Metti di avere un fondo di una
busta di polenta, una manciata di riso e una mezza fetta di zucca. Metti di
esserti imposta di non aprire altri barattoli/confezioni/sacchetti fino a
quando non avrai fatto fuori tutti quelli in pending da almeno tre mesi.
Metti di infilare tutto in una
pentola e far bollire a caso e di ottenere, altrettanto per caso, una sorta di
passatina delicata, ma molto piacevole, che ti fa balenare in testa un’idea per
manipolare gli avanzi (e questa polentina è proprio tanto saziante, quindi stai
sicura che ce ne saranno) in formato posh.
Ecco, tutto questo per Natale non
accadrà, perché, come tutti, avrai pianificato il menu, avrai fatto la spesa di
conseguenza e il problema degli avanzi da far fuori si porrà più dopo che
prima. Quindi, magari, preparerai delle sfoglie o dei sablés alla caciotta comme
il faut e non terrai presente che il tartufo nasce come implementazione del
riso, della polenta e della zucca.
Spero almeno, in qualsiasi
versione tu decida di predisporre questo bizzarro “tiramisù salato, che gli
renderai omaggio con un Metodo Classico degno di lui e dell’occasione festosa
per cui te lo propongo: io ho scelto un Satèn
Franciacorta ‘61 Berlucchi, che
potremmo definire l’equivalente nostrano del Crémant d’Alsace, un Blanc de
Blanc da Chardonnay al 100%, caratterizzato da un perlage finissimo che dà
origine a una spuma ariosa (da qui la sua definizione “setosa”), che asseconda
la cremosità della mousse di crescenza. All’olfatto regala inizialmente
suggestioni di frutta tropicale molto matura, ma poi le sensazioni zuccherine
prevalgono evolvendosi verso quella candita e passita. In bocca, però, è un Brut
a tutti gli effetti, fresco quel che basta a bilanciare la tendenza dolce delle
sfoglie e sorprendentemente solido per sostenerne la compattezza, con una
mineralità inaspettata che duetta con il profumo intenso del tartufo.
Ingredienti:
- 50 gr di riso
- 50 gr di polenta bramata
- 100 gr di zucca a cubotti
- sale
- pepe
- 100 gr di Caciotta del Sole (Caseificio Spadi) a dadini
- 200 gr di crescenza di capra (Mauri)
- olio al tartufo qb
- scaglie di tartufo per decorare
Procedimento:
Metti a bollire un litro d’acqua,
versaci la polenta stemperandola con una frusta, unisci il riso, la zucca, un
pizzico di sale, una macinata di pepe e fai cuocere per un’ora, mescolando
sempre. Fuori dal fuoco aggiungi la caciotta. Versa il composto in una teglia
rettangolare da 20x30 foderata di carta forno e riportala a temperatura
ambiente perché “solidifichi”.
Preriscalda il forno a 180° e
cuoci per circa mezz’ora.
Quando sarà raffreddata, rifila i
bordi e ricava dalla base così ottenuta 12 rettangoli uguali.
Lavora la crescenza con l’olio al
tartufo e un pizzico di sale, trasferiscila in una sac à poche munita di
bocchetta a stella e distribuiscila in “ciuffetti” sulle sfoglie di polenta.
Montale in “torrette” e cospargi la superficie con le scaglie di tartufo.
6 commenti:
Tesoro questa la segno subito mi piace da matti è un idea realizzata in poco tempo ma che fa un figurone!!Bacioni,Imma
Un aperitivo appetitoso che proverò' di sicuro ...ho scoperto che questi piccoli apricena piacciono davvero a tutti !!!!!
Buonissimi questi finger food! zucca, polenta e tartufo..che bel fioco di ingredienti hai realizzato! Decisamente invitanti e il sapore da provare!
Che idea sfiziosa, mai avrei pensato a cuocere insieme riso e polenta. Questa millefoglie si presenta davvero magnificamente, perfetta per il giorno di Natale perchè è davvero molto elegante
Le tue ricette sono sempre tripudio di sapori e consistenze incredibili. E fai pure l'abbinamento con il vino...j'adore!
un finger food meraviglioso, molto chic... per le feste lo provo, s'intona benissimo con i miei gusti!!! ne prendo uno intantooooooooo!!!
Posta un commento