Ci siamo proprio, stasera ho
l’esame di primo livello FISAR: da una parte sono molto in ansia, dall’altra
sono contenta, perché spero di togliermi un peso.
Anche se il corso è stato interessante
e istruttivo, la disabitudine a studiare mi ha fatto commettere tanti errori di
metodo, ho accumulato arretrati… che ti devo dire, farò il fioretto che se va
bene questa d’ora in poi mi terrò in pari, imparare tutto il programma in tre
settimane, per giunta sfruttando soltanto il tempo libero, è stato massacrante
e credo anche poco produttivo.
Oggi sarò, quindi, molto concisa,
come la mia ricetta: un primo piatto veloce, ma di successo indiscusso, ispiratomi
in parte da “In Cucina con Katie”, il libro di cui ti parlavo pochi giorni fa.
Mi piacciono molto i libri di
cucina stranieri, non solo sotto l’aspetto fotografico, spesso più curato che
non nei ricettari italiani, ma anche per il tipo di piatti proposti, come
insalate o preparazioni a base di pasta che ai nostri occhi possono apparire
ingenui, a volte un po’ confusionari, ma che, in realtà, a leggere bene, ci
fanno capire come certe cose che a noi appaiono scontate all’estero siano
considerate raffinate o come anche il più banale risotto possa arricchirsi, in
mani forestiere, di una spezia o di un metodo di cottura alternativi, che gli
daranno un volto nuovo anche sulla nostra tavola.
E, paradossalmente, è
proprio tra le pagine di un libro scritto da un’irlandese residente in
Australia che trovo la quadra per fondere il pecorino perfettamente: la crema
filante è ghiottissima e, finalmente, ho scoperto le corrette proporzioni perché
non si “ammappi”, quindi ho pensato di condividerle.
Ingredienti:
- 250 gr di pecorino toscano DOP (Caseificio Spadi)
- 300 gr di speck IGP
- 500 ml di latte
- un vasetto di pomodorini semisecchi (Duca Carlo Guarini)
- 500 gr di tortiglioni di riso (Riso di Pasta)
- una manciata di germogli di ravanello rosso (per me autocoltivati con il germogliatore in terracotta Bavicchi)
Procedimento:
Grattugia il pecorino e mettilo da parte
Dadola lo speck e fallo rosolare in una padella capiente o uno wok saltapasta, con un filo d’olio di conservazione dei pomodorini.
Quando sarà ben tostato, versa il latte, lascialo sobbollire finché non si sarà ridotto di circa la metà e unisci i pomodorini.
Cuoci la pasta secondo le istruzioni sulla confezione, scolala e versala nella casseruola con lo speck. Saltala per un minuto, giusto il tempo di avvolgerla nel condimento, infine, fuori dal fuoco, aggiungi il pecorino: mescola rapidamente, in modo da fonderlo nel latte rimasto e formare una crema.
Servi ogni porzione sormontata da un ciuffetto di germogli di ravanello.
Servi ogni porzione sormontata da un ciuffetto di germogli di ravanello.
La pasta condita così mi
ricorda molto un pranzo di qualche anno fa in una birreria di Chiusa di
Valgardena, un posto molto pittoresco, nascosto in un vicoletto di questa bella
cittadina altoatesina. Sarà il profumo tostato dello speck o, chissà, non lo
so, fatto sta che non posso che proporti in abbinamento un vino locale, il Mezzan Erste Neue, un cosiddetto Blauburgunder, come chiamano il
Pinot Nero nei paesi di lingua tedesca: il Mezzan, dopo un passaggio in botte grande, sosta in barrique il
tempo necessario al rovere per regalare ai frutti di bosco un sentore boisé di
spezie dolci, che si accorda con l’affumicatura dello speck; al gusto il
tannino è presente, abbastanza da sostenere il formaggio, ma discreto, per non
stridere con l’amarognolo dei germogli.
13 commenti:
Tesoro in bocca al lupo anche se non c'è ne bisogno sono certa che andrai alla garndissima e questa crema di perocino quanto mi attira deve essere una squisitezza questo piatto!!Un bacioneeeee e facci sapere come è andata,
Imma
Ciao Serena, anch'io ti faccio un in bocca al lupo per l'esame :)
Questa pasta è tanto semplice quanto gustosa, pochi ingredienti che insieme sono perfetti!!! Brava!!!
Bacioni, buona giornata...
E' proprio appetitosa!!!
DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIII Sere fagli vedere chi sei!
Non preoccuparti dai che l'esame non è difficile.
complimenti per la ricetta e attendo news!
Lo so ci sono arrivata tardi...e' il corso di sommelier...Serena in bocca al lupo e se ci fosse una parte dell'esame sugli abbinamenti tu ne usciresti strafortissima....questa ricetta invece me la serbo x una sera che mi tocca cenare da sola...x trattarmi comunque bene e poi assecondando i miei gusti...baci....
Ottimo accostamento di sapori e colori!
In bocca al lupo per l'esame ;)
gioia in bocca al lupo, vedrai che andrà benone...
sai che non riesco a visualizzare le foto del tuo blog? Ci ho provato e riprovato ma vedo dei bei rettangoli neri........la ricetta deve essere favolosa, ma mi piacerebbe vedere anche le immagini, sob!
Ti mando un bacione
un piatto super appetitoso mia cara...complimenti!
Che bellissimo piatto!
Che sapori ben amalgamati, e mai avrei pensato al latte con lo speck….non mi chiedere perché, non so ;-). Invece davvero sai che cretina !
Io non so se sarei capace di rimettermi a studiare anche se in realtà, ogni aggiornamento che riguarda il mio lavoro mi costringe a imparare qualcosa di nuovo, con una diofficoltà di concentrazione incredibile (sarà l'età ...)
Però la memoria è ancora buona e ricordo Chiusa come un vero gioiellino.
Aspetto i risultati dell'esame...
Claudette
dai su che si supera alla grande!!e brva perchè comunque ci vuole impegno!ottimo questo primo piatto saporito ma semplice e pèer questo ancora più gradito!
in bocca al lupo per l'esame, un primo gustoso e invitante, un abbraccio SILVIA
In bocca al lupo per l'esame!!!!
Sono d'accordo su quanto dici dei ricettari stranieri!!
Buonissima questa pasta ;)
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