solito, non avevo la minima idea di cosa cucinare. Avevo una gran voglia di qualcosa di semplice, banale, quasi quasi pane e olio. Ma ero a corto di ricette da pubblicare. E dovevo pensare a qualcosa.
Dopo cinque anni di onorata (?) carriera da blogger, posso affermare che, nella maggior parte dei casi, si tratta di un impegno stimolante, ma, talvolta, diventa davvero difficile inventarsi qualcosa di nuovo, che non sia già stato pubblicato da altri o, peggio, da me medesima. Perché è anche ragionevole che non possa ricordarmi tutto quello che ho proposto: tempo fa mi apprestavo tutta baldanzosa a fotografare una tatin di radicchio, salvo poi scovare un post dell'anno scorso, con la stessa identica ricetta.
Ultimamente, alcune blogger hanno fatto, giustamente, osservare come non sia necessario rispettare una scadenza nelle pubblicazioni e come si dovrebbe, invece, privilegiare la qualità.
Mi sembra inopinabile. Ma il mio non è un esercizio di stile, è un esercizio di costanza, che mi pungola a perseverare in qualcosa, contrariamente a ciò che ho sempre fatto: non sono mai stata costante, né coerente con le passioni. Quindi la mancanza di fantasia non è una scusa per latitare. Pazienza, pubblicherò una sorta di déja vu.
Del resto, penso che la fantasia in cucina sia un controsenso, il più delle volte si esplica nell'aggiungere i frutti di bosco al risotto o l'aceto balsamico alla crème brulée. O nel cuocere un impasto per muffin in uno stampo da sformato, affettarlo e farcirlo come un gigantesco sandwich a cinque piani.
Perché non si dica, però, che la mia è una forma di solipsismo egoriferito, ho fatto un piccolo sforzo, ho convertito le noiose cup della mia ricetta statunitense dei muffin salati in grammi, pesando il contenuto di ogni cup sulla mia nuova, infallibile bilancia elettronica Salter, per renderti il procedimento più fruibile.
Per accompagnare, la freschezza dell'ultimo nato della Casali Viticultori. il Gran Casali, uno spumante secco di Lambrusco, profumato e vivace come un trillo festoso, fermentato con metodo Charmat, cioè in autoclave, l'ideale per i vitigni fruttati, il cui aroma, spumantato con il metodo champenoise, svanirebbe.
Ad essere sincera, non avevo mai assaggiato un Lambrusco spumante, quindi non ero certissima della correttezza dell'abbinamento, ma il criterio della territorialità (la crema di lardo della farcitura è una chicca della gastronomia dell'appennino emiliano) e l'effervescenza, a stemperare l'untuosità del piatto, mi hanno guidato in una scelta che si è rivelata deliziosamente azzeccata.
Stampo da Budino Domo SPA
Bilancia Elettronica Salter
Bilancia Elettronica Salter
Ingredienti:
- 240 gr di Asiago stagionato stravecchio
- 280 gr di farina 00 per dolci e sfoglie (Rosignoli Molini)
- 2 cucchiaini di semi di papavero
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- 2 cucchiaini di sale
- 2 uova
- 450 ml di latte
- 50 ml di grappa di Moscato (Nonino)
- 300 gr di cotognata Duca Carlo Guarini
Ingredienti per farcire:
- 8 fette sottili di lardo di colonnata
- 2 rametti di rosmarino
Procedimento:
Grattugia l'Asiago e in una fondina mescolalo con gli altri ingredienti in polvere. Sbatti l'uovo e amalgamalo con il latte e la grappa.
Dadola la cotognata e aggiungila al secondo recipiente, quindi versa il tutto sulle polveri e dai una decina di giri di mestolo, per ottenere un composto un po' grumoso, come per i muffin.
Rovescialo in un o stampo da budino o da sformato e cuoci a 180° per circa 40-45', finché la superficie del "megamuffin" non sarà gonfia e dorata e l'interno, alla prova dello stecchino, non risulterà asciutto.
Lascialo raffreddare completamente, quindi sformalo e taglialo in 3 strati.
