Cominciamo dall’inizio.
Trish Deseine consiglia di
servire le capesante così acconciate, dopo averle fatte “cuocere” nella
marinata, a crudo, ovviamente omettendo il pane grattugiato.
Essendo la mia prima esperienza
con questo tipo di coquillage, mi sono rimessa ai consigli della Divina e ho
seguito pedissequamente la sua ricetta, salvo accorgermi, al primo morso, che
quella consistenza spugnosa di salsedine non faceva proprio al caso mio.
Prima di rovinarmi l’aperitivo,
ho rimediato alla buona, con una gratinatura à la volée, ed è esattamente così
che ti consiglio di servirle: a meno di non mangiarle appena pescate, in un
ristorante sulla spiaggia, al tramonto, lascia perdere le cruditées e
rassegnati alla tradizione, non siamo in Bretagna.
Per lo stesso motivo, evita lo
Champagne e goditi un Franciacorta Metodo Classico, che al cugino francese non
ha niente da invidiare, se non l’esclusiva della denominazione. Io ho scelto un
Pas Dosé Berlucchi, da Pinot Nero e Chardonnay,
parzialmente barricati e poi assemblati, prima di un lunghissimo riposo sui
lieviti.
La particolarità di questo tipo
di spumanti è l’assenza di liqueur d’éxpedition, quindi di zuccheri aggiunti,
che lo mantiene asciutto e risoluto e lascia esplodere liberamente i profumi
raffinati di fiori chiari, frutta gialla e tostatura, mantenendone la struttura
fresca e la delicata armonia.
A mio gusto, è un perfetto
compagno per l’aperitivo, ma pare sia ideale anche sui formaggi mediamente
stagionati, chissà, magari un brie, del camembert?
Ma di cosa stiamo parlando,
prepariamo le cappesante!
Ingredienti:
- 12 capesante
- 2 cucchiai di succo di limone (Polenghi Group)
- un cucchiaino raso di aromi per pesce con aglio e prezzemolo (Arostina Bauer)
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva aromatizzato al peperoncino (Peperolio Olio di Puglia)
- 3 cucchiai rasi di pane grattugiato
Procedimento:
Apri le valve delle capesante facendo leva con una
lama nella cerniera e incidine delicatamente la polpa, praticando dei
leggeri tagli a croce sulla superficie.
In una ciotolina, stempera gli
aromi per pesce nel succo di limone, unisci l’olio e sbatti bene con una
forchetta per emulsionare. Spennella la vinaigrette sulla polpa, riponi in
frigo e lascia marinare per due ore.
Spolvera le capesante con il
pangrattato e inforna a 180° per 5-6 minuti, finché la superficie non sarà
leggermente brunita.
11 commenti:
Molto chic queste capesante tesoro mai provate cosi e di certo con un buon bicchiere di vino sono un aperitivo favoloso!!Bacioni,Imma
wow....non mi può venir voglia di pesce alle 10 di mattino...sono fantastiche!!!
bacio
ecco...le capesante non le faccio mai!
Viste le tue...mmmm!!!
Urge recuperare...
...dicono siano pure afrodisiache...ihihihi..
bacio tesoro!
Le immagino in un'inizio cena a lume di candela ..presagendo una cena sciccosa ...che foto ...!!!
che bella ricetta...
per quanto ami il pesce, crudo proprio no. anche se in teoria dovrebbe "cuocere" nella marinata preferisco molto di più la tua versione gratinata che trovo anche molto più appetitosa e scenografica con quella spolverata di pane croccante :) un bacione, buon pomeriggio
Non mangio le ostriche crude proprio per quel loro sapore di acqua salata quindi non ce la potrei fare neanche con le capesante. Mio fratello invece ad esempio ne va pazzo...de gustibus. Ma gratinate al forno è tutta un'altra cosa :-)
La prima foto è stupenda, fa pensare "mannaggia mi hanno preceduto"
Io amo il crudo, ma le capesante le ho sempre mangiate cotte e gratinate sono il top!
Buone buone!
Mi piacciono molto queste foto ;)
assolutamente deliziose e invitanti!!!
Non ho intenzione di originalità ma il tuo blog è così buono non si può dire qualcosa di diverso da GRAZIE!
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