In questo periodo nei mercati e
nelle fiere che si tengono un po’ in tutta la provincia fiorentina per
accogliere la primavera, sui banchi alimentari fuoreggiano i “baccelli”,
altresì detti, nel resto d’Italia, “fave” (in Toscana “fava” è un insulto,
significa più o meno “stupido”) ed enormi forme di pecorino fresco, il “marzolino”.
Da noi è piuttosto tipico: si sgranano i baccelli uno ad uno, si salano
leggermente e si mangiano così, crudi, con il formaggio.
So che altrove usa accompagnare
le fave con i salumi, un accostamento che, anche se non mi appartiene, ho
trovato piuttosto interessante e forse più appropriato, per il gioco di sapori
e consistenze, e così è nata questo piatto, forse un po’ pretenzioso nella
presentazione. Per un’occasione informale, niente ti vieta di spatasciare la
pasta direttamente nella crema di fave e culatello e farla saltare un po’.
Lo strolghino mi fa pensare,
ovviamente, all’Emilia, e al suo Lambrusco. Ho imparato recentemente al corso
Fisar che la tradizione enologica emiliana è fortemente legata a quella
gastronomica: tutti i vini di questa regione sembrano creati per “sgrassare” la
copiosità della cucina regionale, quindi è fisiologico che la mia scelta cada
su un Lambrusco, stavolta un po’ particolare, una versione spumantizzata con
metodo classico, il Granconcerto
delle cantine Medici Ermete, un Salamino intensamente
rubino, asciutto ed elegante nei profumi
armoniosi di frutta rossa, dal gusto schietto, perfetto per equilibrare la
pastosità tipica dei legumi e l’opulenza dei salumi.
Ingredienti:
- un filo d’olio extravergine d’oliva
- 240 gr di strolghino di culatello (Terre Ducali)
- un vasetto di purea di fave (Pralina)
- 100 gr di taleggio (Bontaleggio Mauri)
- 500 gr di garganelli tricolori (Sudalimenta)
Procedimento:
Scalda l’olio in una padella
capiente o in un wok salta pasta e rosola le fette di strolghino. Metti in
serbo alcune fettine per la decorazione. Stempera la purea di fave in una tazza
d’acqua, versala nella casseruola con il resto del culatello e cuoci fino ad ottenere
una consistenza cremosa.
Unisci il taleggio a pezzetti e
lascialo fondere.
Tieni in caldo mentre lessi i
garganelli secondo le istruzioni sulla confezione.
Versa la crema di fave sul fondo
di 6 fondine, distribuisci sopra la pasta e completa con lo strolghino tenuto
da parte.
6 commenti:
piattino allegro e ricco di sapore cara Sere...mi piace! ;)
baci e buona giornata
Mette appetito questo piatto e i colori sono vivi e allegria e a napoli é un classico della pasquetta abbinare fave e salumi!! Bacioneeee
Bello, mi piace il colore. Da noi le fave si mangiano crude con olio e sale, non ne ho mai fatto una crema. Certo il taleggio deve dare una mancia in più
ahahahah non sapevo dell'epiteto fava! A me non piacciono per cui passo sulla ricetta, ma ti auguro una buonissima Pasqua!
Adoro i garganelli e non sapevo ci fossero tricolori...mi piace la tua salsa con crema di fare e taleggio !!!Con lo strolghino ad insaporire poi...mi hai conquistata...e poiché cercavamo qualcosa di sfizioso da fare a Pasqua...mi procuro tutto e viaaa!!!
che dolcezza queste foto!amo i garganelli alla follia e le fave siamo proprio nel periodo giusto!ottimo primo piatto
Posta un commento