Trita il lardo e il rosmarino e spalma la crema sugli strati interni del muffin. Poco prima di servire, ripassalo in forno per circa 10 minuti, per far sciogliere l'impasto di lardo.
13 commenti:
Sere, che buona...molto, ma molto intrigante...
Mi piacciono i tuoi mix e accostamenti di sapori...io sono sempre un pò troppo tradizionale!
Buon fine settimana, un abbraccione
Carissima te la sei cavata benone! Un bellissimo abbinamento.
Io non sono una blogger di categoria, tendo a raggruppare ricette che mi piacciono o mi va di condividere senza prenderlo come un impegno preciso...probabilmente perché veramente riesco a dedicargli molto meno tempo di come vorrei... in futuro chissà..... Ti mando un mega bacio, a presto!!!
È consolante sapere che non sono l'unica a corto di idee ogni tanto... Quando le settimane sono psicologicamente pesanti non riesco proprio a pensare a cosa cucinare il weekend. Uff...
Buon fine settimana dolce Sere,
Caro
bellissimo questo mega muffin salato!!! che bella idea hai avuto! leggendo gli ingredienti c'è solo da leccarsi i baffi!!!
Che dire? Che apprezzo il tuo italiano, oltre alla tua ricetta, chè ormai san scrivere davvero in pochi e trovare una ricerca così fine di termini, una descrizione così azzeccata del proprio stato d'animo mi fa gongolare sulla sedia. E poi che proprio come te penso che sia importante vivere il proprio blog come un impegno, certo, non dev'essere mai una forzatura, ma proprio come te ho bisogno di dedicarmici come se fosse un gradevole compito, altrimenti l'hobby di turno, fresco e sgarzolino, potrebbe subissare il tanto amato blog. E quando ne viene fuori qualcosa di buono, come nel tuo caso -ma devo dire che nel tuo caso è sempre così, i soli titoli dei tuoi post son tutti un programma- son gioie e son sorrisi. Brava concittadina, a presto!
Fame, questo voglio dirti stamattina. Fame vera a leggere questa delizia, così appetitosa.
Considera che anche io a volte mi trovo a fare considerazioni simili alle tue.
Il blog è un impegno con noi stesse e io temo che se poi inizio a saltare i post, mi troverei nella situazione di non rispettar più nulla e non andare avanti. E' normale trovarsi con il dubbio: e ora che cucino che valga la pena di pubblicare?
In teoria il discorso all'inizio, almeno per me era il contrario. Ho fatto questa cosa e ora non vedo l'ora di condividerla!
Penso sia normale questo "ribaltamento" scusa se lo chiamo così, di approccio.
Tutto sommato e lo sai, anche io sono abbastanza puntuale con le pubblicazioni e per lo stesso motivo tuo...
baci
Concordo con te, anche se a volte ho avuto momenti in cui fermarsi era l'unica soluzione possibile per non impazzire :D
questo muffin è una meraviglia, mi stai facendo venire una fame pazzesca!
Uno spettacolo....e menomale che non avevi voglia di cucinare..ahaha!!
Ciao! fighissimo questo gioco di sapori dolci e salati!
Originale il gusto dei muffin con grappa e cotognata all'interno e la farcia al lardo è una vera chicca!
particolare il vino che hai scelto, ma l'idea di farti guidare almeno dalla territorialità ci sembra più che sensata ;)
un bacione
Ho letto gli ingredienti e mi e' venuta una mezza sincope...asiago, lardo di colonnata e rosmarino. Secondo me una forchettata e sei gia' in paradiso
che spettacolo....lo sto divorando con gli occhi!
che bellissima idea! adoro questo genere di prodotti da forno.. davvero un'idea splendida che voglio provare :) hai un blog fantastico, continuerò a seguirti! baci
Fantastica idea! Ho provato a realizzarla, ma....non cuoce...
Ho controllatyo e controllato ogni ingrediente ed ogni passaggio, ma a me non si cuoce! Dove sbaglio? Apprezzerei il tuo aiuto. Grazie
Posta un commento