Ok, forse questa non è la ricetta più
indicata per la fine di Aprile, ma, come l’anno scorso, il bel tempo si fa
ancora un po’ pregare e la sera, spesso, mi assale un gran freddo… all’ora di
cena c’è ancora luce e mangiare frico in salsa di funghi al tramonto fa un po’
strano, ma di insalatone in terrazza ancora non se ne parla.
Il frico è un piatto tipicamente friulano,
a base di Montasio e patate, che, a dirsela tutta, basta a sé stesso, non c’è
bisogno di panarlo e condirlo ulteriormente, ma giuro che ce lo siamo divisi…
oh, e poi, insomma, devo giustificare la mia tg 40 scarsa? :-)
Il tartufo ci sta benissimo, sono una
convinta sostenitrice dell’abbinamento tra tartufo e formaggio e tartufo e
patate, quindi direi che riunirli nello stesso piatto è una cosa sensata. Se
hai intenzione di trascorrere i prossimi giorni di festa in montagna o in
campagna o ovunque funghi e formaggio filante possano essere una buona idea
anche in primavera, non farti scappare questa ricetta, tra l’altro rapidissima,
perché utilizza quasi solo prodotti pronti, il che forse non è proprio quello
che ci si aspetta da un blog di cucina, ma ultimamente mi sono scoperta pigra.
Da innaffiare categoricamente con un
Bolgheri, per me l’Adeo
di Campo alla Sughera: credo di
avere già manifestato in ogni forma e declinazione la mia passione per i super tuscan,
a cui sono legata anche per ragioni “territoriali”, visto che la mia casa al
mare è a un passo da Castagneto Carducci e sono un’assidua frequentatrice (e
cliente affezionata) delle cantine della zona. Comunque: l’Adeo potrebbe
passare per la più classica espressione dello stile bordolese, in cui la
percentuale di uvaggi nella composizione non è tassativa, perché ciò che conta
è il terroir. Cabernet Sauvignon e Merlot vengono affinati in barrique di
secondo passaggio separatamente e quindi assemblati per un’ulteriore
affinamento in bottiglia.
Il profumo acidulato di ribes rosso e
melograno si stempera in seguito, via via che il vino si apre, nelle note dolci
della vaniglia, il gusto è pieno e sontuoso, anche grazie a un intervento
accurato in vigna, finalizzato alla limitazione della produzione e, quindi, a
una maggiore concentrazione del residuo secco nei grappoli utilizzati.
L’abbinamento più classico è quello con la
cacciagione, ma, in presenza di una struttura così complessa, mi piace pensare
più a un prodotto da meditazione, adatto a precedere o concludere un pasto, quindi,
forse, più indicato con una proposta che possa costituire tanto un’entrée
quanto un secondo piatto meno impegnativo e alternativo alla carne, che ne
esalti il ruolo.
- 3 cucchiai di panko (Ramen)
- due manciate di nocciole (Eurocompany)
- un rametto di rosmarino
- sale
- pepe
- un uovo
- una confezione di frico (Biolab)
- una confezione di helper ai funghi (Fungarella Bauer)
- un bicchierino di grappa invecchiata (Gold Roner)
- olio al tartufo a piacere
Procedimento:
Trita al mixer il panko con la
metà delle nocciole, gli aghi di rosmarino, una presa di sale e un po’ di pepe.
Sbatti leggermente l’uovo in una
ciotolina e immergici il frico per una ventina di minuti, girandolo un paio di
volte, perché ne sia ben ricoperto. Passalo nel panko aromatizzato e sistemalo
in una cocotte che lo contenga di misura o giù di lì. Inforna a 180° per 10
minuti, mentre prepari la salsa: segui le indicazioni sulla confezione, ma
falla addensare bene. Al termine, unisci la grappa e l’olio al tartufo.
Servi il frico caldissimo, con il
sugo ai funghi.
10 commenti:
sono pienamente d'accordo, piatti come questo alla sera ci stanno ancora benissimo e sono una valida alternativa...alla solita fettina! ;)
baci Sere
Tesoro la sera un piatto bello corposo e saporito coem questo ci sta e come e mi piace moltissimo la presentazione!!Baci,Imma
ti dirò mia cara, io un piatto così saporito me lo mangerei anche a colazione.....così magari darei un tono alla giornata! Un abbraccio...
Il frico lo conosco benone grazie alla suocera friulana, che mi rifornisce con regolarità! Non si può proprio dire che sia una piattino leggero, ma quando ce vo'...ce vo' soprattutto ora che sembra sia tornato l'inverno!
piatto stupendo e invitante...delizioso, bravissima Sere, stupisci sempre tu, eh!
Ohilà che piattone! Da brava furlana, appena ho letto frico ho aperto la pagina senza nemmeno continuare a leggere il titolo :)) e il tartufo con funghi e formaggio??? J'adore!!!
Unico appunto: ti odio per la tua scarsa taglia 40!!!!!
Eh un piattino come questo è il classico confort food per il freddo inaspettato!!
Gustosissimo già di suo, con la golosa panatura alle nocciole e tartufo lo hai reso davvero irresistibile!!
un bacione
Tempo e clima fortemente instabile anche qui in Sicilia,dunque il tuo piatto va benissimo ti assicuro,ma con una piccola variante....me lo sarei pappato io tutto per intero!!!!
Baci e notte notte
Z&C
direi che con queste temperature freddine la ricetta ci sta tutta ed è veramente ottima!!
Sono una frana...da stamattina facevo capolino sul tuo post e solo stasera ho capito, con ricerca google alla mano, di che tipico piatto tu stessi parlando....sembra buono ed appagante con formaggio, patate e questa salsina di accompagnamento...mi hai incuriosita...che sapore avrà??
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